La figura di San Francesco d'Assisi a otto secoli dalla morte continua a suscitare fascino, curiosità e ispirazione. Una testimonianza ulteriore di quanto la figura del Poverello sia centrale ancora oggi, arriva anche dalla letteratura. Quest'anno infatti il saggio più venduto in assoluto in Italia è stato quello di Aldo Cazzullo dal titolo 'Francesco. Il primo italiano'. A renderlo noto è lo stesso editore HarperCollins Italia per cui il volume è uscito lo scorso 16 settembre. Già lo scorso anno con 'Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia' Cazzullo era stato l'autore più venduto.
"Siamo orgogliosi e felici anche quest'anno del primato raggiunto dal nostro autore Aldo Cazzullo, che si conferma ai vertici delle classifiche con Francesco - così ha commentato Laura Donnini, ad e publisher di HarperCollins Italia -. Il primo italiano, aggiudicandosi il primo posto nella Non fiction. Aldo Cazzullo si conferma l'autore italiano più venduto del 2025 nel mercato".
La saggistica è un genere che non sempre incontra grande popolarità eppure questo libro costituisce una clamorosa eccezione. Al suo interno i lettori scoprono aspetti della vita del Santo, spesso meno conosciuti, che ne restituiscono tutta la straordinaria umanità. E il suo messaggio, fatto di fraternità universale e amore senza riserve per il Creato, 800 anni dopo è sempre intatto e più vivo che mai.
"Di uomini così, ne nasce uno ogni mille anni. Duemila anni fa abbiamo avuto Gesù. Nel millennio precedente avevamo avuto Buddha. Nel millennio successivo abbiamo avuto san Francesco. Vedremo cosa ci attende ora, in questo millennio appena cominciato. Che, se non daremo retta a san Francesco, per l’umanità potrebbe essere l’ultimo". Questo l'incipit del saggio, dimostra quanto la figura del Poverello si sia rivelata fondamentale nel costruire l’identità italiana.
I primati di "italianità" di San Francesco riportati da Cazzullo sono diversi. Dal Cantico delle Creature, primo testo poetico in lingua Italiana, ai pellegrinaggi attraverso, città, paesi e campagne d'Italia fino al primo presepe nato a Greccio, in provincia di Rieti, la notte di Natale del 1223. "E perché esprime il meglio – l’amore per il prossimo, il rispetto per tutte le creature, la cortesia, il buon umore – dell’animo degli italiani".
L'autore ripercorre la vita di San Francesco, dagli anni giovanili alla rottura col padre, passando per la spoliazione e l'incontro con il Papa, fino alle stimmate su cui si sofferma offrendo diverse possibili interpretazioni.
Cazzullo ha condotto un ampio lavoro di ricerca partendo dalle fonti medievali fino agli studi più recenti di grandi medievalisti come Jacques Le Goff e Chiara Frugoni. Nel libro trovano spazio anche i personaggi che nel corso dei secoli sono stati ispirati dal Santo: sant’Antonio, Giotto, Dante, Cristoforo Colombo, padre Pio e lo stesso Papa Francesco, il primo ad assumere il nome del Poverello al soglio pontificio.
Dal saggio di Aldo Cazzullo è stato inoltre tratto lo spettacolo teatrale con le musiche e la voce di Angelo Branduardi, eseguite dal vivo in collaborazione con Fabio Valdemarin. Il debutto lo corso 15 dicembre scorso proprio nella Basilica di San Francesco ad Assisi.
San Francesco ha attraversato i secoli mantenendosi figura di riferimento in grado di ispirare sia i fedeli cristiani che persone di ogni altro credo nel mondo. Il 2026 si prospetta un anno cruciale per il francescanesimo. Cadranno infatti gli 800 anni dalla morte e il 4 ottobre San Francesco tornerà festa nazionale. Appuntamenti di grande portata che vedranno Assisi e l'Umbria protagoniste di grandi celebrazioni e appuntamenti nel nome del Santo.