Il tanto discusso “caso Bellomo” si è finalmente concluso, portando sollievo ai tifosi del Bari e al calciatore classe 91′. La Procura Federale ha ufficialmente archiviato l’indagine che aveva scosso l’ambiente del calcio italiano negli ultimi mesi, legata a un presunto flusso anomalo di scommesse avvenuto durante il match di ritorno dei play-out tra Ternana e Bari. Quella gara, giocata il 23 maggio scorso e terminata con un 3-0 in favore dei pugliesi, aveva sancito la retrocessione della Ternana in Serie C. A far discutere non furono solo i risultati sul campo, ma soprattutto un episodio singolare che coinvolse Nicola Bellomo, centrocampista del Bari.
Ternana-Bari, il caso Bellomo giunge alla fine: ecco cosa era successo
Durante il match, che sancì la retrocessione della Ternana in Serie C, Nicola Bellomo non era stato impiegato sul campo, ma era comunque presente in panchina. Nel finale di gara, l’arbitro decise di espellerlo, un episodio che generò una grande quantità di scommesse sul mercato legato alle espulsioni. L’anomalia nel flusso di giocate destò subito sospetti e spinse la Procura Federale ad aprire un’indagine per verificare se vi fosse stato un tentativo di manipolazione dell’evento sportivo.
Nei giorni successivi, le ipotesi di un presunto illecito fecero molto rumore, poiché la vicenda riguardava non solo uno dei club più storici del calcio italiano, ma anche un giocatore che, seppur non impegnato in campo, sembrava coinvolto direttamente in un episodio singolare. I legali del centrocampista barese hanno sempre respinto con forza ogni accusa, dichiarando l’assoluta estraneità di Bellomo rispetto ai fatti contestati. Ora, con l’archiviazione dell’inchiesta, si chiude definitivamente una vicenda che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi, sia per il calciatore, sia per il Bari.
La decisione della Procura Federale di archiviare il caso è arrivata dopo un’attenta analisi di tutte le prove raccolte. Nessun elemento ha fatto emergere responsabilità da parte del giocatore o della società.
La carriera di un talento spesso incompreso
Nicola Bellomo nasce a Bari il 18 febbraio 1991 e sin da giovane inizia a farsi notare per il suo talento calcistico. Cresciuto nel settore giovanile del Bari, debutta in Serie B il 16 maggio 2009, entrando in campo contro il Modena. Nonostante il promettente esordio, nella stagione successiva Bellomo non trova spazio in prima squadra e gioca soltanto nel campionato Primavera. Il 2010 segna un momento di svolta per il giovane centrocampista, che viene girato in prestito alla Lucchese, per poi essere trasferito al Barletta, dove inizia a mostrare tutto il suo potenziale.
Con il Barletta, in Lega Pro Prima Divisione, Bellomo trova continuità e incide con 6 reti in 33 presenze. Tornato a Bari, il club gli offre il prolungamento del contratto fino al 2014, facendolo rimanere nella rosa della prima squadra per la stagione 2011-2012. Qui, dopo un inizio difficile, arriva il suo primo gol in Serie B nella vittoria contro il Brescia nel dicembre 2011.
Nel 2012, il Chievo Verona acquista metà del suo cartellino, ma Bellomo rimane al Bari per un’altra stagione, in cui si afferma come trequartista titolare sotto la guida di Vincenzo Torrente. Quell’anno colleziona 6 reti in 35 presenze e attira l’attenzione di club di Serie A.
Nel luglio 2013, Bellomo passa al Torino per 1,4 milioni di euro. Con i granata debutta in Serie A il 25 settembre 2013 contro l’Hellas Verona e segna il suo primo gol nella massima serie contro l’Inter, un 3-3 spettacolare. Tuttavia, non riesce a imporsi stabilmente e a gennaio 2014 viene ceduto in prestito allo Spezia, dove si mette in luce in Serie B.
Negli anni successivi, Bellomo prosegue la sua carriera con numerose esperienze tra Serie A, B e C, indossando le maglie di club come Ascoli, Vicenza, Alessandria, Sambenedettese e Salernitana. Nel 2022, il centrocampista fa ritorno a Bari, suo club del cuore, con l’obiettivo di riportarlo in Serie A.