20 Feb, 2025 - 15:53

La ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche passerà per l'Umbria: quando sarà pronta

La ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche passerà per l'Umbria: quando sarà pronta

La telenovela della ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche si arricchisce di un nuovo capitolo: i tempi per la realizzazione del tratto umbro, finanziato con 20 milioni di euro, si allungano ancora. Grazie a un ordine del giorno presentato da Anna Ascani e accolto nel decreto Milleproroghe, ora tocca al governo rivedere le scadenze e stabilire quando questa infrastruttura vedrà finalmente la luce. Per ora, il cantiere resta in stand-by, con i cicloturisti in trepidante attesa.

Un tracciato di 200 km tra Toscana, Umbria e Marche

Un serpente d'asfalto lungo 200 chilometri si snoderà tra colline e borghi, da Fabro fino a Colfiorito, passando per Orvieto, Todi, Perugia, Assisi e Foligno. Questa ciclovia non è solo un sentiero per le due ruote, ma un passaporto per il turismo slow, un'arteria che unisce il Tirreno all'Adriatico attraversando il cuore verde d’Italia. Per l'Umbria, che punta tutto su paesaggi da cartolina e borghi incastonati nel tempo, è una scommessa sulla sostenibilità e sul rilancio economico in chiave cicloturistica.

Finanziamenti tardivi e nuove scadenze da stabilire

L'ordine del giorno di Ascani suona come una sveglia per il Ministero dei Trasporti, che ha impiegato oltre due anni per mettere mano al portafoglio e dare il via libera ai 20 milioni di euro necessari. Il finanziamento è arrivato solo a dicembre, mentre il progetto di fattibilità tecnico-economica giaceva impolverato dal 2022. E per rendere il tutto più rocambolesco, il decreto ministeriale 257 del 2024 impone scadenze che sfidano ogni logica: l’appalto dei lavori andrebbe assegnato entro marzo 2025. Peccato che nel frattempo sia cambiato il codice degli appalti, rendendo questa tabella di marcia un puro esercizio di fantasia burocratica.

L'Umbria e il percorso verso il finanziamento

A settembre l'Umbria si è infilata nel progetto ciclovia dopo essere stata inizialmente messa in panchina. Con un'operazione di diplomazia degna di un campionato mondiale, la regione si è guadagnata un posto centrale, convincendo il ministro Salvini a finanziare il primo stralcio dell'opera. L'assessore regionale Enrico Melasecche ha sventolato la vittoria, sottolineando il via libera della Soprintendenza per lo svincolo di Scopoli, dettaglio che in un progetto così atteso suona quasi come il ritrovamento del Santo Graal.

Il cicloturismo sta diventando un affare serio: con il Giubileo del 2025 e l'ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026, la domanda è destinata a esplodere. A dare manforte, c'è anche il supporto della rete ferroviaria grazie alla collaborazione tra RFI e FCU, perché se proprio non si pedala, almeno si può caricare la bici sul treno e fingersi sportivi.

Un'opportunità straordinaria per il turismo in Umbria

Il cicloturismo in Italia sta vivendo il suo momento d'oro: nel 2023, 7,5 milioni di appassionati hanno pedalato attraverso il Paese, lasciando sul territorio la bellezza di 9,4 miliardi di euro. Rispetto al 2022, l’impatto economico è schizzato in alto del 35%, mentre il trekking non è da meno, con un aumento del 41% tra il 2021 e il 2022 nel numero di viandanti sui sentieri.

Numeri che parlano chiaro: la ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche potrebbe trasformarsi in una miniera d’oro per l’Umbria. Un percorso che accarezza borghi e colline da cartolina, in grado di attrarre turisti su due ruote pronti a scoprire un pezzo d’Italia autentico e meno battuto dai soliti circuiti. Un’occasione che la regione non può lasciarsi scappare, perché ogni pedalata può diventare un’opportunità economica, culturale e ambientale.

Il nuovo calendario dei lavori della ciclovia

Tra le perle del decreto, c’è l’obbligo di rendicontare almeno il 40% dei fondi entro il 31 dicembre, una scadenza che sembrava più un trabocchetto burocratico che una reale tabella di marcia. Consapevole dell’ingorgo amministrativo che avrebbe trasformato i 20 milioni in un miraggio, la deputata umbra ha premuto sull’acceleratore e strappato una proroga, così da evitare che il progetto restasse bloccato in una palude di carte bollate. Con l’approvazione dell’ordine del giorno, il governo si è impegnato a concedere più tempo per assegnare i lavori e far avanzare le fasi successive. 

Un investimento da sfruttare al meglio

Anna Ascani esulta per il via libera alla proroga, perché senza quella la ciclovia sarebbe rimasta un sogno su carta intestata. "Sono molto soddisfatta per l’approvazione del mio ordine del giorno al decreto ‘Milleproroghe’ col quale ho chiesto al governo di estendere i termini per le fasi di realizzazione del progetto della Ciclovia nazionale Monte Argentario-Civitanova Marche", ha dichiarato.

Settembre scorso Salvini aveva annunciato un finanziamento da 20 milioni per il tratto umbro, ma i fondi si sono fatti attendere fino a dicembre, lasciando nel frattempo scadenze impossibili da rispettare. L’aggiudicazione dell’appalto era fissata a marzo 2025, un traguardo da fantascienza considerando che nel frattempo è cambiato il codice degli appalti e serviva un aggiornamento del progetto.

Ora, con il via libera della Camera, il governo si è impegnato a concedere il tempo necessario per evitare che questa ciclovia diventi l’ennesima opera lasciata a metà.

"La ciclovia", ha aggiunto Ascani, "è un’infrastruttura di mobilità sostenibile molto rilevante per l’Umbria che vuole essere anche un ponte tra il Tirreno e l’Adriatico".

Per l’Umbria, questa pista non è solo un’iniziativa green, ma una vera leva economica. Se sfruttata al meglio, potrebbe trasformarsi in un'attrazione capace di rianimare l’economia locale, riempiendo le strutture ricettive e valorizzando borghi e paesaggi ancora fuori dai radar del turismo di massa.

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Francesca Secci
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