Il 22 novembre è stata una giornata importante per la cardiologia interventistica italiana, con l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia protagonista del congresso nazionale GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica). Durante l’evento, in corso a Milano, la sala operatoria di emodinamica del reparto di Cardiologia dell’ospedale perugino ha trasmesso in diretta due interventi altamente innovativi, dimostrando le eccellenze tecniche e professionali raggiunte nel trattamento delle patologie cardiache.
La possibilità di osservare in tempo reale gli interventi ha rappresentato un’occasione unica per cardiologi e specialisti riuniti al congresso, offrendo uno spaccato significativo delle più avanzate tecniche mininvasive attualmente disponibili.
Il collegamento, trasmesso via satellite, ha permesso di seguire in diretta due interventi eseguiti sotto la guida del dottor Rocco Sclafani, direttore facente funzione della Cardiologia perugina, coadiuvato dal dottor Salvatore Notaristefano e da un team multidisciplinare di tecnici di radiologia medica e infermieri.
Il primo caso ha riguardato un uomo di 73 anni affetto da una grave malattia coronarica, una condizione che rappresenta una delle sfide maggiori per la cardiologia interventistica. La tecnica scelta, l’aterectomia laser, è una procedura innovativa che consente di rimuovere le placche calcificate dalle arterie coronarie ostruite. Durante l’intervento, un catetere dotato di una sorgente laser ad alta intensità ha permesso di frammentare le calcificazioni, ripristinando il flusso sanguigno. Questo approccio mininvasivo rappresenta una valida alternativa agli interventi chirurgici tradizionali, con un recupero post-operatorio più rapido e minori rischi per il paziente.
La cardiologia interventistica rappresenta soluzione innovativa per pazienti anziani o fragili
Nel secondo caso, un uomo di 84 anni con stenosi aortica e alto rischio chirurgico ha ricevuto l’impianto di una protesi valvolare aortica percutanea (TAVI). Questa tecnica consente di sostituire la valvola malfunzionante attraverso un catetere inserito da una piccola incisione, eliminando la necessità di un intervento a cuore aperto. L’operazione è stata eseguita con successo, dimostrando l’efficacia delle metodiche moderne anche in pazienti complessi e fragili.
Le procedure sono state eseguite all’interno della sala operatoria di emodinamica dell’ospedale di Perugia, un centro di eccellenza che ogni anno gestisce circa 2.500 interventi mininvasivi. Il dottor Sclafani ha sottolineato il ruolo fondamentale della tecnologia avanzata e dell’aggiornamento continuo del personale medico, che consentono di affrontare con successo casi complessi e di migliorare costantemente i risultati clinici.
“Siamo fieri di poter offrire soluzioni innovative ai pazienti, molti dei quali non possono affrontare interventi tradizionali a cuore aperto”, ha dichiarato Sclafani. “Grazie al costante impegno nella formazione e alla collaborazione con colleghi di tutto il mondo, possiamo affinare le nostre competenze e proporre trattamenti sempre più sicuri ed efficaci”.
Il collegamento con il congresso GISE ha inoltre evidenziato l’importanza della condivisione delle conoscenze. “Eventi come questo permettono non solo di mostrare le eccellenze italiane nel campo della cardiologia interventistica, ma anche di favorire il dialogo e lo scambio di idee tra professionisti, a beneficio dei pazienti”, ha aggiunto il medico.
Il congresso GISE è appuntamento fondamentale per comunità cardiologica italiana
Il congresso GISE rappresenta un appuntamento fondamentale per la comunità cardiologica italiana e internazionale, offrendo una piattaforma di confronto sui più recenti sviluppi della cardiologia interventistica. L’edizione 2024, tenutasi a Milano, ha ospitato esperti di fama mondiale che hanno condiviso le ultime innovazioni tecnologiche e cliniche. La possibilità di osservare interventi in diretta è stata accolta con grande entusiasmo dai partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di porre domande in tempo reale ai medici impegnati nelle operazioni.
Il presidente del GISE, professor Luigi Tarantini, ha espresso grande soddisfazione per la partecipazione dell’ospedale di Perugia, definendo il contributo del team perugino un esempio di eccellenza medica e tecnologica. “La cardiologia interventistica è un settore in continua evoluzione, e il lavoro dei colleghi di Perugia dimostra come l’Italia sia all’avanguardia in questo campo”, ha affermato Tarantini.
L’aterectomia laser e il TAVI rappresentano due esempi di come le tecnologie mininvasive stiano rivoluzionando il trattamento delle patologie cardiache. Queste metodiche, che riducono il trauma chirurgico e i tempi di recupero, sono particolarmente utili per i pazienti anziani o con condizioni cliniche complesse.
Il dottor Notaristefano ha sottolineato l’importanza di rendere queste tecniche sempre più accessibili: “Interventi come quelli mostrati oggi al congresso GISE testimoniano il progresso della cardiologia moderna. Il nostro obiettivo è continuare a migliorare l’accesso a questi trattamenti, offrendo a tutti i pazienti la possibilità di beneficiare delle più recenti innovazioni.”
Santa Maria delle Misericordia centro di riferimento per cardiologia interventistica
Il successo del collegamento in diretta ha messo in luce il ruolo dell’ospedale Santa Maria della Misericordia come centro di riferimento per la cardiologia interventistica non solo in Umbria, ma anche a livello nazionale e internazionale. L’evento ha inoltre rafforzato la collaborazione tra Perugia e le principali istituzioni cardiologiche, aprendo la strada a nuove opportunità di ricerca e formazione.
Il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, ha elogiato il lavoro del team medico, sottolineando l’importanza della sinergia tra università e ospedali: “La partecipazione al congresso GISE rappresenta un esempio concreto di come l’eccellenza accademica e clinica possano unirsi per migliorare la salute dei cittadini e promuovere il progresso scientifico.”
Il congresso GISE 2024 ha dimostrato ancora una volta il valore della collaborazione internazionale nella cardiologia interventistica. I collegamenti in diretta da Perugia a Milano hanno permesso di condividere le eccellenze italiane con una platea globale, sottolineando l’importanza della formazione continua e dell’innovazione tecnologica.
Il dottor Sclafani ha concluso con un messaggio di ottimismo: “Il futuro della cardiologia interventistica è brillante, grazie ai progressi tecnologici e alla dedizione dei professionisti del settore. Eventi come questo ci ricordano quanto sia importante lavorare insieme per migliorare la qualità della vita dei pazienti e promuovere l’eccellenza medica in tutto il mondo.”