Luca Nicola Castiglione è il nuovo segretario generale regionale della Cisl Medici Umbria. Già segretario regionale e attuale responsabile della struttura complessa di sanità pubblica veterinaria dell’Usl Umbria 2, ex segretario aziendale Usl Umbria 2 e responsabile nazionale veterinaria Cisl Medici, il dottor Castiglione è stato eletto ieri, mercoledì 27 marzo, all’Hotel Valentino di Terni dove si è svolto il Consiglio generale.

La mia segreteria sarà all’insegna della continuità – è quanto ha dichiarato il neo segretario Castiglione dopo l’elezione all’unanimità – e quindi innovazione nel segno della tradizione. Grazie per avermi dato fiducia dopo tanti anni di militanza nella Cisl Medici”.

Sono entrato nel 1993 grazie a Pino Giordano e mi sono sempre sentito un uomo della Cisl, condividendone il sistema valorialeha, dunque, ripercorso la sua carriera professionale nel sindacato – Un ringraziamento particolare a Tullo Ostilio Moschini, un maestro e un riferimento importante“.

Cisl Medici Umbria, la nuova segreteria

La nuova segreteria regionale di Cisl Medici Umbria è composta, oltre che dal nuovo segretario generale Luca Nicola Castiglione, dai due nuovi segretari regionali: Andrea Spaccatini, medico anestesista all’azienda ospedaliera di Perugia, e Laura Costantino, radiologa senologa all’Usl Umbria 1.

Per Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl e reggente Cisl Medici nazionale, il conferimento dell’incarico a Castiglione rappresenta “un momento delicato e significativo per la nostra confederazione come ogni volta che si passa un testimone“, specialmente in considerazione del fatto che il nuovo segretario, che accompagnerà la confederazione nei prossimi anni, vivrà anche il congresso del 2025.

Siamo alle prese con importanti confronti nazionali rispetto alla missione 6 del Pnrr di cui stiamo accompagnando la messa a terra – ha spiegato Ganga – 20 miliardi da spendere in tutto il paese nel tentativo di rimettere in sesto il servizio sanitario nazionale, oggetto di forte disinvestimento. Parliamo di 37 miliardi in 15 anni che non sono stati ancora recuperati dal servizio sanitario pubblico nonostante la parentesi del Covid. Investimenti che dovranno essere realizzati da qui al 2026“.

Guardiamo alla sanità con occhio bifocale – ha detto ancora Ganga – da una parte i servizi ai cittadini e all’utenza, dall’altra chi quotidianamente accompagna i processi e cioè medici e veterinari che devono attuare l’articolo 32 della Costituzione“.

Investimenti in sanità, le priorità

A illustrare le aree prioritarie dove realizzare investimenti ci ha pensato Riccardo Marcelli, segretario regionale Cisl Umbria con delega alla sanità: “Per migliorare le strutture ed in particolare le Case della salute – ha precisato, a tale proposito – “e in tecnologie ovvero nuove strumentazioni che andranno a sostituire quelle obsolete. Tutto ciò senza dimenticare le risorse umane, medici e infermieri. Cerchiamo di migliorare la sanità abbattendo le liste d’attesa. Le risorse ci sono, dobbiamo farlo insieme“.

Marcelli ha sottolineato, inoltre, che il sindacato è ormai impegnato in un dialogo costante con la Regione Umbria per valutare come meglio spendere i soldi del Pnrr.

Il saluto del segretario uscente Moschini

Per il segretario generale dimissionario di Cisl Medici Umbria Tullo Ostilio Moschini, che ha appena terminato l’incarico per raggiunti limiti di età, sono stati “cinque anni anni contrassegnati da forti esperienze professionali e sindacali“.

Ci siamo trovati – ha raccontato con grande emozione Moschini, aprendo i lavori del Consiglio generale – di fronte all’emergenza Covid e alla congiuntura negativa che ha riguardato il servizio sanitario nazionale e regionale. Riforme che devono essere concretizzate di fronte alle quali siamo in ritardo con l’attuazione del Piano sanitario regionale, la rete di servizi e provvedimenti deliberati non in un quadro strategico“.

E’ un momento fondamentale per la sanità nazionale e occorre un cambiamento – ha aggiunto, prima di congedarsi – Serve credere nel servizio sanitario pubblico e rivedere la strategia complessiva nazionale e regionale per valorizzare il personale e dare risposte ai bisogni dei cittadini“.