A Città di Castello una rissa è finita a coltellate. È successo nei primi giorni del mese di marzo scorso quando una pattuglia dei carabinieri del comando di Città di Castello è intervenuta nel piazzale antistante un locale della città dove, poco tempo prima, un ragazzo di 25 anni di nazionalità albanese era stato accoltellato. Il giovane era stato, quindi, trasportato in ospedale d’urgenza con il 118 e ricoverato in prognosi riservata.
Per l’episodio di violenza sono state adesso denunciate sei persone di giovane età, tutte residenti nell’Alto Tevere. La denuncia è dipesa dall’ipotesi di reato di rissa aggravata.
Città di Castello, la rissa: cosa è successo
La rissa con tanto di coltellate si è verificata durante la notte tra il 9 e il 10 marzo 2024 a Città di Castello, nel piazzante difronte alla discoteca della città. Precisamente, il fatto si è svolto all’alba, tra le 5 e le 6 del mattino.
Le accurate indagini dei carabinieri del comando di Città di Castello, che si sono protratte per circa un mese, hanno permesso alla fine di chiudere il cerchio. I militari sono, infatti, riusciti a identificare l’aggressore, un altro giovane di 22 anni, anch’egli albanese ovvero connazionale del ferito. Costui, tra l’altro trovato in casa con 750 grammi di hashish, ritenuto il responsabile del fatto, è stato immediatamente fermato dalle autorità.
Dopo l’accoltellamento, l’aggressore era difatti fuggito, mentre la vittima era stata dapprima portata al pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello, per essere poi subito trasferita d’urgenza al Santa Maria della Misericordia di Perugia per un delicato intervento chirurgico: il giovane ferito era stato raggiunto da una coltellata all’addome che gli aveva procurato lesioni anche agli organi interni. Le sue condizioni sono oggi in fase di miglioramento.
Le indagini dei carabinieri
Nei giorni successivi, considerata la gravità dei fatti accaduti, gli inquirenti hanno svolto degli approfondimenti, cercando di contestualizzare la vicenda allo scopo di individuare il movente ed eventuali ulteriori soggetti partecipanti all’aggressione. In questo modo, è stato possibile risalire all’identità di altre quattro persone della medesima nazionalità, tutti ragazzi giovani, di età compresa tra i 18 ed i 28 anni e residenti nel territorio tifernate, ad eccezione di uno che sarebbe invece originario di Sansepolcro.
Secondo le ricostruzioni degli investigatori, i membri del gruppetto, poco prima dell’episodio violento, avrebbero preso, a vario titolo, le parti dei due contendenti e, dopo un tentativo vano di stemperare gli animi, sarebbero finiti alle mani nel parcheggio nei pressi della discoteca. Nella fattispecie, la vittima sarebbe stata aggredita proprio mentre si dirigeva alla sua auto per rientrare a casa. Tutti sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di rissa aggravata.
On. Marchetti: “Maggiori strumenti, adeguati rinforzi e più risorse”
“Innanzitutto, ci sono da fare i complimenti ai Carabinieri che grazie a una eccellente indagine, hanno prontamente ricostruito quanto accaduto e individuato i responsabili, fattore che conferma la capacità di gestione del territorio da parte delle Forze dell’ordine” ha commentato il coordinatore regionale della Lega in Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, in esclusiva a Tag24 Umbria.
“Città di Castello è una città fondamentalmente sicura e vivibile – ha aggiunto il deputato leghista originario del territorio tifernate – in cui purtroppo si sviluppano questo tipo di dinamiche che, nella maggior parte dei casi, sono determinate da cittadini stranieri a cui manca la volontà di integrarsi nel tessuto sociale”.
“Si tratta di situazioni – ha detto Marchetti -, come confermano i fatti, ben monitorate dalle autorità competenti, ma che non dovrebbero accadere. Per questo è necessario intervenire in maniera sempre più decisa sulla prevenzione, puntare sull’implementazione della videosorveglianza, sui controlli e impiegare, come chiediamo da anni con mozioni in consiglio comunale, gli ottimi e competenti agenti della polizia locale a disposizione del comune di Città di Castello, a cui l’Amministrazione comunale deve garantire maggiori strumenti, adeguati rinforzi e più risorse“.
È altresì importante, per l’onorevole Marchetti, “individuare una diversa organizzazione del pattugliamento degli stessi e impiegarli nel presidio esterno dei locali notturni dove insistono le maggiori criticità” dal momento che “gli agenti municipali devono supportare il lavoro dalle altre Forze dell’ordine, avendo anche la possibilità di accedere alla banca dati della Polizia di Stato che consente di aver maggiori strumenti a disposizione per la tutela dei cittadini e del territorio”.