L'Umbria si conferma tra le regioni italiane più colpite dal caro bollette. Secondo un'analisi condotta da Facile.it per Il Sole 24 Ore, gli abitanti della regione si trovano a pagare in media 83 euro in più rispetto al resto del Paese per luce e gas. Il costo totale delle bollette, infatti, raggiunge quota 860 euro, a fronte dei 777 della media nazionale. Questo incremento è trainato da un rincaro dell'1,8% per l'energia elettrica e del 7,3% per il metano, tra i più elevati d'Italia. Ma luce e gas non sono gli unici settori a veder aumentate le tariffe.
L’Umbria si posiziona al quinto posto per le tariffe più alte, superata solo da Emilia-Romagna (876 euro), Lombardia (872), Friuli Venezia Giulia (867) e Marche (865). I dati relativi a un quadrimestre medio del 2024-2025 si basano sui consumi dichiarati da oltre 770mila utenti che hanno utilizzato il comparatore online di tariffe di Facile.it. Oltre alle forniture energetiche, gli umbri devono fare i conti anche con l’aumento del servizio idrico. Perugia, secondo un'indagine di Federconsumatori, è la seconda città più cara d’Italia per il costo dell’acqua, mentre Terni si posiziona al di sopra della media del Centro Italia.
L’aumento delle tariffe si somma a un contesto economico già difficile per molte famiglie, con il costo della vita in crescita e una pressione sempre maggiore sui bilanci domestici. Gli esperti segnalano che il peso delle bollette potrebbe accentuare il fenomeno della povertà energetica, ovvero l’impossibilità di sostenere i costi minimi per garantire servizi essenziali come il riscaldamento o l’illuminazione.
Gli incrementi delle bollette non sembrano destinati a fermarsi. L'Autorità regionale per i rifiuti e l’idrico (Auri) ha approvato nuove tariffe valide per i prossimi anni e gli aumenti oscillano tra il 5,9% e l’8% per il 2024. Guardando al periodo regolatorio 2024-2029, gli aumenti complessivi potrebbero variare dal 20,8% al 23,6%. Una prospettiva che desta non poca preoccupazione tra i cittadini, già alle prese con costi elevati della vita.
Le associazioni dei consumatori chiedono interventi urgenti per mitigare l'impatto degli aumenti. Il problema non riguarda solo i nuclei familiari ma anche le attività economiche, costrette a far fronte a costi operativi in crescita. Alcuni settori, come quello della ristorazione e dell’artigianato, potrebbero infatti risentire pesantemente di questi rincari con effetti a cascata sull’occupazione e sulla competitività delle imprese umbre.
A fronte degli aumenti relativi al caro bollette in Umbria e in tutta Italia, il Governo ha introdotto un contributo straordinario di 200 euro per le forniture di energia destinate ai clienti domestici con ISEE fino a 25mila euro. Il bonus, inserito nel decreto legge 19/2025, sarà erogato automaticamente senza bisogno di presentare domanda, secondo lo stesso meccanismo dei bonus sociali gas e luce.
Questa misura interesserà circa 8 milioni di famiglie e avrà uno stanziamento complessivo di 1,65 miliardi di euro. Sarà quindi un aiuto importante anche se non risolve il problema strutturale dei rincari, come sottolineano gli esperti del settore. Per chi già beneficia del bonus sociale (ovvero famiglie con ISEE fino a 9.530 euro o 15mila euro con tre figli, 20mila con quattro figli) il nuovo contributo si aggiungerà allo sconto già previsto sulle bollette.
Come ovvio, non mancano le criticità. Il meccanismo di calcolo dell’ISEE sta per cambiare e a partire da aprile potrebbero verificarsi aggiornamenti che allargheranno la platea dei beneficiari. Secondo le stime, infatti, circa 3 milioni di nuclei familiari potrebbero ottenere un ricalcolo del proprio ISEE, rientrando così nei parametri per accedere agli aiuti. In attesa di ulteriori chiarimenti da parte dell’INPS e del Ministero dell’Ambiente, si prevede che l’erogazione del bonus avverrà nel secondo trimestre del 2025.