Il centro storico di Città di Castello brilla di una nuova luce, grazie all’accensione dell’illuminazione monumentale tra le mura urbiche che circondano Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e la palazzina Vitelli, per un tratto di lunghezza pari a circa 400 metri. 

Si tratta di un intervento dal valore di un milione e 500 mila euro con cui l’amministrazione tifernate mette la firma finale alla più ampia opera di restauro conservativo e valorizzazione di quel tratto di cinta fortificata – che precisamente si estende da piazza Garibaldi al Liceo Plinio il Giovane – che da sempre rappresenta uno degli scorci più belli del cuore della città. 

Grande attenzione è rivolta, in particolare modo, alla visibilità notturna della Palazzina Vitelli, laddove una luce dedicata mette in risalto le linee architettoniche e il pregio degli affreschi della loggia. 

Un monumento molto amato dai tifernati

“La storia della nostra città si identifica e si intreccia con le mura urbiche, un monumento molto amato dai tifernati, che sentiamo la responsabilità di custodire e valorizzare”: fa sapere l’amministrazione comunale di Città di Castello in una nota. 

“L’intervento di restauro e l’illuminazione della cinta in un tratto tra i più belli e scenografici della città come quello tra Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e della Palazzina Vitelli, risponde esattamente a queste finalità e si colloca nel solco degli interventi che, con importanti investimenti e un’imponente cantieristica, abbiamo disseminato in tutto il centro storico per riqualificare il patrimonio cittadino e migliorare i servizi alla collettività” prosegue l’amministrazione tifernate. 

“A testimoniare l’attenzione per il patrimonio monumentale cittadino – osserva, ancora, l’ente – e a dare continuità all’opera di tutela delle mura urbiche è anche l’intervento di restauro conservativo attualmente in corso nel tratto compreso tra il torrione di San Giacomo e porta San Giacomo, lavori da 1 milione di euro, eseguiti dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria con un finanziamento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che portano a quasi 6 milioni di euro l’investimento complessivo sostenuto finora per il restauro delle mura urbiche di Città di Castello”. 

Mura urbiche di Città di Castello, l’intervento in cifre 

L’accensione dei nuovi fasci di luce che accompagnano la passeggiata lungo viale Vittorio Veneto e viale Armando Diaz a Città di Castello suggellano i lavori da un milione e 500 mila euro finanziati con contributo regionale a valere sulle risorse POR-FESR 2014-2020, completati a fine 2023. 

Iniziato nel 2003 nel tratto del Cassero con opere per un milione 291 mila euro, il recupero della cinta muraria del centro storico tifernate prosegue nel 2006 con il tratto della sede dell’ex Comunità Montana Alta Valle del Tevere per 150 mila euro e con il tratto di porta San Giacomo nel 2008 per 700 mila euro di investimento, fino agli ultimi cantieri. Rispettivamente, nel 2009 ai Frontoni, per 930 mila euro finanziati dal Contratto di Quartiere II, nel 2015 a Porta Santa Maria Maggiore, con 233 mila euro del Programma Urbano Complesso (PUC) 2, nel 2021 Palazzo Vitelli a Sant’Egidio con un milione e 500 mila euro.

L’intervento riguarda – tra le varie azioni a recupero e riqualificazione della cinta muraria – la rimozione degli alberi collocati sui bordi che danneggiavano le mura con le radici, la realizzazione di nuovi servizi igienici a disposizione degli utenti del parco nei locali dell’ex caldaia del palazzo, la sistemazione del percorso pedonale esistente e la valorizzazione della cinta con la realizzazione dell’impianto di illuminazione monumentale a led. Fondamentale altresì la ricollocazione dei mattoni esistenti e di quelli caduti ai piedi delle mura, “con l’aggiunta, laddove necessario – illustra, ancora, l’amministrazione comunale di Città di Castello – di mattoni fatti a mano, vecchi, di recupero, dalle caratteristiche complessive affini a quelli originari”.