Caso-Primieri, altro niet per la costituzione del gruppo Misto unipersonale in consiglio comunale a Terni. Il consigliere fuoriuscito dal gruppo di Alternativa Popolare, che aveva interpretato a proprio favore un parere della Prefettura di Terni, si è invece trovato la porta sbarrata proprio dalla lettera di Palazzo del Governo. Stamane Danilo Primieri gioiva con il parere in mano, chiedendo di rimescolare le carte dei gruppi consiliari e delle commissioni. Ma appena dopo pranzo doveva subire la doccia fredda: sul sito del Comune appariva, infatti, il comunicato della presidente dell’assemblea, Sara Francescangeli. Che dopo un’attenta lettura con le competenze dell’avvocato, metteva la parola fine alla polemica del dissidente.
“Sono spiacente – dichiara la presidente del consiglio comunale Sara Francescangeli – di dover spegnere i toni trionfalistici usati dal consigliere Primieri nella intervista prontamente quanto improvvidamente rilasciata ad una testata giornalistica. La nota della Prefettura, che ringrazio per la rapidità con cui ha provveduto, a cui il suddetto consigliere fa riferimento, infatti, non è di alcun conforto alla tesi sostenuta dallo stesso Primieri e dalla minoranza“.
Caso-Primieri: ecco gli antefatti. Perché si è arrivati al braccio di ferro
Danilo Primieri, dissidente e isolato nel gruppo di Ap, lo scorso marzo aveva deciso di abbandonare la lista che lo aveva portato a Palazzo Spada. Erano i giorni delle dimissioni poi ritirate dal sindaco Bandecchi e della resa dei conti dentro Ap, finita con il rafforzamento del primo cittadino e del suo vice Corridore. Così Primieri aveva chiesto di formare un gruppo Misto unipersonale e che fosse riformulato l’ordine dei consiglieri nelle varie commissioni. Il primo no era arrivato dalla presidente del consiglio comunale, l’avvocato Sara Francescangeli. Un parere suffragato da quello, negativo anch’esso, del Segretario generale di Palazzo Spada. E oggi, per la terza volta, è stato confermato dall’interpretazione della Prefettura. Che, in soldoni, ha chiarito che – seppure in Italia ci siano state sentenze che indirizzano gli enti a garantire la possibilità di formare gruppi unipersonali nelle assemblee – ci vuole una modifica al regolamento consiliare per poter formare il misto con un solo consigliere.
La presidente Francescangeli: “Confermata interpretazione della presidenza del Consiglio comunale”
“La Prefettura riporta quasi completamente quanto esposto da me e dal Segretario generale – spiega la presidente del consiglio comunale -. Cita l’art. 25 del regolamento comunale. Quello che evidenzia che il gruppo misto debba essere costituito da più consiglieri. Alla fine, la Prefettura dopo aver citato pronunce ben note alla presidenza, sottolinea che l’ente locale potrebbe valutare la possibilità di addivenire a modifiche regolamentari. Tali da conformare il proprio ordinamento locale ai canoni ermeneutici indicati nelle pronunce soprarichiamate“.
Insomma: niente modifiche regolamentari, niente gruppo Misto con un solo consigliere. E siccome la maggioranza a Palazzo Spada è blindata, appare evidente che per il momento non ci saranno revisioni del regolamento assembleare.
Francescangeli prosegue nella sua analisi: “Nel regolamento adottato dall’Ente non c’è alcuna previsione normativa che preveda la possibilità di costituzione del Gruppo misto unipersonale. Mentre è specificamente previsto che per la formazione di un Gruppo nel corso del mandato occorre un numero minimo di tre Consiglieri (art. 25 comma 4). Inoltre nemmeno per la designazione del capogruppo è dunque prevista alcuna deroga per il gruppo misto. Il quale, anzi, qualora venisse costituito viene formalmente richiamato al principio della rotazione, che presuppone una pluralità di membri“.
Caso-Primieri: stoccate e battaglia di carte bollate. La presidente dell’assemblea ne ha anche per la Prefettura
La lunga nota della presidente Sara Francescangeli si conclude con una stoccata anche per Palazzo del Governo.
“La Prefettura non ha ritenuto opportuno un confronto con la sottoscritta nella veste istituzionale di presidente del Consiglio comunale – chiude la Francescangeli -. Ha invece dato ampio spazio ai consiglieri di minoranza, salvo poi arrivare alle stesse conclusioni rappresentate dai pareri del Segretario generale e della sottoscritta. Pertanto, fin quando non interverrà una specifica modifica del regolamento, non adotteremo alcun diverso provvedimento“.