A Città di Castello, il sindaco ha recentemente emanato un’ordinanza che vieta l’uso improprio dell’acqua potabile. L’annuncio è stato pubblicato giovedì 18 luglio 2024 nell’albo pretorio del Comune, come misura necessaria per affrontare la crisi idrica durante l’estate. 

L’ordinanza opta per una gestione più sostenibile e consapevole delle risorse idriche comunali, riflettendo un impegno concreto verso la salvaguardia dell’ambiente e la salute pubblica.

Città di Castello restringe l’uso di acqua potabile: misure per la tutela delle risorse idriche 

La decisione del sindaco è stata presa in seguito alla comunicazione di Umbra Acque Spa, il gestore del servizio idrico integrato. La società aveva richiesto l’emissione di un’ordinanza che limitasse l’uso dell’acqua potabile per scopi non essenziali durante la stagione estiva, per preservare le riserve idropotabili. In una nota ufficiale, l’ente ha sottolineato l’importanza di tale misura: “È necessario adottare provvedimenti che impongano il divieto di utilizzo dell’acqua potabile per usi impropri e diversi dall’utilizzo potabile e igienico-sanitario.”

Il provvedimento mira a proteggere le risorse idriche e a garantire un adeguato approvvigionamento d’acqua per la popolazione. L’ordinanza specifica che l’acqua potabile fornita dagli acquedotti pubblici non deve essere utilizzata per scopi diversi da quelli potabili e igienico-sanitari. Tra gli usi vietati rientrano, ad esempio, il lavaggio di veicoli, l’irrigazione di orti e giardini, la pulizia di cortili e strade private, il ricambio dell’acqua nelle piscine private e l’alimentazione di fontane ornamentali private.

Multe salate per chi non rispetta le regole

L’ordinanza è stata emanata per garantire la salvaguardia ambientale e la protezione dell’igiene e della salute pubblica. Le nuove regole sono in vigore con effetto immediato e dureranno fino al 30 settembre 2024. È inoltre vietato lasciare aperte le fontanelle pubbliche dopo l’uso, per evitare sprechi. L’obiettivo è chiaro: ridurre al minimo l’uso non essenziale dell’acqua potabile per preservare le riserve durante i mesi più caldi.

Chiunque non rispetti le nuove disposizioni sarà soggetto a sanzioni amministrative, con multe che variano da 100 a 500 euro. La polizia locale è stata incaricata di vigilare sull’applicazione dell’ordinanza e di sanzionare eventuali violazioni. Il Comune ha ribadito l’importanza della collaborazione dei cittadini nel rispettare queste regole per il bene comune.

Il Comune di Città di Castello ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini per il successo di queste misure. Ogni residente è invitato a fare la propria parte, limitando l’uso dell’acqua potabile alle necessità essenziali. 

Qualità e monitoraggio dell’acqua potabile

In Umbria, la qualità dell’acqua potabile è costantemente monitorata attraverso l’iniziativa “L’Acquachebevo”, promossa dalla Regione Umbria in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) e le Aziende Sanitarie locali. Questa piattaforma fornisce ai cittadini informazioni dettagliate sui controlli effettuati e sulla qualità dell’acqua erogata, garantendo trasparenza e sicurezza​.

La Regione Umbria, attraverso il suo Servizio Idrico Integrato, sta promuovendo campagne di sensibilizzazione per incentivare un uso più consapevole dell’acqua. Queste campagne includono la distribuzione di materiale informativo ai cittadini, eventi pubblici e la collaborazione con le scuole per educare i giovani all’importanza del risparmio idrico. Inoltre, sono in corso progetti per migliorare l’infrastruttura idrica e ridurre le perdite lungo le reti di distribuzione​.

Per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del risparmio idrico, Auri Umbria ha lanciato l’app gratuita “L’Acquachebevo”, disponibile su tutti gli store online. L’app permette di consultare mappe interattive dei punti di accesso all’acqua potabile e fornisce rapporti dettagliati sui controlli di qualità, promuovendo un consumo consapevole e informato. Inoltre, l’app offre una sezione dedicata alla verifica e smentita delle fake news sull’acqua potabile​.

Secondo i dati più recenti, l’Umbria affronta una significativa dispersione d’acqua nelle reti di distribuzione, con quasi la metà dell’acqua immessa che viene persa. Questa situazione rende ancora più urgente l’adozione di misure di risparmio idrico per garantire un adeguato approvvigionamento durante i mesi estivi​.