04 Oct, 2025 - 18:00

Città di Castello contro le dipendenze: attivata cabina di regia con scuole, servizi sanitari e forze dell'ordine

Città di Castello contro le dipendenze: attivata cabina di regia con scuole, servizi sanitari e forze dell'ordine

Il Comune di Città di Castello ha istituito una cabina di regia permanente per il contrasto alle dipendenze, con l’obiettivo di costruire una risposta coordinata, multidisciplinare e duratura. Il nuovo organismo riunisce i rappresentanti della Zona Sociale 1 dell’Altotevere, i servizi dell’Usl Umbria 1, gli istituti scolastici, le forze dell’ordine e il consiglio comunale, in un’ottica di collaborazione strutturata tra istituzioni, scuola e comunità.

L’iniziativa, annunciata dall’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti nel corso dell’ultima seduta consiliare, nasce come risposta concreta all’allarme lanciato dalla consigliera Luciana Bassini, che aveva segnalato un preoccupante incremento dei casi di consumo e spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio tifernate. Un fenomeno che, secondo quanto riferito, coinvolge sempre più spesso minorenni e giovani adulti.

Un quadro preoccupante: numeri e segnali dal territorio

Secondo i dati forniti dal Distretto Alto Tevere dell’Usl Umbria 1, diretto da Daniela Felicioni, nel 2024 il Servizio per le Dipendenze (SerD) ha seguito 128 utenti residenti a Città di Castello: 95 in terapia sostitutiva e 29 inseriti in percorsi specifici per la dipendenza da gioco d’azzardo. Le sostanze più frequentemente segnalate restano cocaina e alcol, ma cresce in modo costante la quota di poliassuntori, persone cioè che fanno uso combinato di più sostanze, a testimonianza di un fenomeno sempre più complesso e sfaccettato, che richiede interventi personalizzati e un approccio clinico integrato.

Anche il quadro giudiziario conferma la tendenza. In Umbria, i reati connessi agli stupefacenti hanno registrato un aumento del 22,65%, come evidenziato dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone. A preoccupare maggiormente è il consumo diffuso in aree pubbliche e il coinvolgimento crescente di adolescenti e giovani adulti, spesso inconsapevoli non solo dei rischi per la salute, ma anche delle conseguenze legali e sociali legate all’uso e alla detenzione di sostanze.

Perché nasce la cabina di regia

La cabina di regia nasce dall’esigenza di affrontare il tema delle dipendenze con un approccio moderno, integrato e multidisciplinare. Oggi, infatti, il fenomeno non riguarda più soltanto l’uso di sostanze stupefacenti, ma comprende anche forme di dipendenza comportamentale legate a internet, gioco d’azzardo, relazioni affettive disfunzionali, consumismo e attività compulsive. Si tratta di una realtà complessa, che richiede strumenti coordinati di prevenzione, monitoraggio, cura e reinserimento sociale.

L’obiettivo della cabina è costruire un sistema territoriale coeso, che sia in grado di intervenire su più livelli: sanitario, educativo, sociale e di sicurezza. Tra i compiti principali individuati figurano:

  • monitorare costantemente l’evoluzione del fenomeno, attraverso flussi informativi condivisi tra enti e servizi;

  • progettare interventi di prevenzione mirata nelle scuole e negli spazi pubblici, coinvolgendo docenti, studenti e famiglie;

  • coordinare i percorsi terapeutici e di reinserimento, favorendo la continuità tra presa in carico sanitaria e accompagnamento sociale;

  • definire protocolli operativi condivisi tra forze dell’ordine, operatori sanitari e amministrazione comunale, per garantire risposte tempestive e coerenti.

Il nuovo organismo fungerà da punto di raccordo stabile tra il Centro di Salute Mentale Alto Tevere, i servizi sociali dei comuni della Zona Sociale 1 e le associazioni del terzo settore, valorizzando le competenze di ciascun attore e promuovendo una rete territoriale capace di prevenire, intervenire e accompagnare.

Prevenzione ed educazione nelle scuole

Nel corso del 2024, Città di Castello ha messo in campo un ampio ventaglio di iniziative di prevenzione, mirate a promuovere consapevolezza e responsabilità soprattutto tra le giovani generazioni. Tra i progetti più significativi spicca “Formazione Unplugged”, che ha coinvolto 12 docenti e 80 studenti dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di San Giustino, con attività formative dedicate alla prevenzione dell’uso di sostanze e al rafforzamento delle competenze emotive e relazionali.

Il programma “Pensiamo Positivo”, centrato sull’educazione socio-affettiva, ha invece raggiunto 18 insegnanti e oltre 180 bambini delle scuole materne e primarie, favorendo la costruzione di ambienti scolastici più inclusivi e capaci di intercettare precocemente i segnali di disagio. Parallelamente, l’iniziativa “Yaps” ha attivato percorsi di peer education, coinvolgendo 84 studenti di tre istituti del territorio, con l’obiettivo di promuovere un dialogo tra pari sulla prevenzione delle dipendenze e sul benessere psicologico.

Sfide e priorità operative

Tra le principali sfide individuate, la cabina di regia dovrà affrontare la necessità di potenziare la raccolta e l’elaborazione dei dati, assicurando un sistema informativo condiviso e aggiornato, in grado di orientare le decisioni e misurare l’impatto delle azioni. Allo stesso tempo, si rende indispensabile rafforzare le risorse economiche destinate ai percorsi di prevenzione e recupero, oltre a garantire una formazione continua e specialistica per tutti gli operatori coinvolti - sanitari, sociali ed educativi.

L’organismo sarà chiamato, inoltre, a definire indicatori di performance, una timeline operativa chiara e procedure di rendicontazione periodica verso il consiglio comunale, così da assicurare trasparenza e verificabilità dei risultati.

Tra le priorità immediate già individuate figurano:

  • il consolidamento di percorsi di presa in carico personalizzati, che integrino sostegno psicologico, sanitario e sociale;

  • l’ampliamento delle ore di outreach e delle attività delle unità di strada, per intercettare precocemente situazioni di rischio;

  • la diffusione capillare di programmi scolastici di prevenzione, rivolti a tutte le fasce di età e modulati secondo i bisogni specifici;

  • l’adozione di misure mirate contro lo spaccio e la diffusione di sostanze tra i giovani, in sinergia con le forze dell’ordine e i servizi territoriali.

Solo attraverso una governance chiara e coordinata, capace di unire dati, risorse e competenze, sarà possibile trasformare gli interventi sul campo in una politica di prevenzione stabile e misurabile, radicata nel tessuto sociale della comunità tifernate.

Una strategia di lungo periodo per la comunità

La nascita della cabina di regia rappresenta un punto di svolta nella gestione delle dipendenze a Città di Castello, segnando il passaggio da interventi frammentati a una governance coordinata, strutturale e di lungo periodo. Non si tratta solo di un nuovo organismo amministrativo, ma di una visione integrata di salute pubblica, fondata sulla collaborazione tra istituzioni, scuole, servizi sanitari, forze dell’ordine e realtà del terzo settore.

Il vero successo dell’iniziativa dipenderà dalla capacità di trasformare la strategia in azioni concrete, misurabili e sostenibili nel tempo: interventi capaci di rafforzare la coesione sociale, promuovere la prevenzione capillare e garantire una tutela effettiva delle persone più vulnerabili. L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire risposte tempestive e personalizzate a chi vive una condizione di dipendenza o disagio; dall’altro, costruire condizioni strutturali e culturali che riducano i fattori di rischio, promuovendo benessere e consapevolezza nelle nuove generazioni.

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Francesco Mastrodicasa
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