Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha inaugurato a Perugia la prima Casa del Made in Italy dell’Italia centrale. Situata in via Angeloni, questa nuova sede diventerà un centro nevralgico per le imprese del territorio. Si tratta del terzo presidio territoriale attivato dal Ministero dopo le due di Torino e Catania, ma il Mimit punta ad averne 55 entro la fine dell’anno, uno per ogni capoluogo produttivo del Paese.
Casa del Made in Italy, quella di Perugia è la terza in Italia e prima nel centro
Quella inaugurata oggi a Perugia dal Ministro Urso è la terza Casa del Made in Italy della penisola e la prima del centro Italia. Di fondamentale importanza, quindi, per lo sviluppo delle imprese del territorio, di cui si rende punto di snodo e incubatrice. Un presidio che, come sottolinea il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, è “sede dell’ispettorato territoriale del ministero delle imprese e di fatto è la casa di tutte le imprese del territorio“. Queste le parole di Urso durante l’evento inaugurale, a sottolineare la rilevanza dell’iniziativa.
Al taglio del nastro presenti le maggiori figure istituzionali dell’Umbria come la Presidente della Regione Donatella Tesei, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni e l’assessore comunale Margherita Scoccia, candidata sindaca di Perugia per il centrodestra. La presenza di queste autorità ha messo in evidenza in modo ancora più forte l’importanza strategica della nuova Casa del Made in Italy per l’economia locale e regionale. Durante l’inaugurazione il ministro Urso ha anche preso parte alla cerimonia di Poste Italiane, che ha celebrato l’evento con l’annullo filatelico di un timbro postale dedicato alla Casa del Made in Italy di Perugia.
Supporto e innovazione delle imprese, un piano di portata nazionale
Il Ministro Urso, nel corso dell’evento, ha annunciato un ambizioso piano di espansione che prevede l’apertura di ben 55 Case del Made in Italy nei principali capoluoghi produttivi della nazione entro la fine dell’anno. “Questa di Perugia è la terza Casa, dopo quelle inaugurate a Torino e Catania“, ha ricordato Urso, che aggiunge: “Entro la fine dell’anno avremo 55 Case del Made in Italy nei principali capoluoghi del nostro Paese“. Questi presidi saranno cruciali nel supportare il tessuto imprenditoriale italiano. “Avranno il compito“, afferma ancora Urso, “di informare e assistere le imprese su tutta la loro attività“.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha istituito le Case del Made in Italy nell’ambito della sua riorganizzazione, con l’obiettivo di offrire un supporto concreto alle imprese. Queste strutture forniscono assistenza su una vasta gamma di esigenze e rappresentano un prezioso strumento a disposizione delle imprese e dei cittadini. Esse mirano a potenziare la competitività delle imprese italiane, facilitando l’accesso a risorse, informazioni e servizi essenziali per la loro crescita e sviluppo.
Le nuove strutture lavoreranno in sinergia con gli stakeholders locali, raccogliendo le istanze del territorio e svolgendo azioni di promozione, valorizzazione e tutela del Made in Italy in collaborazione con gli enti e le amministrazioni locali. Esse fungeranno da cabina di regia, raccordando i territori con le direzioni centrali del Ministero. L’inaugurazione della Casa del Made in Italy a Perugia, pertanto, segna un passo significativo verso il rafforzamento del settore imprenditoriale locale. Attraverso la creazione di una rete di supporto diffusa non solo a livello regionale ma su tutto il territorio nazionale, il Ministero delle Imprese intende promuovere il Made in Italy come simbolo di qualità e innovazione a livello globale.
Stefano Bonaccini ottimista sul recupero del centrosinistra a Perugia
L’eurodeputato del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, ha manifestato ottimismo durante un’iniziativa a sostegno della candidata sindaca Vittoria Ferdinandi a Perugia. “Qui a Perugia c’è stato un risultato bellissimo che speriamo diventi un trionfo tra pochi giorni perché ci auguriamo che Vittoria non sia solo il nome della candidata ma l’esclamazione con cui festeggeremo lunedì“, ha dichiarato Bonaccini sottolineando il potenziale successo della coalizione di centrosinistra.
Bonaccini ha evidenziato come il risultato ottenuto a Perugia rappresenti un segnale positivo del recupero delle forze di centrosinistra, non solo in Umbria ma in tutto il Paese. “C’è stata una bellissima affermazione con un recupero delle forze di centrosinistra evidente qui come del resto in altre parti dell’Umbria e del Paese“, ha affermato. “Ma è evidente“, ha aggiunto, “che questo risultato sarebbe molto importante perché una riconquista di Perugia a pochi mesi dalle elezioni regionali, sarebbe un viatico molto confortante e importante. In ogni caso lo è già essere tornati competitivi“.
Ha ribadito inoltre la necessità di un programma condiviso per evitare che la semplice somma di forze diverse non porti a un risultato efficace. “Io non ho mai creduto alla idea che la somma faccia il totale se non c’è un programma condiviso“. Secondo Bonaccini, quindi, la chiave del successo risiede nella qualità dei candidati e nella capacità di costruire alleanze solide. “L’importante è mettere insieme candidati e candidate di grande qualità attorno alle quali costruire una alleanza e coalizione che sia la più forte e robusta possibile“, ha spiegato.
Poi l’elogio della collaborazione tra partiti e movimenti civici: “In questo caso si sono messi insieme partiti e civismo e credo sia una formula molto importante che abbiamo sperimentato con successo in tanti comuni e città italiane e speriamo possa avere un grande risultato anche qui lunedì sera“.