Un incontro pubblico, politico e istituzionale, per inquadrare “la chimica a Terni, strategica per l’industria europea“. In piazzale Donegani, proprio davanti alla portineria della ex Polymer, il sindaco e segretario nazionale di Alternativa popolare Stefano Bandecchi, il suo vice e candidato governatore dell’Umbria, Riccardo Corridore, incontreranno i lavoratori del polo ternano. L’appuntamento è per venerdì pomeriggio alle 17. Un’iniziativa, costruita dall’assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni, Sergio Cardinali, per anni leader sindacale della CGIL chimici, che avrà la funzione di tornare a parlare di lavoro e prospettive in un settore che ha vissuto l’impatto della crisi negli ultimi anni.
Ma la chimica resta anche uno dei comparti strategici del sistema produttivo ternano. E lo è ancora di piùà se lo si inquadra in un’ottica continentale, con le proprietà degli stabilimenti parcellizzate tra tante multinazionali. E la concomitanza con le prossime elezioni Europee è l’occasione, per il partito che guida Palazzo Spada, di riprendere il filo – mai interrotto – delle relazioni col mondo industriale e del lavoro.
La chimica a Terni: un settore che occupa oltre mille lavoratori, al centro dell’iniziativa di Ap
La chimica ternana attraversa una fase cruciale della sua resilienza. E proprio di questo vogliono discutere Bandecchi, Corridore e Cardinali con i lavoratori.
“Ancora una volta l’industria chimica ternana è al centro delle politiche economiche e sociali del territorio – afferma l’assessore allo sviluppo economico del Comune -. La culla della plastica, resa grande dal Premio Nobel Natta, assume un ruolo nodale anche nella transizione industriale del nostro Paese e dell’Europa. Assumendo i connotati di una nuova stagione di crescita in chiave di sostenibilità La propensione alla chimica verde e alle bioplastiche, la circolarità, il riciclo e il recupero, le materie prime seconde, sono tutti temi cari a questo territorio. Anche in periodi in cui rappresentavano una visione verso il futuro“.
Quel futuro oggi si è trasformato in una realtà. Il comparto chimico del territorio dà lavoro a circa mille persone in tante realtà dislocate, principalmente, tra Terni e Narni. Alcune di rilevanti dimensioni e con prodotti ancora mainstream, altre che si stanno affacciando su mercati emergenti.
“Oggi viviamo una nuova realtà rispetto agli anni della chimica pesante – spiega Sergio Cardinali, che ha seguito tutte le vertenze da segretario della Filctem CGIL -. Ad esempio, Novamont opera con una nuova struttura societaria a targa Eni-Versalis. La ripartenza di Visopack, che ha rilevato Treofan è alle porte, non senza difficoltà, ma con progetti innovativi su nuovi materiali. E ancora Beaulieu, dopo il salvataggio dello storico marchio Meraklon, si trova alle prese con la necessità di vincere la concorrenza cinese attraverso nuovi prodotti sostenibili e innovativi“.
Per la chimica ternana torna strategico il tema dei costi dell’energia
Per la chimica a Terni la questione dei costi energetici ritorna cruciale. Come per l’acciaieria di viale Brin, anche le aziende del polo chimico (alle prese con la sfida della competizione internazionale) devono cercare di fare efficienza sui costi.
“Salutiamo con favore il nuovo protagonismo della società Edison – prosegue Cardinali – che sta nuovamente investendo sul territorio (ha acquisito di recente la Energy Solutions di Narni, ndr). Poi c’è il nuovo centro ricerche universitario di Biomat. Bisogna lavorare sugli investimenti promessi dalla Regione dell’Umbria che ancora non vengono messi a terra. E poi c’è da esplorare la sinergia possibile con l’area industriale di Narni, la nuova vita che vogliamo dare all’incubatore di imprese BIC, grazie all’impegno dell’amministrazione Bandecchi“.
Un quadro, insomma, di luci e ombre, ma che offre anche moltissime opportunità affinché il territorio possa tornare ad essere nuovamente protagonista sulla scena europea e regionale.
“Per fare questo abbiamo bisogno di scegliere rappresentanti istituzionali che abbiano a cuore le problematiche di Terni – conclude Cardinali -. E che si battano per la salvaguardia degli interessi nelle sedi istituzionali. Le false promesse non servono più, ci vogliono attori sulla scena politica che siano in grado di dare risposte alle aziende ed alle comunità. Dobbiamo promuovere un lavoro dignitoso e sicuro, in grado di spingere una industria manifatturiera di nuova generazione. E dobbiamo fare in modo che nelle imprese del territorio trovino un ruolo protagonista giovani ternani tecnici specializzati e laureati. Che possano ripercorrere le strade dei Breda e dei Natta. Di questo parleremo venerdì 17 maggio alle 17 coi lavoratori del polo chimico“.