A partire dal primo settembre 2024, in Umbria, così come in tutta Italia, prende il via una nuova era per i titolari e i gestori di strutture ricettive e locazioni turistiche brevi. Entra infatti in vigore l’obbligo di dotarsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN), uno strumento che promette di rivoluzionare il settore, introducendo una maggiore trasparenza e regolamentazione.

Il CIN dovrà essere esposto all’esterno delle strutture e utilizzato in ogni iniziativa promozionale, segnando l’inizio di un processo che non ammette deroghe.

Cin, la Banca Dati del Ministero del Turismo

Gli operatori umbri possono già accedere alla Banca Dati del Ministero del Turismo (BDSR), che diventa il fulcro di questa nuova regolamentazione. La piattaforma, di recente completamento, permetterà agli imprenditori del settore di ottenere il CIN, essenziale per continuare a operare nel rispetto delle nuove normative. Il Ministero del Turismo ha assicurato che l’intero sistema sarà pienamente operativo dalla prossima settimana, con tutte le informazioni necessarie già disponibili online.

La Regione Umbria ha già messo in moto la macchina organizzativa, trasmettendo al Ministero del Turismo la propria banca dati. Tuttavia, questa nuova regolamentazione non riguarda solo chi apre nuove strutture. Anche chi ha già un codice regionale dovrà fare i conti con il nuovo quadro normativo, adeguandosi alle direttive nazionali stabilite dal decreto-legge n. 145/2023. È chiaro che il cambiamento non è facoltativo, ma un obbligo che coinvolge l’intero comparto turistico umbro.

Mentre il CIN rappresenta la novità del momento, non va dimenticata l’importanza della gestione quotidiana delle strutture ricettive. In Umbria, il controllo degli arrivi e delle partenze continua a essere affidato a Turismatica, la piattaforma regionale che consente una gestione efficiente e conforme alle disposizioni istituzionali. Questo strumento si conferma un alleato prezioso per gli operatori del settore, facilitando il rispetto degli obblighi statistici previsti dal Programma Statistico Nazionale.

Per chi ancora avesse dubbi o necessitasse di chiarimenti, il Ministero del Turismo mette a disposizione una serie di risorse online. Sul portale ufficiale sono presenti manuali operativi, FAQ dettagliate e i contatti per ottenere assistenza diretta. Ogni dettaglio è stato pensato per guidare i gestori umbri attraverso questa fase di cambiamento, assicurando che nessuno resti indietro in questo nuovo capitolo del turismo regionale.

Come fare per avere il Codice Identificativo Nazionale 

Per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per una struttura ricettiva o una locazione turistica breve in Umbria, è necessario seguire una procedura ben definita tramite la piattaforma BDSR (Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive), gestita dal Ministero del Turismo.

L’accesso alla piattaforma BDSR avviene tramite credenziali digitali come SPID o CIE. In alternativa, per i cittadini stranieri, è possibile ottenere username e password direttamente dal Ministero previa registrazione. Una volta entrati nel sistema, l’utente visualizza un elenco delle strutture registrate con il proprio Codice Fiscale.

Se la struttura risulta già inserita nel database, è possibile procedere alla richiesta del CIN compilando eventuali informazioni mancanti e accettando l’informativa sulla privacy. Dopo l’inserimento dei dati, il sistema invierà una notifica via email contenente il CIN e il numero di protocollo, che potranno essere scaricati in formato PDF.

Nel caso in cui la struttura non sia presente nell’elenco, è possibile segnalarlo tramite un modulo specifico, fornendo tutti i dettagli richiesti, inclusi i dati catastali dell’immobile. Questa segnalazione sarà inoltrata alla Regione Umbria, che avrà 30 giorni per verificarla e risolvere eventuali problemi​.

Questa procedura, obbligatoria per tutti i gestori e proprietari di strutture ricettive in Umbria, è parte di un ampio sforzo di regolamentazione e monitoraggio del settore turistico, finalizzato a garantire trasparenza e conformità alle normative vigenti. Rispettare i termini per l’ottenimento del CIN è essenziale per evitare possibili sanzioni.