Tornano a far discutere le carceri umbre e ancora una volta la parola va a Walter Verini, senatore umbro del Partito democratico. E’ proprio di questa mattina il dibattito sullo stato di salute in cui attualmente vertono le carceri italiane nell’aula del Senato della Repubblica, dove Verini siede.

Qui, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto si trova a rispondere a un’interrogazione dei dem che riguarda la “drammatica situazione, caratterizzata da suicidi dei detenuti, aggressioni alla polizia penitenziaria, tensione e stress derivante da sovraffollamento, mancanza di trattamenti adeguati di lavoro e formazione. E mancanza di figure di supporto psichiatrico e psicologico”. Risposte del Governo nazionale che per l’onorevole Verini “sono state ancora una volta deludenti e inadeguate. Impegni e annunci. Nessun provvedimento immediato davvero risolutivo“.

On. Verini (Pd): “Destra, giù le mani dalle carceri”

“Le situazioni delle carceri umbre di Terni (emergenza nelle emergenze in Umbria) di Perugia, Spoleto e Orvieto si aggravano sempre di più fa sapere, senza mezzi termini, il senatore Walter Verini. L’esponente umbro del Partito democratico si dichiara, infatti, alquanto insoddisfatto delle risposte del Governo Meloni sugli interventi da mettere in campo per migliorare il quadro degli istituti penitenziari d’Italia e, quindi, anche dell’Umbria.

Non ci stancheremo – afferma il senatore – come facciamo da anni, con ogni governo (ma quello attuale è davvero il peggiore, che ha licenziato un provvedimento, quello di Nordio, che è perfino peggiore di un guscio vuoto) di porre la questione carceri in Parlamento e fuori del Parlamento“. “E almeno questa destra abbia il pudore di non usare la situazione delle carceri per la propaganda elettorale – spiega, a questo proposito – sono anni che ci battiamo per ripristinare la sede del Provveditorato in ogni regione, dopo che una decina di anni fa ci furono accorpamenti e razionalizzazioni che non hanno funzionato”.

“Qualche mese fa, dopo iniziative verso il Dap, rendemmo pubblica questa decisione – aggiunge l’onorevole Verini – cui non seguirono però, purtroppo, fatti concreti. L’altro ieri la presidente Tesei, della quale per la verità non si ricordano in questi anni iniziative sulla situazione delle carceri, ha annunciato il ripristino del Provveditorato, con codazzo di dichiarazioni di umbri al Governo. Un mese prima delle elezioni. Vi prego: tenete fuori dalla campagna elettorale problemi così delicati. Per rispetto – conclude – dei detenuti e degli agenti di Polizia Penitenziaria”.

Il ritorno del Provveditorato a Perugia, è di destra?

Dopo sette anni di assenza, il Provveditorato regionale si appresta a tornare a Perugia entro la fine dell’anno. Si tratta di un risultato storico per l’Umbria, che va a sancire il ripristino della gestione autonoma delle carceri umbre e marchigiane, frutto di un’intensa collaborazione tra il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPe), la Lega e Fratelli d’Italia. Dopo l’approvazione della mozione a Palazzo Cesaroni, il dispositivo formale è arrivato infatti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove prossimamente sarà recepito in un apposito DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri); quindi verranno emanati, successivamente, i decreti ministeriali necessari per rendere esecutivo il provvedimento.

La nuova istituzione di un Provveditorato regionale è funzionale, difatti, a gestire in modo più efficiente non solo la logistica ma anche la sicurezza delle quattro carceri umbre: Terni, Perugia, Orvieto, Spoleto. Ciò per ovviare alle evidenti difficoltà organizzative riscontrate con l’adozione della soluzione interregionale, che negli ultimi anni ha dettato l’accorpamento di Umbria, Marche e Toscana. A maggior ragione, considerando che l’Umbria oggi è la regione d’Italia che presenta il più alto rapporto tra detenuti e abitanti.

A farsi promotore dell’iniziativa è la Lega, come evidenzia la stessa nota del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria. In particolare modo, il ritorno a Perugia del Provveditorato regionale avviene grazie all’impegno del sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Andrea Ostellari (Lega), in sinergia con i consiglieri regionali, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei (Lega) e il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco (Fratelli d’Italia).