In merito alla recente chiusura dei canali del Cusano Media Group, Cusano News 7 e Cusano Italia Tv, l’editore Stefano Bandecchi attraverso i suoi canali social esprime così il suo malcontento: “Allora su vari giornali si parla di quello che è successo. Voglio essere chiaro. Il mio lavoro lo faccio bene. Da bravissima persona quale io sono, le persone che hanno perso il lavoro per quattro mesi saranno ancora pagate dall’Università Niccolò Cusano. Io sono il responsabile di questa cosa, quindi so bene cosa vuol dire essere senza un lavoro. Credo che magistratura e Guardia di Finanza hanno portato avanti un’indagine, che ripeto, secondo me fa totalmente schifo, è fatta male, e non risponde alla realtà. Al punto che i consulenti del magistrato hanno sostenuto che l’indagine fa c***** da tutte le parti. Per quattro mesi noi pagheremo lo stipendio, quindi non piangete tutti, nessun altro fa quello che faccio io. Proprio per questo mi chiamo Stefano Bandecchi, io il mio lo faccio, gli altri no”.

Il comunicato dell’ufficio stampa dell’Università degli Studi Niccolò Cusano

A seguito della giornata di ieri riportiamo il comunicato dell’ufficio stampa dell’Università degli Studi Niccolò Cusano:

“Roma, 6 dicembre 2024. L’unica esperienza italiana nell’ambito di TV universitarie nazionali, visibili sui canali 122 e 234 del digitale terrestre, denominate rispettivamente Cusano Italia Tv e Cusano News 7, chiude oggi i battenti. Alle ore 14, quindi, il palinsesto sarà completamente interrotto dopo 5 anni dalla prima messa in onda. La triste decisione presa per uno spin off universitario, unico nel panorama nazionale ed europeo, la cui programmazione viene interrotta per le note vicende che hanno coinvolto l’Università Niccolò Cusano e che hanno fatto passare le emittenti televisive come attività commerciali non attinenti allo scopo istituzionale della ‘Terza Missione universitaria’. In una Nazione dove giusto ieri, e dopo 15 anni, si è avuta la soluzione definitiva di un problema giudiziario iniziato nel 2009.

Le oltre 250 professionalità impiegate sono messe in mobilità e resteranno inesorabilmente senza lavoro.

Gli studenti della facoltà di Lettere, Scienze della Comunicazione e Filosofia, iscritte presso l’Ateneo, perdono l’unica opportunità di formazione professionale data da un’università nazionale nell’ambito della comunicazione televisiva.

L’Amministratore Delegato, Stefano Bandecchi, e tutto il CdA promettono che ognuno pagherà per le proprie responsabilità. Il tempo è galantuomo.

Ufficio Stampa Unicusano”.