La sede del Centro Antiviolenza di Gubbio “Edes Panfili”, gestito dall’Associazione Libera…Mente Donna, è stata aperta presso gli uffici comunali di via Cavour, con la partecipazione dell’Amministrazione comunale, della famiglia Tomassoni, di Manuela Marchi presidente dell’Università dei Sarti e delle rappresentanti della Commissione pari opportunità di Gubbio. Simona Minelli ha fortemente promosso il centro contro la violenza di Gubbio per realizzare un punto chiave del suo mandato amministrativo. È dedicato alla memoria di Maria Eda Panfili, una donna con forti valori morali che ha dedicato la sua vita all’impegno politico e sociale. L’ex sindaco di Gubbio Sanio Panfili ha ricordato Edes Panfili, consigliera comunale tra il 1954 e il 1993, come colei che ha contribuito all’elevazione culturale delle donne di Gubbio.

Omaggio a Marzia Nicchi, mancata prematuramente nel 2022

Il Centro antiviolenza di Gubbio fornisce assistenza alle donne che subiscono violenza nei territori di Gubbio e Gualdo. Nell’apertura del CAV di Gubbio hanno fatto un omaggio a Marzia Nicchi, morta prematuramente il 9 luglio 2022 per un malore improvviso, che ha donato i suoi organi come aveva già deciso in vita. Il medico dell’ospedale di Perugia, che eseguì l’espianto degli organi, disse alla famiglia Tomassoni che molte persone sono vive grazie a Marzia.

Durante l’emergenza sanitaria del 2020-2021, la signora Marzia e la sua amica di una vita Rosanna Nardelli avevano cominciato a creare coperte artigianali cucendo quadretti di lana 50 x 50 cm, con l’intento di finanziare i centri antiviolenza in Toscana attraverso la vendita delle stesse.

Dopo la morte prematura di Marzia Nicchi, la signora Rossana Nardelli ha portato avanti il progetto “Le coperte di Marzia” il cui ricavato ha finanziato il centro antiviolenza di Gubbio, punto di riferimento fondamentale anche per tutta la fascia appenninica.

Nel giorno stesso della sua inaugurazione, i proventi della vendita delle coperte di Marzia, in tutto 1820 euro, raccolti dall’Università dei Sarti a favore dell’associazione Liberamente Donna serviranno a sostenere le donne, che denunciano maltrattamenti, e i loro bambini, dal momento che molte di loro, a volte sono assolutamente prive di risorse economiche.

“Le coperte di Marzia” a sostegno dei centri antiviolenza

L’iniziativa “Le coperte di Marzia” è sostenuta dalla famiglia Tommaso Nicchi, dalla signora Rossana Nardelli di Ro.Si. tessuti, da Giuliana Baldinucci, di Lilly Mirabassi, Manuela Marchi e Lucia d’Acri.

Hanno realizzato i quadretti tante donne di Gubbio, Gualdo Tadino e Perugia, il centro antiviolenza di Foligno, la Pro Loco di Costacciaro e Sigillo, unitamente a tanti privati cittadini che non essendo abili a cucire hanno lasciato “gomitoli sospesi” in segno di solidarietà e di sostegno nei confronti dell’iniziativa.

L’associazione “Libera…Mente Donna” nasce a Terni nel 2003 e si costituisce come Associazione di Promozione Sociale nel 2008. La creazione dell’Associazione è, al contempo, punto di arrivo e di partenza di un progetto nato già nel 1998, dall’incontro un gruppo di donne che avvia una riflessione comune sull’identità femminile e sul ruolo sociale della donna, ispirandosi al pensiero della differenza di genere e ponendosi come luogo di elaborazione culturale per la sua valorizzazione, il suo riconoscimento e la sua diffusione.

Nel corso del tempo l’Associazione si impegna, in particolare, sul versante della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere, dell’eliminazione gli stereotipi legati al ruolo della donna nella società e promuove il diritto di donne e minori a una vita senza violenza. L’Associazione Libera…Mente Donna svolge da molti anni, con contributi pubblici, privati e con molto volontariato, varie iniziative di contrasto alla violenza sulle donne come attività formative, di sensibilizzazione e di progettazione nazionale ed europea; collabora con soggetti pubblici e privati in molti servizi ed iniziative sulle tematiche di genere. Inoltre è parte integrante del Sistema Regionale dei servizi di contrasto alla violenza di genere.