Come ogni anno sono sempre numerose le persone che si recano nei cimiteri per fare visita e onorare la memoria dei cari estinti. Le celebrazioni per i defunti sono particolarmente sentite e accomunano nel raccoglimento credenti e non. A Terni come consuetudine si terranno momenti di preghiera sia domani, primo novembre per la festività di Tutti i Santi che dopodomani, sabato 2 novembre per i morti. Domenica 3 novembre invece, il cimitero sarà la meta dell’ormai tradizionale passeggiata teatrale. Vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere.

Le celebrazioni religiose per i defunti a Terni

Domani, venerdì primo novembre, alle ore 15 al cimitero di Terni, in corrispondenza della croce al centro dei viali, il vescovo Francesco Soddu presiederà la celebrazione eucaristica per tutti i defunti, concelebrata con i sacerdoti della città. Al termine saranno benedette le tombe in alcuni luoghi significativi del cimitero vecchio, quelle dei bambini e quelle comuni. 

Sabato 2 novembre alle ore 10:30 nella chiesa di Santa Maria del Monumento, sempre presso il cimitero di Terni, il vescovo presiederà la santa Messa per la commemorazione di tutti i defunti della città. Alle celebrazione presenzieranno le autorità civili e militari e le associazioni combattentistiche e d’arma. In particolare, saranno ricordati gli appartenenti ai vari Corpi dello Stato, caduti nell’adempimento del loro dovere.

Al termine della celebrazione seguirà un momento di raccoglimento all’interno del cimitero in memoria dei caduti in guerra oltre che al Sacrario ai Caduti, alla tomba dei Garibaldini, nei monumenti delle varie Forze armate, Corpi dello Stato associazioni combattentistiche e d’arma e al monumento e fosse comuni dei caduti nei bombardamenti della città di Terni.

Nel pomeriggio di sabato le celebrazioni avverranno invece al Duomo. Alle 17:30 il vescovo Soddu presiederà la celebrazione per la commemorazione dei defunti, con la preghiera nella cripta della cattedrale dove sono custodite le tombe del primo vescovo di Terni Anastasio, di monsignor Dal Prà e monsignor Gualdrini.

Domenica 3 novembre torna “La città degli immortali”

Il cimitero di Terni è il luogo della memoria e dell’affetto di tanti cittadini. Ormai da sette edizioni, in occasione delle celebrazioni per i defunti, è diventato la meta di un singolare evento: una passeggiata teatrale tra le tombe alla scoperta della storia dei concittadini del passato e degli artisti, da Guttuso a Pomodoro, passando per Poletti, che hanno realizzato alcune importanti opere che si trovano qui.

L’appuntamento è per domenica 3 novembre alle 10:30 con “La città degli immortali” dove a fare da cicerone sarà l’attore Stefano de Majo. “Si tratta di una performance dinamica teatrale – si legge nella presentazione -, scritta e interpretata da Stefano de Majo, in bilico tra storia, memoria e poesia, che partendo dall’ingresso principale, cita i sepolcri di Foscolo, l’editto napoleonico di Saint Cloud che decretò la costruzione dei moderni cimiteri”.

Tra illustri concittadini e protagonisti dell’affetto popolare

L’evento si svolge in collaborazione con il Comune di Terni e il direttore del cimitero, Matteo Piccioni ed è coprodotto dall’associazione Claudio Conti, che porta il nome del giovane scomparso a soli 25 anni in memoria del quale negli anni sono state realizzate importanti iniziative di solidarietà, sia a Terni che in Africa.

Si visiteranno così le tombe dei grandi personaggi sepolti nella parte monumentale, insieme a quelli folcloristici della tradizione popolare” prosegue la nota. Dalla famiglia Secci ai piloti Borzacchini e Liberati, passando per i celebri fratelli Fratini e Farini fino al più decorato soldato italiano, Elia Rossi Passavanti.

Non mancheranno i “nomi di imprenditori come la famiglia Alterocca, Taddei e Pazzaglia, letterati e studenti le cui menti ancora ci illuminano, da Vincenzo Pirro a Telesforo Nanni, oltre a Torquato e Sergio Secci. Poi ancora musicisti celebri nel mondo da Briccialdi a Falchi, da Casagrande a Endrigo, il professor Donatelli, luminare di fama mondiale della cardiologia e Cassian Bon, il fondatore dell’acciaieria“. E poi i tanti cari protagonisti popolari di Terni che non ci sono più. Da Ausilia a “Hashish”, da Maurizietto a Canzio fino a Melone.