Un grande passo verso un’infrastruttura turistica e sostenibile in Umbria è stato annunciato ufficialmente con il lancio del progetto per la “Ciclovia dei due mari”. La nuova ciclovia intermodale, che collegherà il Mar Tirreno al Mar Adriatico, attraverserà ben 20 comuni dell’Umbria. Creando così una rete di collegamento sostenibile e strategica non solo per la regione, ma per l’intero centro Italia. Il finanziamento, confermato in Senato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, rappresenta una delle opere più importanti previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel campo della mobilità sostenibile.

Dal Tirreno all’Adriatico in bici attraverso i borghi dell’Umbria: è la “Ciclovia dei due mari”

Il progetto della “Ciclovia dei due mari” è destinato a trasformare la mobilità turistica e sostenibile in Umbria. L’opera avrà una lunghezza complessiva di 425 km e attraverserà tre regioni, connettendo il litorale tirrenico con quello adriatico. In Umbria passerà per comuni simbolo della regione come Orvieto, Assisi e Perugia, oltre a tanti altri piccoli borghi tutti da scoprire. L’intervento si integra perfettamente con l’obiettivo di creare una rete nazionale di ciclovie intermodali, come dichiarato dal Ministro Salvini. “La creazione di una rete nazionale di ciclovie con intermodalità è stata una delle nostre priorità al ministero”, ha detto in Senato.

Durante la Conferenza Stato-Regioni si è discusso un decreto interministeriale per rimodulare il programma del PNRR dedicato alle ciclovie turistiche, dando priorità ai progetti più avanzati. Tra questi spicca proprio l’Umbria, che ha richiesto di sviluppare nuove piste ciclabili intermodali. Lo ha sottolineato in modo decisivo il Ministro: “La Conferenza ha dato all’unanimità il proprio assenso al finanziamento di queste opere e il ministero si è impegnato a emanare entro 60 giorni un provvedimento che assegnerà le risorse necessarie. Ora attendiamo il via libera della Corte dei Conti per rendere operativi gli investimenti”.

L’importanza strategica per l’Umbria

L’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio del progetto, che ha definito un’opportunità unica per lo sviluppo turistico e infrastrutturale della regione. “Ci sto lavorando da ben tre anni“, ha dichiarato orgoglioso. Il lancio del progetto arriva infatti a pochi giorni dalla conclusione dell’importante opera stradale dello svincolo di San Carlo a Terni, che dà nuova spinta alla viabilità dell’Umbria. Sulla “Ciclovia dei due mari” afferma: “Il primo stralcio del progetto prevede un finanziamento di 20 milioni di euro, elaborato all’interno del nostro ufficio specializzato. Nonostante le difficili condizioni di ristrettezza finanziaria, è stato regolarmente inviato al Ministero nei tempi prestabiliti. Ci siamo guadagnati quindi con la serietà questo importante risultato che gli appassionati e gli operatori del settore non potranno non apprezzare”.

Il piano, secondo l’assessore, non solo collegherà importanti destinazioni turistiche, ma contribuirà a promuovere la mobilità sostenibile e a valorizzare il territorio umbro, consolidando la sua posizione di rilievo a livello nazionale.

Melasecche ha inoltre evidenziato come questa opera rispecchi il rinnovato impegno della regione a ritrovare la propria centralità nello scenario infrastrutturale italiano. “Eravamo stati esclusi nel passato dal progetto nazionale delle ciclovie turistiche nazionali” – dice “ma abbiamo con quest’opera recuperato il ruolo che ci spetta e che abbiamo reclamato con fermezza anche al tavolo della Conferenza Stato-Regioni”.

L’interconnessione tra ciclovie e altre infrastrutture

Una delle caratteristiche più rilevanti della Ciclovia dei due mari sarà l’interconnessione con altre reti infrastrutturali. La ciclovia, infatti, non si limiterà a collegare Grosseto a Fano attraverso l’Umbria, ma sarà integrata con altre piste ciclabili e con la Ferrovia Centrale Umbra (FCU), attualmente in fase di riapertura. Come spiegato dall’assessore Melasecche “si integrerà con la rete delle altre ciclabili che stiamo realizzando e soprattutto con la FCU che stiamo riaprendo con vocazione anche turistica, con stalli in ogni carrozza per le bici”. Questo renderà il percorso particolarmente attrattivo non solo per i ciclisti, ma anche per i turisti che desiderano esplorare la regione usufruendo di mezzi di trasporto intermodali.

Un ulteriore aspetto innovativo è rappresentato dalla possibilità di combinare la mobilità ciclistica con l’uso dei nuovi treni regionali veloci che saranno prodotti da Alstom e utilizzati anche in Umbria. Questi treni “avranno stalli appositi”, afferma l’assessore che sottolinea come la regione si stia dotando di un’infrastruttura di trasporto all’avanguardia, che spazia dall’alta velocità ferroviaria alle ciclovie. Il tutto per garantire una mobilità integrata e sostenibile.

“Ciclovia dei due mari”: un progetto che rafforza il turismo in Umbria

La realizzazione della ciclovia rappresenta anche una spinta significativa per il turismo umbro. Il percorso che attraverserà l’Umbria da Grosseto a Fano, passerà infatti in ben 20 comuni: Città della Pieve, Fabro, Allerona, Castel Viscardo, Orvieto, Baschi, Todi, Monte Castello Vibio, Fratta Todina, Collazzone, Marsciano, Deruta, Torgiano, Perugia, Bastia, Assisi, Cannara, Bevagna, Montefalco, Foligno. Raggiungendo una lunghezza totale nelle tre regioni attraversate di 425 km.

La regione, già conosciuta per le sue bellezze naturali e culturali, potrà così attirare un numero sempre maggiore di turisti. Specialmente amanti del cicloturismo e delle vacanze sostenibili. Il progetto mira pertanto a consolidare l’Umbria come destinazione di primo piano, rafforzando la sua rete infrastrutturale e puntando su un turismo green.