Una Pasqua e una Pasquetta contraddistinte dal cielo giallo. È un evento eccezionale quello che sta capitando in questi giorni anche in Umbria. Alzando gli occhi, possiamo notare che il cielo è molto ovattato, con uno insolito colore tendente al giallo e le montagne di solito visibili, sono scomparse dietro una barriera lattiginosa.

Questo perché dalle coste algerine arriva fin da noi un flusso di polveri desertiche sospinte dallo scirocco.

Cielo giallo provocato dalla sabbia proveniente dall’Algeria

“Un flusso molto lungo, che nasce dalle tempeste di vento in atto nell’entroterra algerino – dicono dal consorzio Lamma -. Le correnti meridionali di scirocco sono estremamente sostenute e, dunque, tutta questa massa di polvere sahariana attraversa il Mediterraneo e raggiunge le nostre latitudini. Per alcuni giorni avremo questo cielo particolare, soprattutto nelle zone centro-meridionali dove non sono attese piogge”.

Il fenomeno, “con questa concentrazione nei bassi livelli dell’atmosfera”, è decisamente inusuale. Naturalmente porta anche temperature miti. Oggi in pianura si registrano massime fino 23-24°C.

È l’effetto del passaggio di un ciclone in discesa dal Nord Atlantico, che porterà maltempo durante il periodo pasquale, e che sarà alla base di un costante richiamo di correnti calde dai quadranti meridionali (Scirocco e Libeccio), che partono direttamente dall’Africa.

Questo immenso ingranaggio atmosferico favorirà il sopraggiungere di grossi quantitativi di pulviscolo desertico che andranno a concentrarsi in sospensione alle quote più elevate dell’atmosfera, pronte a raggiungere, dopo un lungo viaggio, anche l’Italia. Durante la prossima settima poi, il tempo si stabilizzerà e vi sarà un minor richiamo di correnti da sud.

Lo scirocco porta il caldo in tutta Italia, specialmente al Sud

Per le festività pasquali non solo caldo al Sud – con picchi di oltre 32 gradi tra Sicilia, Calabria e Puglia – ma anche più di mezzo metro di “neve rossa” oltre i 1.600-1.700 metri sulle Alpi.

Al nord, infatti, lo Scirocco colorerà i cieli di giallo, ocra o arancio, trasportando in quota tanta “sabbia del deserto”: i fiocchi, insieme al limo sahariano, conferiranno al nuovo manto nevoso una colorazione tra il rosa ed il rosso, il noto fenomeno della “neve rossa”.

Le immagini del cielo giallo e di una cappa di polveri sulle città di Napoli e Palermo – ma in generale su vaste aree di Sicilia, Calabria e Campania – stanno facendo il giro dei social: si tratta di sabbia del Sahara che arriva sull’Italia Meridionale trasportata dai venti di scirocco. Le immagini mostrano cieli coperti da cappe giallastre e lattiginose che oscurano il Sole come un filtro polveroso. Questo fenomeno può essere associato nei casi più estremi a bruciore agli occhi e anche a difficoltà nella respirazione.

Non è un caso: lo scirocco, un vento caldo che proviene da sud-est (in questo caso dall’Africa) sta soffiando infatti nel Sud Italia portando con sé sabbia sufficientemente fine e leggera da rimanere in sospensione per tragitti anche molto lunghi sopra il Mar Mediterraneo, fino ad arrivare da noi. È un fenomeno tutt’altro che inusuale, che generalmente avviene più di una volta l’anno in tutta Italia, anche se talvolta viene scambiato per foschia o smog. La durata media è di un paio di giorni e non provoca danni particolari.

Nel vento, sabbia in sospensione

Il fatto che si tratti di sabbia in sospensione è dimostrato dal tipico colore giallastro del cielo, dovuto al modo in cui la luce solare interagisce con il particolato sospeso. Inoltre, ci accorgiamo che si tratta di polvere desertica nelle ore o nei giorni successivi: la sabbia cade lentamente al suolo e può andare a colorare i panni stesi ad asciugare. In caso di pioggia, la sabbia è portata a terra dalle precipitazioni e va a creare aloni sui parabrezza e sui tettucci delle auto.

Se vi sembra strano che la sabbia del deserto di un altro continente possa arrivare fino a noi, trasportata dal vento, sappiate che la sabbia del Sahara raggiunge regolarmente l’Amazzonia, che dista oltre 8000 chilometri. La sabbia è inoltre ricca di sostanze nutrienti che contribuiscono alla fertilizzazione del terreno.