Il clima politico a Gubbio si è surriscaldato dopo quanto accaduto nel Consiglio Comunale del 23 settembre, quando una discussione accesa sulla vicenda di Miss Italia ha portato alla sospensione della seduta e all’uscita dall’aula dell’assessore Micaela Parlagreco.
A distanza di un giorno, la Lega Umbria – sezione Gubbio Fascia Appenninica ha diffuso un comunicato dai toni molto duri, definendo i fatti “assolutamente vergognosi” e puntando il dito contro il consigliere di minoranza Rocco Girlanda, accusato di aver interrotto e aggredito verbalmente l’assessore Parlagreco in quota Lega. Girlanda, dal canto suo, ha risposto con un video pubblicato sul proprio profilo Facebook mentre si trovava a Roma, sotto la Mole Adriana, rivendicando la correttezza del suo intervento e sfidando apertamente la Lega a un confronto pubblico.
Nel comunicato ufficiale, la segreteria della Lega ha scritto: “I fatti avvenuti durante il Consiglio comunale di Gubbio del 23 Settembre scorso sono assolutamente vergognosi, mai era avvenuto a Gubbio che si scendesse ad un tale livello nel corso di un’assemblea cittadina.”
Il testo ricostruisce quanto accaduto durante la presentazione di un punto all’ordine del giorno da parte della Giunta, denunciando un episodio di aggressione verbale ai danni dell’assessore Parlagreco:
“Si è assistito ad una vera e propria aggressione verbale all’assessore Micaela Parlagreco (furbescamente avvenuta a microfoni spenti in modo che la diretta on line non potesse registrare le frasi offensive oltre ai gesti nascosti alle telecamere) da parte del consigliere di minoranza Rocco Girlanda che ha interrotto l’esposizione gridando a voce alta ripetutamente in faccia contro l’assessore che ‘doveva vergognarsi e stare zitta’.”
Secondo la Lega, la situazione è degenerata al punto da richiedere la sospensione della seduta e l’intervento dei vigili urbani.
Il comunicato prosegue richiamando l’importanza del confronto democratico e condannando quella che definisce una “lotta nel fango” fatta di offese personali: “La contrapposizione dialettica tra maggioranza e opposizione non ha nulla a che fare con la lotta nel fango ‘condita’ con le offese personali in cui evidentemente si vuole trascinare il dibattito nel consiglio comunale.”
Infine, il testo esprime pieno sostegno all’assessore: “All’assessore Parlagreco, un assessore sempre presente e dedita all’ascolto dei cittadini, esprimiamo il nostro pieno sostegno e il pieno supporto nel proseguire il proprio lavoro istituzionale.”
La risposta di Rocco Girlanda non si è fatta attendere. L’ex parlamentare e attuale consigliere di minoranza ha scelto di replicare con un video girato a Roma, “all’ombra di Castel Sant’Angelo”, in cui ha contestato punto per punto la ricostruzione della Lega.
Girlanda ha esordito con toni polemici: “Mentre sono al lavoro nella nostra bella Roma, vengo a scoprire che i silenti amici della Lega di Gubbio decidono di parlare tardivamente attraverso un comunicato stampa per spiegare quello che è successo ieri in Consiglio Comunale. Più che spiegare, fanno a me una scuola di democrazia.”
Nel video, il consigliere ha respinto l’accusa di aver agito “furbescamente a microfoni spenti”:
“Lancio subito una sfida. Quando vogliono, in qualunque istante, i miei amici della Lega possono organizzare un evento pubblico: sono pronto a rispondere porta a porta, punto a punto, e ripetere esattamente ciò che ho detto.”
Girlanda ha poi offerto la sua versione dei fatti, spiegando che l’assessore Parlagreco aveva chiesto di intervenire durante il dibattito sulle comunicazioni del Sindaco, ma il regolamento non lo prevedeva: “Il dibattito è stato molto acceso sulla vicenda ovviamente di Miss Italia. L’assessore Parlagreco ha chiesto di poter intervenire e le è stato detto che non era possibile in quanto il regolamento prevede le repliche da parte del Sindaco.”
Secondo Girlanda, il problema è nato quando l’assessore, presentando un punto all’ordine del giorno di sua competenza, avrebbe cercato di tornare sull’argomento Miss Italia: “A quel punto io, nella piena difesa del Consiglio Comunale, sono intervenuto chiedendo al Presidente del Consiglio di far rispettare il regolamento. L’assessore, nonostante i richiami, ha continuato e io ho alzato la voce per ribadire che non era possibile violare il regolamento.”
Girlanda ha negato qualsiasi intento offensivo: “Non ho niente da chiedere scusa, vado solo ringraziato per aver riportato il Consiglio Comunale alle regole.”
Girlanda ha poi ricostruito i minuti successivi: “L’assessore si è alzata, è uscita dall’aula, il Consiglio è stato sospeso. Quando si è ripresa la seduta, l’assessore è tornata in aula e ha relazionato senza parlare di Miss Italia. Quindi è chiaro che avevo ragione.”
Il consigliere ha criticato la Lega per non essere intervenuta in aula a difesa dell’assessore: “La difesa di un assessore non si fa con i comunicati stampa, si fa all’interno del Consiglio. Se non si è in grado di parlare, si sta zitti.”
L’episodio ha messo in luce tensioni latenti nel Consiglio Comunale di Gubbio, non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche tra le stesse forze politiche di maggioranza, chiamate a gestire un caso che ha coinvolto sensibilità personali e istituzionali.
Il richiamo della Lega alla “dignità del Consiglio” e il contro-affondo di Girlanda sulla necessità di rispettare il regolamento evidenziano due visioni contrapposte: da un lato la richiesta di toni più rispettosi e di tutela delle figure istituzionali, dall’altro la rivendicazione di un diritto di intervento in difesa delle regole procedurali.
Non è escluso che la vicenda possa avere ulteriori sviluppi nelle prossime sedute consiliari. Girlanda si è detto disponibile a un confronto pubblico “porta a porta” per ribadire la propria posizione, mentre la Lega sembra intenzionata a difendere con forza l’operato dell’assessore Parlagreco.
Quel che è certo è che il caso Miss Italia, nato come discussione sull’opportunità di ospitare o meno la storica manifestazione, si è trasformato in un terreno di scontro politico che promette di far discutere ancora a lungo la città di Gubbio.