Carenza dei medici di medicina generale : la consigliera regionale Simona Meloni (Pd) interviene in occasione della “Giornata mondiale del medico di famiglia”, ( ndr che è ricorsa ieri, 19 maggio) ricordando l’interrogazione presentata e la risposta della Giunta Regionale.
Carenza dei medici di medicina generale : servono azioni concrete per non lasciare sguarniti i territori marginali
“L’impegno della Giunta regionale rispetto alla carenza di medici di famiglia, soprattutto nei territori marginali, appaiono inadeguati rispetto alla gravità della situazione e sembrano dimostrare una mancanza di consapevolezza per una questione che incide direttamente sulla qualità della vita dei cittadini umbri”. Questo quanto dichiarato dalla capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa, Simona Meloni, intervenendo in occasione della “Giornata mondiale del medico di famiglia”.
Meloni ricorda di aver già “sollecitato” un intervento dell’esecutivo Tesei e dell’Assessore Coletto, con una interrogazione presentata oltre un anno fa, che mirava a ribadire l’importanza della medicina territoriale e del potenziamento dell’assistenza domiciliare nell’ottica di garantire una migliore cura dei pazienti, decongestionando al tempo stesso ospedali e pronto soccorso.
Con quell’atto la Meloni intendeva stimolare la Giunta regionale nell’attivarsi, in accordo con il Governo e in sede di Conferenza delle Regioni, per implementare le misure strutturali in grado di colmare la carenza di medici di medicina generale in molte aree interne, per facilitare l’accesso all’esercizio della professione attraverso percorsi di formazione più rapidi e adeguati.
Tutto ciò anche per fare fronte alla riduzione del numero di medici di famiglia sul territorio e alla perdita della “vocazione” da parte degli specializzandi. ” La risposta ottenuta però – rimarca Meloni – rimanda a sostegni per affitti e carburante per i medici che scelgono l’area della Valnerina, senza però che ci sia un riscontro sull’efficacia di queste misure. Inoltre sul potenziamento dei servizi di prossimitá e delle farmacie rurali manca qualunque concretezza“.
Così come non ci sono notizie rassicuranti sulla effettività dell’attivazione delle case della salute e degli strumenti di telemedicina. “ Necessita una assistenza sanitaria capillare e puntuale – conclude Simona Meloni – perché rappresenta uno degli elementi fondamentali per garantire la sopravvivenza dei nostri borghi, e per salvarli dallo spopolamento e dall’abbandono. Per renderli di nuovo attrattivi per nuovi insediamenti servirebbero poi misure e strumenti appositi, ma viste le premesse non sembra il caso di farsi troppe illusioni”.