L’arrivo della primavera, a Norcia, fa rima con le celebrazioni di San Benedetto. Il patrono d’Europa, nato a Norcia nel V secolo e patrono del comune umbro. La festa è oggi caratterizzata dalla Fiaccolata “Pro Europa Una”, che ogni anno parte da una diversa città d’Europa, per giungere a Norcia la sera del 20 marzo, simbolo della diffusione del monachesimo benedettino nell’antico continente. Le celebrazioni solenni hanno raccolto, come ogni anno, tantissime persone di Norcia e non solo.
Celebrazioni San Domenico da Norcia, l’omelia
A presiedere la celebrazione eucaristica è stato monsignor Domenico Cancian che ha emozionato con una solenne omelia in cui ha detto di San Benedetto che: “Dopo la sua esperienza mondana a Roma capisce che quel tipo di vita era superficiale, banale, non soddisfacente. Per questo decide di ritirarsi nella solitudine per riflettere e pregare”. Perché l’uomo che vuole vivere bene ha bisogno di mettersi alla ricerca della: “Vera sapienza. Anzi dovrebbe semplicemente lasciarsi trovare dalla Sapienza, da ciò che è vero, nobile, giusto”.
E nel Vangelo, dice poi Cancian riferendosi sempre a San Benedetto, egli: “Trova la Sapienza di Gesù che dava non solo un senso più profondo alla sua vita (conversione), ma anche una nuova visione del cruciale momento storico. Pian piano, proprio con l’opera di San Benedetto, inizia una nuova epoca storica di integrazione religiosa e culturale che durerà per secoli”.
E ancora: “Benedetto mette a punto i fondamenti di questa nuova era illuminata dalla sua sapienza che nella Regola benedettina contiene il meglio della tradizione monastica orientale interpretata con la saggezza romana”. Alludendo al ritiro spirituale di San Benedetto, Cancian dice che egli ha anzitutto scoperto il primato di Dio. Poiché – ha detto citando Gesù – “Chiunque avrà lasciato case, fratelli, sorelle, padre, madre, figli, campi per il mio nome, riceverà 100 volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”.
Il ruolo della chiesa
Infine, le sue parole sul ruolo della chiesa oggi: “La nostra Chiesa sinodale che si propone oggi lo stile della prossimità, della partecipazione e delle relazioni aperte e autentiche può attingere alla Regola benedettina e favorire il sorgere di quella minoranza creativa e profetica che vive il Vangelo e mette Dio al centro, portando ad una nuova evangelizzazione”.
E, su Norcia, ha detto: “In questa bellissima solennità di San Benedetto, ormai alla vigilia della Pasqua 2024, ci auguriamo che la ricostruzione della città devastata dal terremoto arrivi velocemente alla conclusione. Possa risorgere più luminosa nella sua bellezza artistica, ma anche culturale ed ecclesiale sulle orme indelebili dello spirito benedettino che ha segnato Norcia. Possa essere questa città un faro di speranza per il sorgere di un nuovo umanesimo evangelico ispirato a San Benedetto, patrono d’Europa e dell’Archidiocesi!”.
La presenza della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei
A riprova dell’importanza delle celebrazioni di San Benedetto da Norcia, anche una cospicua rappresentanza istituzionale. Su tutti, quella di Donatella Tesei. La presidente della Regione Umbria ha esaltato la figura del Santo Patrono all’interno di una stagione storica tanto complesso: “Egli rimane una figura di ispirazione per milioni di persone. La sua dedizione alla preghiera, al lavoro, alla disciplina e alla carità è un modello che va a rafforzare una visione di unità e solidarietà europea”.
In tal senso, Tesei ha parlato dei lavori alla Basilica di San Benedetto: “Rappresentano un momento storico e spirituale di straordinaria importanza perché sono l’emblema della capacità che ha questa comunità di non abbattersi davanti alle avversità ma, con perseveranza e determinazione, tornare a rialzarsi fiduciosa nel futuro. È la speranza – ha concluso Tesei – che anche nel mondo, a partire dall’Europa, vincano la pace, il lavoro e la solidarietà”.