26 Mar, 2025 - 20:00

Carlo Acutis, asta online per una presunta reliquia: scatta l'indagine della Procura

Carlo Acutis, asta online per una presunta reliquia: scatta l'indagine della Procura

L'annuncio è comparso sul web con un prezzo da collezionisti e un contenuto che ha fatto saltare sulla sedia la diocesi di Assisi: in vendita, sotto pseudonimo, un frammento di capelli attribuito a Carlo Acutis, il beato che sarà canonizzato ad aprile. Non una medaglietta o una cartolina commemorativa, ma quella che il venditore ha definito una reliquia certificata. Prezzo di partenza: oltre duemila euro. Ora se ne occupa la Procura di Perugia.

Intervento delle autorità ecclesiastiche

Il primo a muoversi è stato monsignor Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, che ha sporto denuncia contro ignoti. L'atto, finito sul tavolo del procuratore Raffaele Cantone, ha fatto partire le indagini. L'annuncio, firmato da un venditore sotto pseudonimo, faceva riferimento a un oggetto che, a detta dell'inserzionista, sarebbe stato autenticato dalla postulazione. La diocesi non ha dubbi: serve trasparenza, serve rispetto.

"Ne abbiamo chiesto il sequestro" ha dichiarato Sorrentino, che ha parlato senza giri di parole di una grave ferita inferta alla sensibilità religiosa. Il presule ha aggiunto: "Non sappiamo se le reliquie siano vere o false, ma se fosse anche tutto inventato, se ci fosse l'inganno, saremmo in presenza, oltre che di una truffa, anche di una ingiuria al sentimento religioso".

Accertamenti sull'inserzione

Le verifiche puntano a ricostruire la filiera di chi ha pubblicato l'annuncio: si cerca di risalire all'identità dell'utente, alla piattaforma su cui è stato ospitato l'annuncio e alle eventuali transazioni. La TgR dell'Umbria ha riportato che l'asta è già stata chiusa e che la presunta reliquia sarebbe già passata di mano, aggiudicata a un soggetto rimasto ignoto.

Ma il caso non si chiude qui. La diocesi di Assisi ha segnalato che online sarebbero presenti anche altri frammenti spacciati come appartenenti a Carlo Acutis. Un mercato parallelo che coinvolgerebbe anche santi come Francesco d'Assisi. "Su internet c'è un mercatino di reliquie con tanto di prezziario. Una cosa impossibile da accettare", ha commentato ancora Sorrentino. Il diritto canonico vieta ogni forma di commercio di reliquie, che vengono donate gratuitamente dalle autorità ecclesiastiche, eventualmente accompagnate da offerte volontarie. Una prassi antica quanto la Chiesa stessa.

La Chiesa, su questi episodi, mantiene una posizione netta: la commercializzazione di oggetti sacri, soprattutto se qualificati come reliquie, è ritenuta inammissibile e contraria alla dottrina. Chiunque si renda protagonista di simili atti rischia sanzioni canoniche. "A cosa può portare l'idolo denaro... ho timore che ci sia lo zampino di Satana" ha affermato ancora il vescovo.

Il profilo del futuro santo

Carlo Acutis è morto nel 2006 a soli quindici anni per una leucemia fulminante. Nato a Londra nel 1991 e cresciuto a Milano, era conosciuto per la sua devozione all'Eucaristia e per l'uso consapevole delle tecnologie digitali. Beatificato il 10 ottobre 2020, è diventato un punto di riferimento per molti giovani credenti, tanto da essere definito il "patrono di internet". La madre, Antonia Salzano, lo ha descritto così: "Carlo era un ragazzo del terzo millennio. Usava internet, i computer… lo chiamavano un po' l'influencer di Dio". E ancora: "Era generoso, altruista. Andava a messa tutti i giorni e pregava per le persone in difficoltà, nel suo piccolo ha fatto tantissimo per gli altri. Ha aiutato tanta gente a riscoprire la fede. Cercava di dare attenzione e amore agli altri, era amico anche dei più deboli. Era solo un ragazzino ma quello che poteva fare l'ha fatto, ispirato da valori che possono essere condivisi da chi crede e da chi non crede".

Verso la canonizzazione

Carlo Acutis verrà proclamato santo alla fine di aprile. Il riconoscimento del secondo miracolo, firmato da Papa Francesco, ha aperto le porte alla canonizzazione. Il corpo del ragazzo è esposto alla venerazione dei fedeli nel santuario della Spoliazione, ad Assisi, dove ogni giorno arrivano pellegrini da tutto il mondo. Prima della canonizzazione, la famiglia Acutis ha donato le spoglie del figlio alla diocesi, un gesto che si inserisce in un percorso di fede vissuto pubblicamente.

La postulazione, che sta seguendo l'intero iter, monitora anche i casi di abuso legati alla figura del ragazzo lombardo. L'attenzione resta alta. "A cosa può portare l'idolo denaro... ho timore che ci sia lo zampino di Satana" ha detto Sorrentino. Una dichiarazione che fa capire quanto, per la Chiesa, la santità non sia mai un oggetto da mettere all'incanto.

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Francesca Secci
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