Sergio Cardinali, assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni, rigetta le critiche sulla gestione delle questioni legate alla discarica Ast. Rispondendo a un question time in consiglio regionale, infatti, la governatrice Tesei aveva affermato che “è il Comune di Terni a dover trovare un accordo con Arvedi, ma non si può per questo tenere bloccato il piano industriale perché questo non è pensabile ne per l’azienda ne per i lavoratori ne per l’intera comunità“.
Cardinali risponde alla Regione sulla discarica Ast
“Le parole di Tesei denotano una scarsa conoscenza dei fatti e un tentativo di strumentalizzazione politica sull’operato della amministrazione comunale – attacca l’assessore ternano -. Non solo non siamo in ritardo, ma anzi stiamo prefigurando una soluzione di concerto con Ast. L’obiettivo è quello di tendere al sostanziale miglioramento dell’aria. Un argomento che, visti gli studi epidemiologici che la Regione si appresta a mettere in campo, dovrebbe essere di primaria importanza anche per le politiche regionali“.
Cardinali mette in fila una serrata timeline di inoltri documentali, incontri, verifiche e scambi epistolari. Un lungo dialogo che è partito a gennaio, quando l’acciaieria ha ricevuto un sollecito da parte del ministero dell’Ambiente a presentare il piano di messa insicurezza della discarica RSU di Valle.
Una lunga timeline di confronti
“L’unica documentazione in mano allo stesso ministero e all’amministrazione comunale era uno studio di fattibilità del richiamato intervento di Landfill Minning del prof. Raffaello Cossu – afferma Sergio Cardinali -. Da allora si sono tenuti diversi incontri tra gli assessorati di competenza e AST per lavorare sul testo di accordo per la realizzazione dell’opera di messa in sicurezza che dovrà essere realizzata da Ast”.
Dopo la richiesta del ministero, l’assessore spiega di essersi subito attivato per avviare un tavolo con l’azienda. Nel primo incontro, i vertici dell’acciaieria hanno confermato di non avere ancora inviato il progetto. Solo dopo un secondo summit, la documentazione è stata consegnata brevi manu all’assessorato e inviato digitalmente agli uffici competenti del Comune.
Un investimento infrastrutturale da un miliardo di euro
“Il giorno seguente, dopo un consulto con l’assessore all’Ambiente e il dirigente di riferimento – continua Cardinali –, vista la complessità dell’operazione, mai realizzata finora in un sito di interesse nazionale quale è quello di Valle, abbiamo richiesto un parere al ministero dell’Ambiente sul progetto. E il 30 di gennaio, si è svolto l’incontro al MASE, al quale sono state rivolte indirizzate una serie di domande tecniche sull’opera a tutela dell’ambiente e dei cittadini e a tutela delle responsabilità del Comune per arrivare a un’intesa“.
Si tratta di un accordo propedeutico alla sigla dell’accordo di programma che vede un investimento di circa un miliardo di euro da parte del gruppo Arvedi sul nostro territorio comunale, di cui circa 200 milioni di risorse pubbliche.
L’amministrazione comunale ribadisce l’assoluta volontà di permettere ad AST di continuare e anzi incrementare le proprie produzioni e tese a valorizzare l’insediamento industriale di Terni, un sito importante per il territorio, la regione e l’intero Paese.
“L‘Acciai Speciali Terni ha inoltrato il testo del progetto al ministero solo il 1 febbraio – conclude Cardinali -. Il 13 febbraio il ministero ha inviato una richiesta agli organi competenti di SNPA, ISPRA e ARPA Umbria, affinché esprimessero un parere preliminare entro il termine di 30 giorni. Periodo che scadrà il prossimo 14 marzo. Faremo quello che è necessario entro i termini, considerando prioritari la salute dei cittadini e dei lavoratori che operano nello stabilimento. E avremo una particolare attenzione anche alle condizioni generate da una scarsa sensibilità del passato. La transizione ambientale, sociale, industriale e energetica rappresenta una grande opportunità e questa amministrazione intende coglierla al meglio per preservare il futuro delle generazioni ternane“.