Federico Romeo, giovane promessa della Ternana, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Carpi, in programma lunedì sera alle ore 20:30. La sfida, valida per la sedicesima giornata del Girone B di Serie C, rappresenta un crocevia fondamentale per le ambizioni rossoverdi. Reduci dal roboante 5-0 inflitto alla Lucchese, le Fere si presentano con 30 punti in classifica, frutto di quindici partite giocate. Il distacco dal Pescara capolista, vittorioso ieri sera contro il Milan Futuro, è di sei lunghezze, ma il gruppo allenato da Ignazio Abate non sembra disposto a rinunciare ai sogni di vertice.
La partita di lunedì sarà una vera prova del nove per la Ternana, che dovrà fare i conti con un Carpi imbattuto da mesi tra le mura amiche dello stadio Cabassi. Romeo, classe 2002, ha espresso fiducia e determinazione, sottolineando l’importanza di portare a casa tre punti fondamentali per restare in scia alle prime della classe.
Carpi-Ternana, Romeo: “Proveremo a sfatare il tabù del “Cabassi””
Intervenendo in conferenza stampa, Romeo ha tracciato un bilancio della sua esperienza con la maglia rossoverde: “Il nostro compito è dare il massimo in campo. Quello che succedeva fuori può toccarti, ma non dovevamo farci distrarre. Ci siamo detti di continuare su quella strada perché era giusta. Per fortuna ce l’abbiamo fatta. Noi non ci siamo mai distratti un secondo”.
Parole che trasmettono maturità e consapevolezza, nonostante la giovane età del centrocampista. Romeo ha poi elogiato lo spirito del gruppo: “Siamo ragazzi giovani ma anche tutti intelligenti. Sappiamo a cosa andiamo incontro. I più grandi ci hanno aiutato a restare concentrati. Siamo un gruppo unito”.
Sul match contro il Carpi, Romeo ha espresso la volontà di sfatare il tabù del Cabassi: “Proveremo a portare a casa i tre punti. Il Carpi non perde in casa da tanto tempo, ma siamo pronti a dare il massimo. Conosco bene Saporetti, che giocava in D con il Rimini quando io ero all’Agliana. Sarà una sfida interessante”.
La netta vittoria contro la Lucchese ha evidenziato la crescita della Ternana, ma Romeo non nasconde che ci sia ancora del lavoro da fare: “La partita l’abbiamo analizzata con il mister. Per vincere il campionato ci vuole fame e cattiveria in più. Nei 20 minuti in cui abbiamo sofferto ci è mancato questo, ma ne abbiamo parlato nell’intervallo e nel secondo tempo si è visto il cambiamento”.
Il rapporto con mister Abate e la gavetta in Serie D
La carriera di Romeo è un esempio di determinazione e sacrificio. Dopo un passato in Serie D, il centrocampista ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel calcio professionistico: “È stata dura, ma ci ho sempre creduto. Alla Fermana mi sono detto: ‘Primo anno tra i professionisti: o dimostro o torno in D’. Ho dimostrato ed è arrivata la Juve Stabia. Ora sono felice di essere qui”.
Un altro tema toccato è stato il rapporto con i tifosi, che rappresentano una risorsa fondamentale per la Ternana: “Tifosi e squadra devono essere un’unica cosa. Sono il dodicesimo uomo in campo, non è una frase fatta. Quando mi hanno detto che c’era la Ternana ho visto le immagini dello stadio pieno del playout contro il Bari. Dentro di me ho detto: ‘Uao’. Spero che continuino a venire, magari in numero maggiore, perché significherebbe che stiamo facendo un bel campionato”.
Romeo ha anche parlato del rapporto con Ignazio Abate, sottolineando l’empatia che si è creata tra squadra e allenatore: “Ci vuole equilibrio. Quando si perde non bisogna abbattersi, quando si vince non bisogna esaltarsi. È vero che ci siamo presentati al campo alle 10 del mattino nonostante il giorno libero. Vogliamo dare il massimo per questa società. L’empatia con il mister c’è ed è buona, positiva. Abate è un allenatore preparato, un professionista, e a me piace lavorare con chi sa quello che fa. Ti dà sicurezza”.