28 Apr, 2025 - 20:00

Cgil, Cisl e Uil: svelato il luogo per le celebrazioni del 1° maggio

Cgil, Cisl e Uil: svelato il luogo per le celebrazioni del 1° maggio

Una Festa dei Lavoratori che vuole andare oltre la celebrazione tradizionale, trasformandosi in un gesto di riappropriazione sociale e di rilancio urbano. Il Primo Maggio 2025, a Perugia, la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil si svolgerà in uno dei luoghi più discussi e delicati della città: piazza del Bacio.

Piazza del Bacio: da periferia difficile a simbolo di rinascita

Negli ultimi anni, piazza del Bacio è stata spesso al centro delle cronache locali, simbolo delle difficoltà di alcuni quartieri periferici di Perugia. Progettata con grandi ambizioni urbanistiche, la piazza ha visto affacciarsi problematiche sociali, degrado e marginalità, diventando un’area emblematica delle sfide urbane della città. La scelta di organizzare proprio qui la Festa dei Lavoratori assume quindi un significato profondo, quasi provocatorio, ma soprattutto costruttivo.

"Abbiamo scelto piazza del Bacio poiché le cronache degli ultimi anni ci raccontano un quartiere estremamente complicato della città, in cui sono presenti tante criticità. Non abbiamo certo la pretesa di risolvere con una festa i problemi di quest'area, ma vogliamo mandare un messaggio e un segnale forti. Le problematiche sociali dei quartieri si risolvono soltanto con un lavoro costante e quotidiano e noi vogliamo richiamare le istituzioni, le associazioni, i cittadini a rioccupare e vivere tutto l'anno questi spazi complicati della città così da recuperarli", hanno spiegato Riccardo Giulivi, responsabile organizzativo della Cgil Perugia, e Valerio Natili, responsabile comprensoriale di Perugia della Cisl.


"Ringrazio i sindacati - ha sottolineato invece l'assessore comunale di Perugia, Fabrizio Croce - che hanno accettato, insieme a noi, di scommettere su questo luogo. Una piazza pensata per i cittadini e che vorremo che alla fine dell'estate possa tornare a essere la nuova piazza di Perugia", ha aggiunto, sottolineando la volontà dell'amministrazione di investire sul recupero reale di questi spazi.

Festa, ma anche lotta e rivendicazione

Non sarà un Primo Maggio di sola festa, come hanno voluto precisare con forza gli organizzatori. "Non sarà solo un giorno di festa - hanno concluso Giulivi e Natili -, ma come sempre anche di lotta e rivendicazione. Quest'anno rimettiamo al centro le tematiche della salute e sicurezza sul posto di lavoro, poiché è una vergogna nazionale che ogni giorno in Italia muoiano in media tre persone sul posto di lavoro. Ma parleremo anche di giusto salario e lotta al precariato. Nel nostro Paese si è poveri anche lavorando e questo è inaccettabile. Rimettiamo al centro il tema della redistribuzione della ricchezza e la necessità di lavoro stabile, duraturo e di qualità, per i giovani e per tutti".

Le parole dei sindacalisti delineano una linea chiara: il Primo Maggio a Perugia sarà occasione per rinnovare l’impegno sui temi storici del lavoro, accentuando il richiamo alla dignità, alla sicurezza e alla giustizia sociale in un contesto nazionale che, ancora oggi, vede troppi lavoratori vittime di incidenti o costretti a sopravvivere con salari insufficienti.

La storia del Primo Maggio in Italia

La celebrazione del Primo Maggio ha radici profonde nella storia del movimento operaio. In Italia, il primo impulso si ebbe nel 1888, quando la notizia dell'esecuzione degli anarchici di Chicago scatenò un'ondata di indignazione popolare. A Livorno, in particolare, la protesta fu immediata: il popolo si rivoltò contro le navi americane ancorate nel porto e contro la questura cittadina.

Negli anni successivi, la festa prese forma come simbolo di rivendicazione dei diritti dei lavoratori. Il 1919 segnò una tappa fondamentale: la FIOM riuscì a firmare con la Confederazione degli industriali un accordo che introduceva la riduzione dell'orario di lavoro a otto ore giornaliere e 48 settimanali, oltre a importanti conquiste come il riconoscimento delle commissioni interne.

L'adesione formale dell'Italia alla celebrazione del Primo Maggio avvenne, però, solo due anni dopo il congresso della Seconda Internazionale a Parigi nel 1889. Le prime manifestazioni ufficiali documentate si svolsero a Torino, tra il 30 aprile e il primo maggio 1890. La rivista La Rivendicazione descriveva così l’atmosfera di quei giorni: "Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d'ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento".

Anche il cinema documentò questi momenti: nel 1913, Cataldo Balducci filmò la "Grandiosa manifestazione per il primo maggio" ad Andria, immortalando cortei popolari, bandiere e bande musicali che attraversavano le vie affollate della città.

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Lorenzo Farneti
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