Alla fine di ottobre era caduto un grande masso sulla “lunga” di Cesi. Una frana che fortunatamente non aveva causato feriti né coinvolto mezzi ma che, inevitabilmente, aveva determinato la chiusura di una delle due vie di collegamento con il borgo ternano, alle pendici di Sant’Erasmo. Ieri mattina l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni, Giovanni Maggi ha reso note le modalità di ripristino e le tempistiche che porteranno alla riapertura della strada che dovrebbe avvenire entro quattro mesi.
A primavera la riapertura della strada per Cesi interessata dalla caduta del masso
A sollevare la questione in merito alla riapertura della “lunga” sono stati ieri i consiglieri Marco Cecconi (Fdi) e Francesco Ferranti (Fi) durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. L’assessore Maggi ha fatto così il punto della situazione.
La strada era stata chiusa al transito veicolare immediatamente dopo l’accaduto che, come avevamo riportato, non è purtroppo il primo in quella stessa zona. Via della Lince, lungo la Strada provinciale 22, era già stata interdetta al transito per sette mesi tra 2022 e 2023 quando un altro masso aveva sfondato il tetto di un’abitazione a seguito di un violento temporale. Anche in quel caso, era andata bene, anzi benissimo, non essendovi nessuno all’interno della casa.
In questi giorni, sulla parete rocciosa da cui si è staccato il masso ad ottobre, elicotteri e mezzi pesanti stanno operando per la messa in sicurezza. Di concerto con la Provincia, è il Comune di Terni che si sta occupando delle necessarie operazioni. La buona notizia è che i fondi ci sono, poiché l’Ente dispone di un finanziamento di 400mila euro stanziati per interventi in via della Lince.
“Si è pertanto avviata la progettazione – specificano dal Comune – che deve tenere conto dei tanti vincoli paesaggistici e dei rischi geologici che caratterizzano la zona. Espletate le fasi di progettazione anche attivando la conferenza dei servizi si conta di poter riaprire al traffico la strada entro quattro mesi“. Nella primavera del prossimo anno la strada “lunga” per Cesi tornerà quindi ad essere percorribile.
Chiusa la “lunga”, rimane solamente la “corta”
Maggi si è soffermato anche sulla non facile situazione che si è venuta a creare sul fronte della viabilità. È evidente che il traffico stia risentendo della chiusura della “lunga” con la “corta” che risulta congestionata. “Consapevoli – prosegue la nota dell’amministrazione – del fatto che la viabilità al momento grava totalmente sulla cosiddetta corta di Cesi è stato avviato un monitoraggio apposito per rilevare le criticità di questo tratto di strada e migliorarne così la percorribilità“.
L’agognata riapertura della strada “lunga” per Cesi arriverà quindi fra quattro mesi. Purtroppo, nonostante negli anni si sia intervenuti più volte sul costone roccioso che sovrasta via della Lince, la caduta dei massi è tornata a verificarsi.
Cosa è accaduto alla fine di ottobre
La mattina dello scorso 31 ottobre, intorno alle 10, un grande masso è precipitato sulla “lunga” per Cesi. Staccatosi dalla parete rocciosa, si era schiantato al suolo, spaccandosi in due e spargendo detriti ovunque. Il caso ha voluto che in quei momenti non transitasse nessuno. Immediatamente si erano portati sul posto i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Terni che avevano avviato la rimozione. Poco dopo era giunta l’ordinanza provinciale che stabiliva la chiusura della strada per il tempo necessario ai lavori di monitoraggio e bonifica.
I cittadini erano e sono comprensibilmente preoccupati. A settembre 2022, come anticipato, un altro masso si era abbattuto su un’abitazione nella stessa via. L’amministrazione ternana, a guida Latini, aveva provveduto ai lavori necessari stanziando circa 140mila euro per “mitigare” la situazione. Eppure, a ottobre di quest’anno, è arrivata la nuova frana.