È stata un’estate complessa per la signora Vlasta Studenicova, la madre di Matteo Falcinelli, il giovane studente originario di Spoleto che è stato arrestato e maltrattato dalla polizia di Miami, in Florida, nella notte tra il 24 e il 25 febbraio scorso. Ce la racconta lei stessa, in un’intervista in esclusiva a Tag 24 Umbria, pochi giorni prima di rientrare in Italia.
Caso Falcinelli, il punto di fine estate
L’estate è ormai quasi alle spalle. Come state tu e Matteo, innanzitutto?
Io sono a Miami con Matteo. Ancora mio figlio psicologicamente non sta bene, è preso da momenti di forte depressione. Sta proseguendo il percorso terapeutico con psicologo e psichiatra. Né Farnesina né Consolato alla fine sono riusciti a trovare un alloggio per entrambi noi presso il campus universitario dove Matteo studia, quindi io mi sono dovuta arrangiare per una sistemazione alternativa a mie spese pur di rimanergli vicina. Ciò comporta, naturalmente, ritrovarci delle spese significative interamente a nostro carico. Senza dimenticare che pure le cure mediche costano molto, pertanto ci troviamo in difficoltà economica.
Quindi, come intendete procedere?
Abbiamo domandato alla Farnesina e al Consolato un contributo sul piano economico e stiamo attendendo un riscontro. Del resto, è già successo più volte che il Governo abbia aiutato cittadini in stato di criticità all’estero. Mi viene in mente, ad esempio, il caso di Chico Forti che era stato tratto in arresto sempre a Miami e del quale è stato agevolato dalle nostre istituzioni il rientro in Italia. O il caso di Ilaria Salis, reclusa in Ungheria. Eppure, in carcere e vittima di torture è stato il mio stesso Matteo, non ce lo dobbiamo dimenticare, i video parlano per noi, nonostante il suo caso non sia politico bensì umano. E non ho alcuna intenzione di “politicizzarlo” pur di ricevere attenzioni dalla classe dirigente. Ci siamo rivolti, intanto, alla Caritas di Perugia e di Spoleto e, pure in questo frangente, stiamo aspettando una risposta.
La madre Studenicova incontra la sindaca Ferdinandi
So che hai incontrato la sindaca di Perugia…
Esattamente, ho avuto l’occasione di parlare con la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi. Sono andata personalmente a Palazzo dei Priori poco dopo il suo insediamento, all’inizio del mese di luglio, a seguito delle scorse elezioni amministrative. Abbiamo ragionato, poi, telefonicamente insieme sulle possibili opportunità di supporto alla causa di Matteo, contattando, per esempio, per eventuali collaborazioni: fondazioni bancarie, enti di beneficienza, Rotary Club. Siamo rimaste d’accordo che ci saremmo risentite a fine estate per aggiornamenti. Allo stesso tempo, ho rivisto anche il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, cui ho rivolto la medesima richiesta di vicinanza. Entrambi i miei figli, Matteo e Marco, sono cresciuti qui. Io tornerò il 19 settembre in Italia e sarò nuovamente sola a dovere fare fronte a tutto ciò. Auspichiamo che Matteo riceva il rilascio del visto in tempo per fare rientro in Umbria a metà novembre.
Tra l’altro, peggiora il rapporto con il tuo ex marito…
Il padre dei miei figli si sta comportando in maniera sempre più grave. A fine giugno si è permesso perfino di dichiarare alla stampa di non essere mai stato informato sui fatti di Matteo, eppure vi ho raccontato, più volte durante le nostre interviste, degli innumerevoli messaggi che io e l’altro mio figlio Marco gli abbiamo inviato per raccontare cosa ci stesse accadendo. Adesso, come se non bastasse, il mio ex marito ha avuto il coraggio di bloccare le utenze telefoniche di tutti noi così che non possiamo nemmeno disturbarlo. Sempre se di “disturbo” si possa veramente parlare, visto che dovrebbe essere una sua responsabilità genitoriale provvedere al sostentamento dei figli così come io quotidianamente da anni faccio. A maggior ragione dinnanzi a un quadro drammatico come quello che stiamo vivendo ormai da febbraio.
Ad ogni modo, Vlasta, so che vorresti lanciare un appello ai nostri lettori.
Sì, invitiamo chiunque – azienda privata, associazione, ente di volontariato, istituzione o privato cittadino – voglia rivolgere un gesto di amicizia e solidarietà a noi, a Matteo, a farsi avanti. Abbiamo bisogno di tutti voi. Abbiamo appena attivato una raccolta fondi.