L’educazione alla legalità si impara da piccoli. Prendere consapevolezza dei rischi che si corrono online, saperli riconoscere e evitarli. Questi i temi dell’incontro che si è svolto ieri a Cascia, presso l’Istituto Comprensivo “Beato Simone Fidati con gli alunni delle classi primarie. La lezione di “Formazione alla cultura della legalità” è stata tenuta da due addetti ai lavori: il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Norcia, Capitano Alfano e il comandante della stazione dei Carabinieri di Cascia, Maresciallo Gambardella.

I due militari, hanno introdotto con la giovanissima platea temi importanti e di stringente attualità, quali quelli dell’accesso a internet e di una corretta navigazione. Per facilitarne la comprensione, hanno utilizzato delle strisce di fumetto, così da rendere la lezione interattiva e alla portata dei bambini e delle bambine. I temi sollevati hanno suscitato grande curiosità, segno che è fondamentale che vi sia da parte della comunità educante un dialogo sempre aperto, attento e accogliente con i più giovani.

Quello di ieri è già il terzo incontro che i carabinieri tengono presso l’IC Fidati di Cascia. Il primo era stato il 4 febbraio sempre con le classi primarie, l’altro il 6 marzo, con classi della secondaria di primo grado.

L’importanza dell’educazione alla legalità

Le occasioni di incontro come quella di ieri sono preziose, perché se da un lato rinsaldano il legame fiduciario che ci deve essere tra i piccoli cittadini e le forze dell’ordine, dall’altro rendono i giovanissimi consapevoli dei rischi che si celano dietro azioni all’apparenza innocue, come la navigazione online. I rischi della rete sono spesso occulti, eppure possono determinare conseguenze gravi, sia umane che legali.

Rispetto all’offerta formativa dell’educazione alla legalità, è il Miur che offre un quadro di riferimento. “Si tratta di percorsi educativi per il pieno sviluppo della persona umana e dei diritti di cittadinanza, allo scopo di dare attuazione alle garanzie che la Costituzione della Repubblica italiana prevede.” L’obiettivo è rendere studenti e studentesse protagonisti, in grado di essere cittadini attivi nella vita civile, sociale, politica ed economica e soprattutto, consapevoli nell’esercizio dei propri diritti e doveri.

Il Miur, durante l’anno scolastico propone un’ampia offerta nell’ambito dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione (secondo quanto previsto dalla legge 169 del 2008 e dall’articolo 1 comma 7 della legge 107 del 2015). Gli argomenti trattati riguardano oltre all’educazione alla legalità, anche l’educazione alla cittadinanza attiva, al controllo e al contrasto dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata.

Quali rischi si celano nella rete

Rispetto alla tv, dove i contenuti sono controllati e esistono delle fasce orarie strutturate, internet non ha filtri. Con un dispositivo in mano, chiunque può andare incontro a potenziali pericoli come la violenza, il furto di identità, l’hate speech e il cyberbullismo. Le conseguenze più immediate per i minori sono il disagio, cui può far seguito l’isolamento e l’imbattersi in spiacevoli incontri. Internet, che è un campo aperto, dove non c’è un vero controllo, può facilmente fungere da amplificatore delle fragilità individuali.

Non a caso, molti dei giovani che nella vita off line presentano vulnerabilità, sono portati a cercare interazioni e socializzazione on line. I dati pubblicati dall’Unicef riguardo al fenomeno del cyberbullismo sono preoccupanti: nei paesi industrializzati, dove è più diffuso, tra il 5 e il 10% della popolazione minorile ne è stato vittima, con conseguenze psicofisiche che non possono essere sottovalutate. L’educazione civica si attesta sempre più come fondamentale strumento di consapevolezza per le nuove generazioni.

L’educazione civica nelle scuole

L’educazione civica è diventata a tutti gli effetti materia scolastica grazie alla Legge 92 del 2019 e dal settembre 2020 viene impartita in maniera trasversale a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo grado. Tre sono gli ambiti di riferimento della materia. Il primo è la Costituzione, con riguardo al diritto, sia nazionale che internazionale, alla legalità e alla solidarietà. Il secondo riguarda lo sviluppo sostenibile, con interventi di educazione ambientale e volti alla conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio. L’ultimo ambito riguarda invece la cittadinanza digitale. Ogni docente, nell’ambito dell’insegnamento della propria materia, è tenuto a trattare durante l’anno scolastico dei temi che abbiano attinenza con le tre aree.