Un omone grande e genuino, proprio come la sua cucina, con una missione chiara: custodire e tramandare la tradizione gastronomica italiana. Giorgio Barchiesi, meglio conosciuto come “Giorgione”, è una figura iconica del panorama culinario nazionale e uno dei volti di punta di Gambero Rosso. La sua capacità di fondere la semplicità autentica della cucina rurale con una personalità calorosa e travolgente lo ha reso un simbolo di passione per il buon cibo e per la convivialità, valori che emergono con forza nei suoi piatti e nel suo modo di vivere.
Dalla gestione del rinomato ristorante a Montefalco e della sua accogliente country house a Villa Selva, nel cuore della campagna umbra, fino alle sue apprezzate apparizioni televisive, Giorgione ha trasformato il suo amore per la cucina in una filosofia di vita, in grado di raccontare storie attraverso i sapori. In questo articolo, vi accompagneremo in un viaggio alla scoperta di un personaggio unico, della sua storia personale e professionale, e del profondo legame con la tradizione e il territorio. Una storia di gusto, cultura e amore per le cose buone, che vede protagonista assoluto uno degli osti più amati e autentici d’Italia.
Un viaggio tra vita privata e carriera: alla scoperta del percorso gastronomico di Giorgione
Nato a Roma, Giorgio Barchiesi intraprende un percorso di vita e carriera che lo conduce dalle radici urbane alla tranquillità rurale dell’Umbria. Dopo essersi diplomato come perito agrario, lascia la capitale a soli diciannove anni per iscriversi alla facoltà di veterinaria dell’Università di Perugia. Sebbene non completi gli studi, il trasferimento segna una svolta fondamentale nella sua vita: decide di stabilirsi definitivamente in Umbria, dove trova ispirazione nel legame con la terra e le sue tradizioni. Qui inizia la sua esperienza lavorativa nell’azienda di un amico, dedicandosi alla produzione di olio d’oliva, un’attività che lo introduce al mondo dei sapori autentici e della valorizzazione del territorio.
Nel 2006, insieme alla moglie, Giorgione realizza un sogno aprendo il ristorante Alla Via di Mezzo a Montefalco. Questo locale diventa il fulcro della sua filosofia gastronomica, fondata sull’impiego di ingredienti a chilometro zero e di produzione propria, celebrando la ricchezza del territorio umbro e la genuinità della cucina tradizionale.
Il successo televisivo con Gambero Rosso
La carriera di Giorgione subisce una svolta nel 2012, quando debutta su Gambero Rosso Channel con la serie Giorgione – Orto e Cucina. Il programma, incentrato sui prodotti stagionali del periodo autunnale, riscuote subito un grande successo grazie alla spontaneità e alla passione che il cuoco trasmette al pubblico. A luglio dello stesso anno, una seconda serie approfondisce le ricette estive, con particolare attenzione a frutta e verdura. Nel 2014, Giorgione amplia i suoi orizzonti con Giorgione – Porto e Cucina, dedicato ai piatti di mare, attingendo al pescato di località costiere a lui care, come Anzio e Trani.
Nel 2016, il cuoco si trasferisce temporaneamente in Val Pusteria per registrare Giorgione – Monti e Cucina, un omaggio alla cucina di montagna che arricchisce il suo repertorio di esperienze gastronomiche. Al termine di questa parentesi, ritorna in Umbria e riprende la conduzione di Orto e Cucina, dedicandosi alla cucina regionale italiana e arricchendo il programma con puntate ambientate in diverse località della Penisola, dove esplora le tradizioni culinarie locali con il suo inconfondibile stile.
Tra cinema e nuovi format
Nel 2020, Giorgione fa il suo debutto sul grande schermo con una partecipazione al film Figli, diretto da Giuseppe Bonito. Nello stesso anno, lancia L’Alfabeto di Giorgione, inizialmente sui social Instagram e Facebook, poi in televisione. Il format, unico nel suo genere, propone ricette basate su un unico ingrediente seguendo l’ordine alfabetico, combinando creatività e semplicità in un’esperienza interattiva e originale. Nel 2021 torna su Gambero Rosso Channel con Giorgione – A Grande Richiesta, proseguendo il suo racconto gastronomico con lo stesso entusiasmo e autenticità di sempre.
Nuove avventure e sfide
Nel 2022, Giorgione svela un lato più personale con Essere Giorgione, un programma che racconta la sua quotidianità accanto alla famiglia, rivelando la profondità delle sue radici e il valore dell’intimità. Parallelamente, conduce Giorgione in Monferrato, dedicato ai sapori piemontesi, e inaugura il format Giorgione a Casa Tua. In quest’ultimo progetto, Giorgione si reca nelle case dei suoi fan, condividendo la cucina e la passione per il buon cibo in un clima di calda convivialità.
Tra le tante tappe, spicca quella nella cucina dello chef Peppe Guida, che rappresenta l’essenza della sua filosofia: il cibo come strumento per creare legami, raccontare storie e celebrare la vita.
Giorgione oggi: tradizione, famiglia e passione per la cucina
Oggi Giorgione, rimane una delle figure più amate e iconiche del panorama gastronomico italiano, oltre ad una delle maggiori figure di spicco Gambero Rosso, dove continua a raccontare e celebrare la cucina di qualità con il suo stile unico. A Montefalco, dirige con la moglie Marianna il ristorante Alla Via di Mezzo, un luogo che incarna la sua filosofia di cucina autentica e radicata nel territorio, basata su ingredienti genuini e stagionali. Parallelamente, insieme ai figli Giuseppe, Maria e Michele, gestisce Villa Selva Country House, una raffinata e accogliente struttura immersa nella quiete dell’Umbria, dove tradizione, accoglienza e semplicità si fondono per offrire un’esperienza indimenticabile.
Giorgione non è solo un cuoco, ma un narratore del cibo, capace di trasmettere, attraverso i suoi piatti e le sue storie, un profondo rispetto per le radici culturali e la bellezza della convivialità. Il suo stile inconfondibile, fatto di spontaneità, schiettezza e una sincera passione per le cose semplici e vere, lo ha reso un simbolo di autenticità e un punto di riferimento per chi cerca nel cibo un legame emotivo e culturale.
La sua storia continua a intrecciare innovazione e tradizione, dimostrando che il cibo è molto più di nutrimento: è un linguaggio universale capace di unire le persone, raccontare territori e custodire memorie. Giorgione, con il suo esempio, ispira non solo chi ama cucinare, ma chiunque riconosca nella gastronomia un valore sociale e culturale.