Il prestigio del Centro per le Pari Opportunità (CPO) della Regione Umbria varca i confini regionali, attirando l’attenzione di altre realtà italiane. Nei giorni del 9 e 10 luglio, la presidente del CPO umbro Caterina Grechi è stata invitata a presentare l’esperienza umbra nel nord Italia. Rispettivamente dal “Consiglio per le Pari Opportunità” della Regione Lombardia e dalla “Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra donne e uomo” del Piemonte.

Centro Pari Opportunità dell’Umbria: un modello di successo

Durante entrambe le audizioni, Caterina Grechi ha offerto una panoramica approfondita sulle attività svolte dal CPO dell’Umbria. Relazionando in modo dettagliato il ruolo fondamentale che questo ente svolge sia a livello istituzionale sia nell’erogazione di servizi al pubblico. “Il Centro Pari Opportunità rappresenta, fin dalla sua istituzione, un modello di organismo di parità unico in Italia. Con una identità specifica che ha saputo tenere insieme il profilo istituzionale e l’erogazione dei servizi al pubblico”. Queste le parole della presidente, che sottolinea come il Centro Pari Opportunità dell’Umbria sia riuscito a creare un equilibrio perfetto tra l’importanza dell’istituzione e la necessità di offrire servizi concreti e utili alla comunità.

La visita in Lombardia e Piemonte non è stata però solo un’opportunità per illustrare le attività del CPO umbro, ma anche un momento di confronto e condivisione di buone pratiche. “È con la forza di questa consapevolezza che condividiamo l’esperienza e le buone prassi del CPO anche fuori dai confini regionali“, ha aggiunto Grechi. L’Umbria, attraverso il suo CPO, si pone quindi come un esempio virtuoso che altre regioni stanno considerando come fonte di ispirazione per migliorare le proprie politiche in tema di pari opportunità.

Dialogo e collaborazione interregionali: il futuro delle pari opportunità

Queste audizioni rappresentano un passo importante verso una collaborazione interregionale più stretta, mirata alla condivisione di strategie efficaci per la promozione della parità di genere. La presenza della Presidente Caterina Grechi in queste regioni evidenzia l’importanza del lavoro svolto dal Centro Pari Opportunità dell’Umbria e apre la strada a future collaborazioni e scambi di esperienze. L’obiettivo è creare una rete nazionale che possa sostenere e potenziare le politiche di pari opportunità su tutto il territorio italiano.

Questo momento di condivisione rappresenta pertanto non solo un onore per l’Umbria, ma anche un’opportunità per rafforzare le politiche di pari opportunità in tutta Italia, promuovendo un cambiamento positivo e duraturo.

L’ultima iniziativa del CPO dell’Umbria: l’empowerment femminile nei borghi

Con grande entusiasmo si è concluso qualche settimana fa ad Arrone il progetto “Il Borgo è Donna”, un’iniziativa promossa dal Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria. In collaborazione con l’associazione I Borghi più Belli d’Italia in Umbria e AboutUmbria, la rassegna ha illuminato il ruolo essenziale delle donne nella preservazione delle tradizioni e degli antichi mestieri che caratterizzano i borghi umbri.

Avviato a marzo 2024, “Il Borgo è Donna” ha attirato un pubblico vasto e appassionato. Molte persone hanno partecipato alle conferenze e agli incontri, dimostrando con la loro presenza quanto sia fondamentale il contributo delle donne nel mantenere vive le tradizioni locali e nel promuovere la bellezza dei borghi umbri. Attraverso una serie di conferenze in cinque borghi selezionati per la loro posizione e caratteristiche uniche, si è discusso delle opportunità e dei sostegni concreti per le donne che decidono di restare e lavorare nelle loro comunità.

Ogni incontro ha affrontato temi specifici legati al ruolo delle donne nei borghi umbri. Il 25 marzo a Lugnano in Teverina si è discusso di cultura, mettendo in evidenza il valore, la bellezza e le pari opportunità della donna nei piccoli centri urbani. Il 26 aprile a Bettona l’attenzione si è concentrata sul ruolo centrale della donna nell’arte. A Trevi il 25 maggio si è parlato dell’accoglienza e di come le donne siano protagoniste in questo ambito. A Paciano il 15 giugno il focus è stato sulla sostenibilità, con le donne come agenti del cambiamento. Infine, il 23 giugno ad Arrone si è esplorato il tema dei saperi e sapori, dove le donne sono custodi di conoscenze e tradizioni.

Questi incontri hanno messo in luce l’importanza delle donne nel tessuto sociale e culturale dei borghi umbri. Evidenziando il loro contributo alla sostenibilità e allo sviluppo locale.