Raffaele Cantone, che sarà ascoltato domani dalla Commissione parlamentare antimafia in relazione al caso dossier, è un magistrato italiano noto per il suo impegno nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Cantone rappresenta una delle figure più emblematiche, rispettate e apprezzate nel panorama giudiziario italiano, oltre a essere autore di libri e docente universitario.

Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Cantone ha intrapreso la carriera nella magistratura nel 1991, motivato da un profondo senso di giustizia e dal desiderio di contribuire attivamente alla lotta contro le illegalità che affliggono il tessuto sociale italiano.

La sua carriera lo ha visto operare come sostituto procuratore a Napoli, dove si è distinto per le sue indagini sulla criminalità economica e, successivamente, nella Direzione distrettuale antimafia, dove ha condotto indagini cruciali contro il clan camorristico dei Casalesi, ottenendo risultati storici per la giustizia italiana.

Lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata

Gli anni cruciali per capire fino in fondo chi è Cantone sono quelli che vanno dal 2014 al 2019, quando il suo nome diventa sinonimo di lotta alla corruzione grazie al ruolo di Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), un incarico che ha ricoperto con dedizione e innovazione.

chi è Cantone
Foto: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Durante il suo mandato, Raffaele Cantone ha introdotto importanti riforme per prevenire e combattere la corruzione all’interno delle pubbliche amministrazioni. È sicuramente da sottolineare, in questo senso, l’istituzione della vigilanza collaborativa nelle procedure di gara: una metodologia che ha ottenuto il riconoscimento internazionale come best practice dall’OCSE.

Un approccio di questo tipo ha permesso di ridurre significativamente i rischi di corruzione, garantendo maggiore trasparenza e integrità nei processi di appalto pubblico. La sua visione e il suo impegno hanno contribuito a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, dimostrando che è possibile combattere efficacemente la corruzione attraverso l’innovazione e la collaborazione.

Raffaele Cantone, dalla scrittura all’insegnamento

Oltre al suo lavoro in magistratura e alla guida dell’ANAC, Raffaele Cantone si distingue anche per il suo contributo come autore e docente. Cantone ha pubblicato numerosi articoli e libri in cui condivide le sue esperienze e riflessioni sulle dinamiche della criminalità organizzata e sulla corruzione. Le sue opere ci aiutano a capire in modo più puntuale chi è Cantone: Solo per giustizia offre uno sguardo intimo sulla sua vita di magistrato di prima linea, mentre La corruzione spuzza analizza gli effetti devastanti della corruzione sulla società italiana.

Infine l’ultimo libro, uscito nel 2023, dal titolo Corruzione. Prevenire e reprimere per una cultura della legalità analizza metodi per contrastare la corruzione, mettendo in evidenza come la creazione di una solida cultura basata sulla legalità – attraverso misure preventive, punitive e formative – possa contribuire significativamente a migliorare l’onestà delle istituzioni e costruire una società equa.

chi è Cantone
Foto: ANSA/GIUSEPPE LAMI

Come se non bastasse, Raffaele Cantone è anche un apprezzato docente universitario e ai suoi studenti di diritto trasmette la sua vasta conoscenza ed esperienza, preparandoli a diventare i futuri difensori della legalità e della giustizia nel nostro paese.

Domani l’audizione di Raffaele Cantone sul caso dossier

In queste ore sono iniziate le audizioni sul caso dossier: a essere ascoltato per primo è stato il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, mentre domani alle ore 10 sarà il turno di Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.

Il caso dossier, lo ricordiamo, tratta l’ipotesi di spionaggio e divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili di personaggi famosi come Cristiano Ronaldo, Francesco Lollobrigida, Guido Crosetto, Marta Fascina e molti altri. L’indagine di Perugia si basa in particolar modo su un presunto accesso non autorizzato del finanziere Pasquale Striano al database delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS) della Procura Nazionale Antimafia.

Questo caso mette in evidenza, quindi, l’importanza di proteggere i dati personali e di combattere le pratiche illecite che, come affermato da Melillo oggi in audizione, minano la fiducia pubblica nelle istituzioni. Raffaele Cantone domani, oltre a essere ascoltato dalla Commissione parlamentare antimafia sarà ricevuto anche al Copasir alle 14.30.