07 May, 2025 - 15:30

Carlotta Colaiacovo: “Lo sport è comunità, Gubbio merita visione e investimenti”

Carlotta Colaiacovo: “Lo sport è comunità, Gubbio merita visione e investimenti”

Nata il 10 gennaio 1996, Carlotta Colaiacovo è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Imprenditrice agricola, gestisce un’azienda biologica alle porte di Sant’Ubaldo e il ristorante Naturé Poké, entrambi a Gubbio. Dal 2024 è assessore comunale con deleghe allo sport e alle politiche giovanili, portando in politica una visione concreta e radicata nel territorio.

D: Assessore, partiamo dal Giro d’Italia. È stato un evento straordinario per Gubbio, ma ora emergono polemiche legate al contributo regionale. Cosa è successo esattamente?

Carlotta Colaiacovo: Il Giro d’Italia è stato davvero un’occasione straordinaria per Gubbio, un evento di rilevanza nazionale. Il problema, però, è nato in seguito al cambio di amministrazione regionale. Gli accordi presi con la precedente Giunta prevedevano un contributo ben maggiore da parte della Regione, perché il Giro partiva da Gubbio ma coinvolgeva tutto il territorio umbro. Si parlava di 130.000 euro promessi più IVA. Alla fine, però, il contributo si è ridotto drasticamente, fermandosi a circa 45.000 euro, lasciando al Comune la copertura di 86.000 euro.

Un impegno economico importante. Come siete riusciti a far fronte a questa spesa?

È stato uno sforzo notevole. Il Comune ha dovuto agire in tempi strettissimi, a una settimana dall’evento, per ottemperare alla mancata promessa regionale. E' necessaria una variazione urgente di bilancio, che faremo ufficialmente il 17 maggio in consiglio comunale

A proposito degli sponsor: che tipo di risposta avete avuto dal tessuto economico eugubino?

Ottima. Abbiamo avuto quasi 15 sponsor, realtà locali che hanno compreso l’importanza dell’evento. I loro contributi, però, non sono serviti a coprire i costi diretti del Giro, ma a sostenere le attività promozionali: acquisto di gadget, materiali informativi, visibilità. Questo dimostra che Gubbio ha un tessuto vivo, pronto a collaborare.

Passiamo al progetto “Bici in Comune”: avete ottenuto 80.000 euro. Di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi?

È un progetto importante e simbolico, perché è il primo bando vinto da questa amministrazione, con il contributo di tutte le associazioni locali. Gli 80.000 euro ottenuti saranno suddivisi in tre linee d’azione: la mappatura e digitalizzazione dei percorsi ciclabili, la promozione del ciclismo sportivo con totem informativi e materiali divulgativi, e infine l’organizzazione di cinque eventi ciclabili, tra cui La Favolosa, la Granfondo e due nuove manifestazioni promosse direttamente dal Comune.

Recentemente è stata istituita anche la Consulta dello Sport. Di cosa si tratta e quale ruolo avrà?

È uno degli strumenti a cui tenevo di più. La Consulta dello Sport nasce per dare voce a tutte le associazioni sportive del territorio e per coordinare gli interventi comunali su impiantistica ed eventi. Non sarà più il Comune da solo a decidere, ma ci sarà un confronto stabile e trasparente con chi vive lo sport ogni giorno. È un modo per costruire insieme, ascoltando chi ha esperienza diretta sul campo.

L’ingresso nel Dipartimento Nazionale dello Sport di Forza Italia le ha dato visibilità e contatti a livello nazionale. In che modo può tradursi in vantaggi per Gubbio?

È stata un’opportunità importante, che ho accolto con grande responsabilità. Il 5 maggio ho moderato un panel agli Stati Generali dello Sport, con l’amministratore delegato di Sport e Salute, i presidenti di varie federazioni nazionali, tra cui tennis, nuoto, padel. È stata l’occasione per presentare Gubbio, farla uscire dall’isolamento e creare una rete di relazioni. Voglio che questi contatti diventino opportunità per i nostri giovani, occasioni di crescita e di confronto con realtà nazionali.

Sotto la sua guida, molti dicono che lo sport giovanile a Gubbio stia vivendo un nuovo slancio. Qual è la sua visione per il futuro?

Mi fa piacere che venga percepito. Il mio impegno nasce da una forte passione politica e territoriale. Voglio che Gubbio diventi un territorio in cui lo sport sia centrale, non marginale. Per farlo, stiamo già lavorando per riqualificare gli impianti esistenti, e partecipiamo a bandi per costruire un nuovo palazzetto dello sport e, si spera, una piscina comunale. Prima di costruire nuovo, però, dobbiamo sistemare ciò che abbiamo. La qualità delle strutture è il primo passo per incentivare davvero la pratica sportiva.

La fiamma olimpica passerà anche da Gubbio. Come ci siete riusciti?

È stata una grande soddisfazione. Il 10 dicembre la fiamma olimpica dei Giochi di Milano-Cortina 2026 passerà da Gubbio. Non è un caso. Gubbio faceva già parte della “Community dell’Italia dei Giochi”, grazie all’iniziativa della Notte Bianca dello Sport, che avevo inserito come evento ufficiale. Questo ci ha permesso di entrare nella rete, e oggi ci giochiamo una vetrina nazionale. Sono già aperte le iscrizioni per i tedofori: chi vuole partecipare può farlo attraverso il sito ufficiale di Milano-Cortina. Sarà una festa dello sport e della città.

Ha 29 anni e una responsabilità importante. Come vive questo ruolo?

Con grande gratitudine e senso del dovere. So che essere giovani in politica è ancora un’eccezione, ma credo che la politica abbia bisogno di energia nuova e concretezza. Mi guida una convinzione semplice: fare tutto il possibile, con onestà e dedizione, per il bene di Gubbio. Questo è ciò che mi muove ogni giorno.

Un messaggio finale alla città?

Gubbio ha tutte le carte in regola per essere protagonista, ma dobbiamo crederci di più. 

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Mario Farneti
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