In Umbria mangiare bene è un dovere più che un piacere. Dopo grandi passeggiate o al termine di una giornata tra la natura o all’interno di borghi spettacolari, fermarsi a desinare è un imperativo. Scegliere, però, dove fermarsi a cena può essere complicato, per l’ampia varietà di scelta, vista l’enorme offerta enogastronomica. Continua, quindi, il nostro storytelling sui luoghi dove poter mangiare. Ecco, che in quest’articolo verranno proposte 5 mete per una cena imperdibile in Umbria.

Trattoria Lea –  Città di Castello (PG)

Nel centro storico di Città di Castello, in provincia di Perugia, sorge una vera e propria istituzione: la Trattoria Lea. Il nome deriva dalla fondatrice nei primi del ‘900, con la generazione dei nipoti Cristiano e Marco che hanno dato una seconda vita al locale che si presenta accogliente e curato, oltre che con piatti che omaggiano la tradizione locale.

Marco ai primi e Cristiano ai secondi, propongono un menù vasto tra tagliatelle, gnocchetti, agnolotti e cappelletti fatti in casa. La coratella di agnello è senza dubbio da assaggiare, oltre che altri tipi di carne come coniglio, piccione o tagliata di chianina della Valtiberina. Piatti della tradizione e selezione di vini umbri e toscani, in abbinamento alle pietanze, da non perdere.

Ristorante il Cavaliere – Foligno

L’offerta, invece, per quanto riguarda Foligno porta dritti al ristorante “Il Cavaliere“. Si tratta di un locale storico, essendo nel cosiddetto centro del mondo, fondato nel 1996 dalla famiglia Martellini che tiene in particolar modo alla cura dell’ambiente e alla cortesia nel servizio.

I piatti, ovviamente, parlano di storia e di tradizione, con un occhio alla rielaborazione che non fa mai male. Sfruttando materie prime di alta qualità, il menù, per chi vuole godere di una cena in Umbria da palati fini, parla di tagliere di salumi tipici con pasta di pane fritta, strangozzi, frascarelli alla spoletina, costata di agnello ma soprattutto di una tagliata al gorgonzola “imperdibile”.

Trattoria degli umbri – Assisi (PG)

Assisi è terra di fede ma anche di buon cibo. Basta girare per le vie del centro per non rimanere delusi. I tanti devoti francescani e i tantissimi turisti cercano anche ristoro e allora per la cena la proposta è la Trattoria degli umbri. La proposta è invitante nella Piazza del Comune e il prezzo è contenuto, proprio essendo in un meta turistica e in un luogo così centrale.

Piatti tipici della cucina regionale umbra, sempre con un occhio rivolto alla qualità, la fanno da padrone in questo locale piccolino, perfetto anche per una cena più intima. Tagliolini al tartufo, arrosto di vitello al Rosso di Assisi oppure agnello scottadito con patate arrosto sono alcuni delle proposte culinarie che rendono questa trattoria un locale da provare nella terra di San Francesco.

La Cantina di Spello – Spello (PG)

In uno dei borghi più belli d’Italia, ossia Spello in provincia di Perugia, per una serata calda e accogliente una soluzione c’è. La Cantina di Spello, tra volte di pietra, luci soffuse e candele di pura cera d’api è la location ideale per una cena in Umbria.

Se il luogo è affascinante, anche la proposta dei piatti non è da meno: Strangozzi, gnocchi e zuppa di legumi sono tra i primi più gettonati, mentre frittata di uova al tartufo o cinghiale in tegame sono tra i secondi in carta che più possono far esaltare il palato. La carta dei vini, infine, essendo una cantina, copre una cinquantina di etichette per tutti i buongustai.

Il Duca di Orvieto – Orvieto (TR)

Per chiudere questa lista di location imperdibili per una cena in Umbria, la mente va in provincia di Terni, dal Duca di Orvieto, in pieno centro storico. Il locale propone da anni una cucina tradizionale, con il vantaggio di un ottimo rapporto qualità prezzo.

Sul sito ufficiale si parla di unico locale che ripropone una cucina storica con vecchie ricette orvietane scomparse e ricette di inizio ‘500 legate ad una storia di Orvieto. Le minestre di farro, coniglio o maiale cotte in umido o allo spiedo vengono sponsorizzate così come i piatti in carta come gli Umbrichelli al ragù di cinghiale o il Peposo con le pere alla moda del ‘500.