Giornate decisive per il destino del Perugia, Claudio Sciurpa sembra essere sempre più intenzionato a rilevare il club guidato da Massimiliano Santopadre. I due si erano già incontrati prima dei play off, dandosi appuntamento al termine di quest’ultimi. Il primo passo fondamentale per la stabilizzazione del Perugia è stato la ristrutturazione del debito, le firme sono arrivate oggi, adesso bisognerà capire se il patron del Grifo sia realmente intenzionato a vendere il club.
Perugia, Claudio Sciurpa: “Il futuro non lo conosco, siamo in una fase difficile da prevedere. Certezze non ce ne sono”
La firma sulla ristrutturazione del debito è stata vista come un passo positivo sia per la gestione attuale sia per le prospettive future del club. In un’intervista alla trasmissione “Oggi parliamo di Sport” su Rai3, Claudio Sciurpa ha sottolineato come questo accordo possa influenzare le trattative di cessione. La riduzione del debito e la conseguente stabilizzazione economica possono infatti rendere il Perugia un’opzione più attraente per gli investitori, migliorando le possibilità di un cambio di proprietà.
Claudio Sciurpa ha espresso apertamente il suo interesse per l’acquisto del Perugia, rivelando di essere in attesa di un contatto dal presidente Santopadre per discutere ulteriormente la possibilità di acquisizione:
“Con Santopadre eravamo rimasti di riparlare dopo i playoff. Ora siamo qui a valutare se può esserci o meno questa disponibilità. C’è questa situazione di stralcio molto importante con l’Agenzia delle Entrate, siamo in attesa. Sto aspettano che il presidente mi contatti, se lui vuole siamo qui pronti“.
Sciurpa ha evidenziato che, nonostante l’accordo con l’Agenzia delle Entrate renda il club più interessante, la reale volontà di cessione da parte di Santopadre resta incerta: “Difficile da capire, solo il tempo ce lo dirà. Ovvio che anche l’iscrizione è fondamentale, ormai è questione di giorni. Cosa penso? Non so, non penso ci sia grande volontà al momento. L’accordo con l’Agenzia delle Entrate rende più appetibile il club ma anche una sua eventuale permanenza.
Ho sempre difeso Santopadre che porta avanti la società da 12-13 anni, ma il futuro non lo conosco, siamo in una fase difficile da prevedere. Certezze non ce ne sono. Non posso fare i conti in tasca agli altri, non so, aspetto. Capisco i tifosi, lo sono da sempre, uno dei primi, mi rendo conto che ci vorrebbe un salto di qualità per ridare al Grifo il palcoscenico che merita la piazza”.
I piani per il nuovo Grifo
Sciurpa ha sottolineato la necessità di un “check up generale” del club qualora la cessione dovesse andare in porto. Questo approccio, che prevede un reset completo per valutare cosa funziona e cosa no, è tipico nelle operazioni di acquisizione di aziende: “Faremmo un check up generale di tutto e rivedremmo tutta la situazione, un reset per capire cosa va e cambiare cosa non va, come in tutte le aziende. Se abbiamo parlato di cifre per la cessione? Non siamo scesi nella cifra specifica ma abbiamo capito la situazione e siamo tuttora disponibili a valutare quelle cifre. Aspetteremo altri 3-4 giorni per capire se ci sono la volontà o l’interesse, perché gli affari si fanno in due. E’ una fase di stand-by che faccio fatica a comprendere. Se riteniamo di avere la sostenibilità per chiudere la trattativa? Assolutamente si”.
Se la cessione dovesse avvenire, il nuovo proprietario avrà il compito di riposizionare il Perugia non solo dal punto di vista finanziario, ma anche sportivo. Sciurpa ha menzionato la necessità di un salto di qualità per ridare al Grifo il palcoscenico che merita. Questo implica investimenti in infrastrutture, squadre giovanili e strategie di marketing per aumentare la visibilità e l’appeal del club. Solo attraverso un approccio integrato sarà possibile riportare il Grifo ai livelli che merita, assicurando sostenibilità e successo a lungo termine.