Verrà inaugurata venerdì 19 aprile alle ore 17 nelle sale espositive delle Logge dei Tiratoi in piazza 40 Martiri a Gubbio, la mostra “Castellli eugubini sulla via di Francesco – Signori, contadini e viandanti nell’Alta Valle del Chiascio”, promossa e organizzata dall’Associazione Umbra Federico II di Svevia Hohenstaufen, con varie collaborazioni e il sostegno di sponsor. 

I castelli medioevali e, più in generale, il fenomeno dell’incastellamento, che nel medioevo ha caratterizzato il territorio di Gubbio, diventano l’oggetto di un percorso espositivo finalizzato alla conoscenza nonché allo sviluppo economico e sociale dei borghi storici e delle piccole comunità locali, gravitanti tra Assisi e Gubbio.

Fernando Barbetti parla dei cinque castelli eugubini sulla via di Francesco

«Il nostro impegno – sottolinea il presidente dell’associazione Fernando Barbettiè lo studio e la valorizzazione dei castelli eugubini, scelti come i più rappresentativi sulla cosiddetta “via di Francesco”, che i pellegrini percorrono tra Gubbio e Assisi, ricordando le gesta e gli insegnamenti del Grande Santo. Si tratta dei castelli di Coccorano, Giomici, Biscina, Petroia, Vallingegno (castello e abbazia) e San Vittorino. Per questo progetto, legato anche alle celebrazioni nazionali dei “Quattro Anni Santi” francescani nell’ottavo centenario del Santo, dal 2023 al 2026, abbiamo chiesto e attenuto un sostegno finanziario della Fondazione Perugia e la disponibilità degli spazi delle Logge dei Tiratoi, e di questa collaborazione ringraziamo sentitamente l’istituto che ne ha condiviso finalità e intenti». 

La valorizzazione dei castelli eugubini

«La centralità è la valorizzazione delle strutture fortificate – prosegue Fernando Barbettitestimoni dell’organizzazione economica e politico-sociale del territorio dal secolo XI al XV, lungo il percorso del cosiddetto “sentiero francescano”, in luoghi oggi poco abitati, ma di grande attrattiva turistica, mira alla creazione di un itinerario storico al di fuori delle vie di comunicazione più frequentate e tuttavia percorribile, rappresentando una possibilità di rilancio e di promozione turistico-economica dell’area eugubina. L’impegno della nostra associazione è stato da anni quello di organizzare iniziative culturali e divulgative, volte all’approfondimento dell’Imperatore Federico II di Svevia, delle sue intuizioni politiche e culturali, ma anche degli aspetti più importanti del suo tempo e del Medioevo in generale».  

La mostra sui castelli eugubini, proseguirà fino al 15 giugno. Allestita con materiali individuati da un comitato scientifico di studiosi ed esperti, presenterà schede analitiche, apparati fotografici, rappresentazioni digitali e video. All’iniziativa, che si vale del contributo di Fondazione Perugia, partecipano partner istituzionali e associativi, quali i Comuni di Gubbio, Assisi e Valfabbrica, la Deputazione di Storia patria per l’Umbria, l’Associazione nazionale archivistica italiana sezione Umbria, l’Istituto Italiano dei Caselli, il Comitato Numismatico Italiano, il Cesvol. Inoltre sostengono il progetto partner privati, come Inveco holding, Scai, Modulo, Romeoauto.

Una breve descrizione dei castelli eugubini sulla via di Francesco

A nord di Valfabbrica, presso un’ansa del fiume, è situato il castello feudale di Coccorano, di proprietà della famiglia Bigazzini di Gubbio, amica di Francesco dai tempi delle sue ricchezze terrene.
Collocato al confine del ducato di Spoleto, in una lettera del 1342 Clemente VI lo cita come “… chiave, da quel lato, del Ducato…” , il castello è parte di un vasto feudo della stessa famiglia, che vi dimora per quasi cinque secoli.
Lo stato attuale di rudere nel quale il complesso versa, non impedisce di intuirne la struttura originaria di fortilizio a corte quasi schiacciato dalla mole della torre, che si staglia sulla valle del Chiascio e ne diventa un riferimento visivo.

Il Castello di Giomici risale al secolo XI e fu costruito per l’avvistamento dei nemici e la difesa della Valle del Chiascio dagli attacchi di Perugia e Assisi nemici storici di Gubbio. Possiede 2 torri, alcune case e la  chiesetta del 1154 che ospita affreschi eseguiti tra il 1200 ed il 1600, alcuni dei quali opera di Matteo da Gualdo e dietro l’altare, un telaio in stile Della Robbia.

Le origini del castello di Biscina restano sconosciute, nemmeno le origini del nome sono note, si suppone che il termine Biscina derivi dal fiume Chiascio sottostante che in quel tratto assume un corso tortuoso tanto da farlo sembrare una biscia”. Sorge alla sommità di un colle dal quale si domina un lungo tratto del fiume Chiascio.

Opere militari a difesa del territorio di Gubbio

Ubicato fra Gubbio e Perugia, il Castello Di Petroia Dimora d’Epoca sorge in un insediamento storico composto da numerosi edifici medievali, raccolti intorno a un castello del XII secolo.

Le 3 costruzioni della struttura, Castellare Maggiore, Castellare Minore e Mastio, conservano ancora l’architettura originale. Il castello ha visto nascere Federico da Montefeltro, duca di Urbino nel XV secolo.

Questo magnifico castello domina la sottostante valle del fiume Chiascio ed è posto appena sotto l’Abbazia di Vallingegno. Il castello probabilmente risale a data antecedente al 1308. È circondato da mura e rivellini. Nel 1355 il castello si ribellò a Gubbio e poi venne rioccupato dalle truppe eugubine sotto la guida del capitano “el Bastardo di Ceccolo Montaini da Pergola”.

La memoria storica del “Castrum S. Victorini” risale al 1163, in uno dei diplomi con i quali l’imperatore Federico Barbarossa accordava una serie di benefici al Comune di Gubbio. Il “Palatium”, massiccia costruzione in pietra, ingentilita da una torre rotondeggiante, sorge su una collina, luogo privilegiato per vigilare le vie d’accesso alla città.