08 Jun, 2025 - 07:55

Acqua per il Trasimeno, il centrodestra rivendica la paternità dell’accordo: “Risultato nostro, la sinistra si appropria del merito”

Acqua per il Trasimeno, il centrodestra rivendica la paternità dell’accordo: “Risultato nostro, la sinistra si appropria del merito”

Il giorno dopo la firma di un accordo atteso da oltre vent’anni, quello tra Umbria e Toscana per portare l’acqua della diga di Montedoglio al Lago Trasimeno, si accende il fronte politico. Il centrodestra rivendica con forza la paternità del risultato, puntando il dito contro la Giunta regionale guidata da StefaniaProietti, accusata di aver omesso ogni riferimento al lavoro svolto dalla precedente amministrazione Tesei. Al centro delle critiche non solo l’assessore all’Ambiente Meloni, che ha annunciato l’intesa con toni entusiastici, ma l’intero esecutivo regionale, reo – secondo le opposizioni – di “appropriazione indebita” di meriti altrui e di voler riscrivere la genesi tecnica e politica di un’operazione resa possibile da un percorso già avviato nella scorsa legislatura e sostenuto dal Governo nazionale.

Centrodestra all’attacco: "Ennesimo tentativo di appropriazione indebita"

“È l’ennesimo tentativo di appropriazione indebita del merito da parte dell’attuale Giunta di centrosinistra – affermano i consiglieri regionali di centrodestra –. La crisi idrica del Trasimeno è stata affrontata con determinazione e metodo dalla Giunta Tesei, che nel luglio 2024 ha formalmente richiesto al Governo nazionale la nomina di un commissario straordinario per la gestione dell’emergenza”.

La nomina del commissario Nicola Dell’Acqua, arrivata il 1° ottobre 2024 per decisione del Ministro Matteo Salvini, ha rappresentato, secondo il centrodestra, un punto di svolta nell’attivazione operativa del progetto. “Nel frattempo – si legge ancora nella nota – sono stati condotti studi scientifici di compatibilità idrochimica tra le acque di Montedoglio e quelle del Trasimeno, affidati al Dipartimento di Chimica dell’Università di Perugia, che hanno confermato la fattibilità tecnica del trasferimento idrico”.

“Si tratta – concludono gli esponenti dell’opposizione – di un lavoro iniziato anni fa e reso possibile dalla visione della Giunta Tesei. È inaccettabile che oggi la Regione firmi l’accordo senza neppure citare chi ha costruito le basi di questo risultato”.

Squarta: “Un sogno che si realizza per il Trasimeno”

Entusiasta il commento dell’europarlamentare umbro di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, che definisce la firma “una giornata storica per il nostro lago”.
“Il Trasimeno – dichiara – torna finalmente a vivere. Questo accordo è il frutto di un lavoro lungo e complesso iniziato nella scorsa legislatura, quando chiedemmo al Governo l’attivazione di un commissario straordinario per affrontare l’emergenza. Il Governo Meloni ha sostenuto ogni fase del progetto, stanziando risorse, nominando Dell’Acqua e coordinando l’intero iter istituzionale”.

Squarta evidenzia anche gli interventi futuri previsti nel piano di riqualificazione ambientale: “L’arrivo dell’acqua da Montedoglio è solo il primo passo. Il progetto prevede anche la bonifica delle aree agricole, la sistemazione del bacino scolante e i dragaggi, finanziati da anni ma mai realizzati dall’Unione dei Comuni del Trasimeno. Ora possiamo davvero guardare con fiducia al futuro”.

Moio: “Ora si passi ai fatti. Servono i dragaggi”

Alessandro Moio, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, sottolinea con decisione il ruolo del Governo nazionale nel raggiungimento dell’intesa: “Dopo anni di immobilismo, si compie finalmente un atto decisivo. Il merito va al Governo Meloni e al commissario Dell’Acqua, che ha guidato con competenza l’iter fino alla firma dell’accordo”.

Ma Moio avverte: “Ora è fondamentale passare rapidamente alla fase operativa. L’acqua da Montedoglio arriverà, ma serve un intervento strutturale: i dragaggi promessi devono essere realizzati senza ulteriori ritardi. Solo così il Trasimeno potrà tornare davvero a respirare.

Il commissario Dell’Acqua, da parte sua, ha garantito tempi rapidi: “I lavori partiranno entro poche settimane e saranno svolti con procedure di urgenza, secondo quanto previsto dalla normativa emergenziale”.

Il Lago Trasimeno, dopo anni di attese, può quindi contare su un intervento concreto e pianificato. Resta acceso il confronto politico, ma il beneficio ambientale e strategico dell’accordo appare oggi un punto fermo condiviso.

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Federico Zacaglioni
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