31 Aug, 2025 - 13:00

Città della Pieve e i tesori etruschi recuperati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in mostra a Roma: un viaggio tra storia, arte e tutela del patrimonio

Città della Pieve e i tesori etruschi recuperati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in mostra a Roma: un viaggio tra storia, arte e tutela del patrimonio

Il cuore di Città della Pieve batte tra le mura del Museo dell’Arte Salvata di Roma, dove i tesori etruschi della città del Perugino trovano una nuova luce. La mostra, inaugurata il 26 giugno e visitabile fino all’11 gennaio 2026, espone temporaneamente alcuni dei più importanti reperti recuperati a seguito di calamità naturali e furti, offrendo al pubblico un’occasione unica di avvicinarsi alla storia millenaria della regione.

“È un momento di grande orgoglio per la nostra città”, ha dichiarato il Sindaco Fausto Risini durante la visita istituzionale dei giorni scorsi, insieme ai rappresentanti dell'Arma. “Vedere questi reperti etruschi, alcuni dei quali di eccezionale pregio, valorizzati in un contesto nazionale così prestigioso conferma quanto il nostro patrimonio culturale sia un asset fondamentale non solo per la comunità locale, ma anche per l’Italia intera”.

Alla visita hanno partecipato anche l’Assessore alla Cultura Luca Marchegiani e un qualificato gruppo di esperti tra cui la dott.ssa Federica Pitzalis della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, la dottoressa Maria Angela Turchetti, direttore dell’Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone, e i funzionari restauratori dell’Istituto Centrale per il Restauro, dott.ssa Serena Di Gaetano e dott. Adriano Casagrande.

Il percorso si è svolto nella suggestiva Sala Ottagona delle Terme di Diocleziano, a pochi passi dalla Stazione Termini, rendendo la mostra un punto di riferimento culturale e turistico nel cuore della capitale.

Un allestimento straordinario tra urne cinerarie e corredi funerari di eccezionale pregio

Centrale nell’allestimento è il nucleo di reperti provenienti da Città della Pieve, destinati a fare rientro in città al termine delle indagini scientifiche sulla loro provenienza storica. Tra gli oggetti più significativi spiccano tre urne etrusche e parte di un corredo funerario recuperato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Due urne cinerarie, appartenute a matrone etrusche, catturano l’attenzione per la raffinatezza dei rilievi e la presenza di decorazioni in foglie d’oro zecchino. Accanto a esse, un corredo di straordinario valore comprende numerosi specchi in bronzo, tra cui uno con incisioni mitologiche raffiguranti, tra l’altro, una lupa che allatta un solo bambino.

“Questi reperti raccontano storie antiche e raffinatezze artistiche che parlano di un’epoca in cui il territorio pievese era centrale nel mondo etrusco”, spiega la dottoressa Sara Colantonio, funzionario archeologo del Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano.

Collaborazione istituzionale e valorizzazione del patrimonio culturale: una sinergia virtuosa con l'Arma

La visita si è conclusa presso la caserma di via Anicia, nello storico ex convento romano di San Francesco a Ripa, dove è stato possibile osservare da vicino il lavoro quotidiano dell’Arma dei Carabinieri nella tutela del patrimonio archeologico. L’iniziativa sottolinea il valore della collaborazione tra istituzioni per la salvaguardia dei reperti e la promozione scientifica e turistica del territorio.

“La sinergia tra Comune di Città della Pieve, istituti di restauro, soprintendenze e Carabinieri rappresenta un modello virtuoso di tutela e valorizzazione del patrimonio”, sottolinea l’Assessore Marchegiani. “Ogni reperto racconta la storia di una comunità e il nostro compito è garantirne la conservazione e la fruizione futura”.

Oltre al valore storico e artistico, la mostra funge da vero e proprio strumento di promozione turistica per Città della Pieve, mettendo in luce la centralità del territorio pievese già in epoca etrusca e stimolando nuove attività di ricerca, diagnostica e valorizzazione.

La posizione strategica della mostra a Roma, a pochi passi da Stazione Termini, amplifica ulteriormente la visibilità nazionale e internazionale dei tesori pievesi, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra storia, arte e tutela del patrimonio culturale italiano.

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Federico Zacaglioni
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