La Polizia ha smantellato una chat su Telegram utilizzata per avvertire i membri dei controlli stradali delle forze dell’ordine nella città di Terni. In particolare al suo interno si segnalavano posti di blocco nelle varie zone della città, specialmente negli orari serali del fine settimana, quelli più a “rischio”. La chat in questione era accessibile solo tramite invito e aveva raggiunto oltre 3.700 iscritti, con una grande crescita a partire dai mesi della pandemia da Covid-19.

La Digos di Terni chiude la chat segreta sui controlli di polizia in città

Secondo le indagini condotte dalla Digos di Terni, i partecipanti alla chat segnalavano quotidianamente i vari posti di controllo istituiti da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza di Terni. Questo comportamento, come evidenziato in un comunicato diffuso dalla Questura, ha rappresentato un significativo ostacolo al lavoro delle forze dell’ordine. Pregiudicando, in sostanza, il loro ruolo di garantire sicurezza e rispetto delle norme.

Da diverso tempo è attiva una chat creata su una nota applicazione di messaggistica istantanea“, si legge nel comunicato. “Con lo scopo di avvertire i propri membri su controlli delle forze dell’ordine nella città di Terni. Con l’evidente intento di non incappare nelle pattuglie, soprattutto nel fine settimana, quando è maggiore il pericolo di mettersi alla guida con il rischio di aver bevuto oltre il consentito“. “La chat a cui si può accedere solo per invito” – sottolinea la Questura di Terni – “ha raggiunto gli oltre 3.700 inscritti. Con una crescita esponenziale iniziata a partire dai mesi della pandemia“.

Il gruppo è finito dunque sotto la lente di ingrandimento della Digos. Quest’ultima ha prontamente informato la Procura della Repubblica, avviando ulteriori approfondimenti sulla posizione dei singoli partecipanti. L’indagine mira a chiarire il ruolo di ciascun membro e a valutare eventuali responsabilità penali. Il motivo è semplice. “La partecipazione in chat di tante persone che, quotidianamente e puntualmente, segnalano i vari controlli in strada di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Terni, ha di fatto ostacolato il regolare servizio che giornalmente le forze dell’ordine svolgono per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza di tutti i cittadini“.

Il primo passo è stato quindi quello di chiudere la chat segreta su Telegram. “Troncando una pratica che, al di là degli aspetti giudiziari, lascia poco margine al senso civico“, conclude la nota. Ma le forze dell’ordine continuano a monitorare attentamente la situazione per identificare altri fenomeni simili che potrebbero compromettere la sicurezza pubblica.

Intensificati i controlli stradali a Terni nelle ultime settimane

La scoperta della chat segreta arriva in un momento in cui i controlli lungo le strade della città si sono intensificati. La Polizia di Terni ha infatti aumentato esponenzialmente i controlli stradali per contrastare la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, fattori che rappresentano una delle principali cause di incidenti stradali in Italia.

Gli agenti della Sezione Polizia Stradale di Terni, in collaborazione con l’Ufficio Sanitario Mobile della Questura, hanno condotto nelle ultime settimane una serie di controlli su vasta scala nel territorio cittadino. Durante queste operazioni, oltre 30 persone sono state sottoposte a test per verificare il loro stato di sobrietà. Dai controlli effettuati, 7 persone sono risultate positive all’alcoltest, subendo immediatamente la sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza. Per 3 di loro, il tasso alcolemico ha superato il limite legale di 0,80 g/l, portando al deferimento all’Autorità Giudiziaria, come previsto dal Codice della Strada. Inoltre, una persona è stata trovata positiva al drug test. Con conseguente sanzione per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e deferimento alla Procura della Repubblica locale.

La Polizia di Stato ricorda le gravi conseguenze previste dal Codice della Strada per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe. Le sanzioni possono essere sia amministrative che penali e, in casi di tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, è prevista anche la confisca del veicolo se il conducente è il proprietario.