Nuovo sinistro sul luogo di lavoro. I vigili del fuoco di Città di Castello hanno dovuto soccorrere un operaio di 36 anni, dipendente di un’azienda specializzata nella lavorazione di lamiere e ferro, travolto da una grossa lastra.
L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Perugia e, secondo i primi accertamenti, il giovane operaio ha riportato la frattura di una gamba.
Città di Castello, operaio travolto da una lastra d’acciaio
Dopo l’episodio capitato nel fine settimana, ecco un altro incidente sul lavoro in provincia di Perugia. Sarebbe da ricondurre a una delle catene, durante una manovra di movimentazione, il crollo di una grossa lastra d’acciaio che ha colpito l’operaio di 36 anni, mentre era a terra con il telecomando per svolgere l’operazione.
Il giovane lavoratore di San Giustino ha riportato ferite gravi agli arti sia superiori che inferiori. L’incidente si è verificato all’interno dell’azienda Futurmec di Città di Castello. Il personale sanitario ha dovuto trasferire l’uomo in elicottero fino all’ospedale di Perugia in codice rosso. Al momento dei soccorsi, l’uomo, seppur in gravi condizioni, era in stato di coscienza.
Gravi ferite per l’uomo in codice rosso all’ospedale di Perugia
Nello stabilimento di via Antoniucci, i carabinieri del capitano Massimiliano Croce e il personale della Usl 1, sono intervenuti con tempestività. Le forze dell’ordine hanno avviato gli accertamenti del caso e posto sotto sequestro sia il macchinario con cui si stava movimentando la lastra d’acciaio, che l’area in cui è avvenuto l’ennesimo incidente sul lavoro.
Il 118, intervenuto in maniera tempestiva, ha soccorso l’uomo ma le lesioni che maggiormente preoccupano il personale sanitario riguardano una delle gambe dell’operaio, con la paura che debba essere amputata.
Umbria, incidenti sul lavoro: preoccupano i numeri
Soltanto lo scorso 21 gennaio a Perugia ha perso la vita, schiacciato da una pressa, l’operaio Gabriele Raimondo, 33 anni, mentre a Terni lo scorso 13 gennaio l’addetto di un autolavaggio ha subito gravi ferite, tanto da rendersi necessario il ricovero in Rianimazione, schiacciato contro un muro da un Suv.
Secondo i dati INAIL nei primi 11 mesi del 2024, in Umbria, sono state denunciate 9.596 richieste di infortunio sul lavoro, un aumento rispetto alle 9.297 dello stesso periodo del 2023. Il tema rimane una priorità assoluta e si incrocia con quello, drammatico, delle morti sul lavoro che posizionano la regione al terzo posto per numero di decessi.
Uil Umbria, Molinari amaro: “Il fenomeno si ripete”
Il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari, aveva commentato con tanta amarezza quanto accaduto all’operaio 33enne, morto il 21 gennaio: “L’ultima vittima è un operaio che era impegnato alle manutenzioni di un macchinario, in uno stabilimento di cartotecnica umbro. Con gli accertamenti ancora in corso, non possiamo che stringerci intorno alla famiglia, con cordoglio e commozione. Lacrime che, però, lasciano spazio all’indignazione di fronte a un fenomeno che si ripete sempre uguale a se stesso.”
Sono già tanti casi di incidente sul lavoro in questo mese: l’ultimo è capitato a Balanzano, in provincia di Perugia. I dati del 2024, aggiornati al 30 novembre, fotografano una realtà davvero preoccupanti: sono 17 i morti su 361.596 lavoratori, un rapporto che schizza a 47 decessi ogni 100.000 occupati. Non serve un esperto per capire che i dati siano ben oltre la media nazionale, ferma a 31. E se questo non basta a indignare, l’Umbria si dimostra, purtroppo, sul podio delle peggiori d’Italia, dietro solo a Basilicata e Valle d’Aosta.