09 Nov, 2025 - 16:30

Città di Castello, una donna vittima di violenza ottiene la cittadinanza italiana: “La Polizia mi ha restituito la libertà”

Città di Castello, una donna vittima di violenza ottiene la cittadinanza italiana: “La Polizia mi ha restituito la libertà”

Cerimonia emozionante in Comune: un gesto di riconoscenza verso gli agenti che l’hanno aiutata a rinascere

 

A volte la cittadinanza non è solo un atto formale, ma il simbolo di una rinascita. È ciò che è accaduto a una donna di origini straniere, vittima di violenza domestica, che ha ricevuto il decreto di conferimento della cittadinanza italiana nel corso di una cerimonia toccante tenutasi presso il Comune di Città di Castello.

Un momento carico di emozione e di significato umano, durante il quale la donna ha voluto pubblicamente ringraziare il personale della Polizia di Stato per il sostegno, la protezione e la vicinanza ricevuti nel suo difficile percorso di ricostruzione personale.

Alla cerimonia erano presenti anche gli operatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza della città, che avevano seguito da vicino la vicenda sin dal primo giorno, offrendo non solo assistenza operativa ma anche un ascolto empatico e costante.

Dal coraggio della denuncia alla rinascita personale

La protagonista di questa storia, oggi cittadina italiana, ha vissuto per anni in un contesto familiare segnato da violenze fisiche e psicologiche, fino a quando ha trovato la forza di rompere il silenzio e rivolgersi alla Polizia.

Quel gesto, difficile ma liberatorio, ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo.
“Ho deciso di denunciare – ha raccontato – perché non volevo più avere paura. Gli agenti mi hanno ascoltata, mi hanno protetta e mi hanno fatto capire che non ero sola. Senza di loro non sarei qui oggi.”

Grazie alla prontezza e alla sensibilità del personale del Commissariato di Città di Castello, l’aggressore è stato fermato e la donna ha potuto avviare un percorso di tutela e autonomia, supportata dai servizi sociali e dalle istituzioni locali.

Oggi, il conferimento della cittadinanza italiana rappresenta per lei non solo un riconoscimento legale, ma un simbolo di appartenenza e di rinascita.

Un segno di fiducia nelle istituzioni

Durante la cerimonia, che si è svolta in un clima di commozione e partecipazione, la donna ha espresso la propria gratitudine verso la Polizia di Stato e verso chi l’ha accompagnata lungo un percorso di riscatto personale e civile.

“Essere oggi cittadina italiana significa per me aver ritrovato la libertà, la dignità e la speranza. Ringrazio gli agenti che mi hanno aiutata, mi hanno creduta e non mi hanno mai lasciata sola. Mi hanno insegnato che la giustizia esiste, e che le donne possono ricominciare.”

Il suo racconto, semplice e sincero, ha toccato tutti i presenti, diventando un messaggio di coraggio e fiducia nelle istituzioni.

La Polizia di Stato: al fianco delle vittime

La vicenda testimonia concretamente l’impegno quotidiano della Polizia di Stato nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere, attraverso ascolto, protezione e accompagnamento delle vittime.

Da anni, il Commissariato di Città di Castello promuove iniziative di sensibilizzazione e formazione, oltre a garantire un costante lavoro di rete con centri antiviolenza, servizi sociali e realtà associative del territorio.

Un modello di collaborazione che, come in questo caso, può davvero trasformare la paura in speranza.

“La fiducia tra cittadini e forze dell’ordine – hanno spiegato gli agenti presenti – è il primo passo per rompere il ciclo della violenza. Ogni donna deve sapere che denunciare è possibile e che lo Stato è pronto a proteggerla.”

Il commento del Questore: “Un esempio di forza e fiducia”

Anche il Questore di Perugia ha voluto commentare la vicenda, definendola un esempio di resilienza e fiducia nelle istituzioni.

“La storia di questa donna – ha dichiarato – rappresenta un esempio di coraggio e di speranza. Dopo aver subito un grave episodio di violenza, ha trovato la forza di chiedere aiuto alla Polizia di Stato, affidandosi alla rete di protezione messa in campo dalle istituzioni. Grazie alla tempestiva azione degli operatori e al sostegno dei servizi dedicati, è riuscita a ricostruire la propria vita e la propria indipendenza.”

Il Questore ha poi aggiunto: “Il suo percorso, culminato nel riconoscimento della cittadinanza italiana, dimostra quanto la collaborazione tra Stato e cittadini possa trasformare la sofferenza in speranza e la vulnerabilità in nuova forza. È un messaggio potente per tutte le donne che subiscono violenza: non siete sole, le istituzioni sono al vostro fianco per garantire protezione, dignità e futuro.”

Un simbolo per tutte le donne

Il conferimento della cittadinanza italiana, in questo caso, assume un significato che va ben oltre il valore burocratico: diventa un simbolo di riscatto e di rinascita, un riconoscimento della forza di chi ha saputo reagire alla violenza e credere di nuovo nella vita.

La storia di questa donna è anche un appello alle altre vittime, spesso intrappolate nel silenzio e nella paura, a trovare il coraggio di chiedere aiuto.

Come ricordano gli operatori di Polizia, “nessuna donna deve sentirsi sola o abbandonata: denunciare è un atto di amore verso se stesse e verso la propria libertà.”

La forza della solidarietà istituzionale

La cerimonia al Comune di Città di Castello ha riassunto in un gesto la forza della solidarietà istituzionale: il lavoro congiunto tra forze dell’ordine, servizi sociali e amministrazione pubblica può davvero cambiare il destino delle persone.

“Dietro ogni divisa – ha concluso uno degli agenti presenti – c’è un impegno umano, prima ancora che professionale. Vedere una donna tornare a sorridere, libera e sicura, è il risultato più grande del nostro lavoro.”

Una storia di dolore trasformato in speranza, di paura che diventa forza.
Una storia, soprattutto, che ricorda a tutti che la rinascita è possibile quando si trova il coraggio di chiedere aiuto e la fiducia di crederci ancora.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE