Non si placano le tensioni nel carcere di Terni. L’ennesimo episodio che continua ad alimentare una situazione critica che sembrava, già, problematica alla fine del 2024.

In questa circostanza si è arrivati quasi a un punto di non ritorno. Al culmine di una rissa, un detenuto ha sequestrato un assistente capo di polizia penitenziaria minacciandolo al collo con una lunga lama di una forbice.

Carcere di Terni, l’ultimo episodio ad alta tensione

“Dopo una rissa tra detenuti del reparto comuni e quelli del circuito Alta Sicurezza protetti (cioè che hanno incompatibilità con altri detenuti Alta Sicurezza per motivi vari)A darne ancora notizia è Fabrizio Bonino, segretario umbro del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria – uno di questi ultimi, di origini campane, già autore in passato di numerose aggressioni e sopraffazioni con modalità violente nei confronti di altri detenuti, ha sequestrato un Assistente Capo di Polizia Penitenziaria che era intervenuto per dare supporto al personale di sezione, minacciandolo al collo con una lunga lama di una forbice venendo aiutato da altri 3 detenuti dello stesso circuito”.

Il Sappe – continua Bonino – dice basta a questo clima da Far west che si sta verificando presso la Casa Circondariale di Terni ed in prima battuta chiede l’allontanamento immediato dei detenuti che si sono resi responsabili dei disordini odierni e successivamente, in tempi strettissimi, di uno sfollamento consistente di detenuti, insieme al blocco di nuovi ingressi da altri Istituti, anche perché la Casa Circondariale di Terni risulta avere il tasso più alto di sovraffollamento dell’intero distretto Toscana-Umbria. Ci auguriamo che l’attuale provveditore voglia lasciare un segno davvero importante assegnando un cospicuo numero di agenti a Terni”.

Bonino: “Il personale del carcere di Terni è allo stremo”

Solo grazie all’intervento di un Ispettore e ad altri Agenti intervenuti prontamente – prosegue la nota del Sappe – si riusciva a liberare il collega ed a immobilizzare l’aggressore, conducendolo poi, unitamente agli altri facinorosi in Isolamento”.

Il personale di Terni è allo stremo – conclude Bonino – Da Natale ad oggi si sono verificati una decina di eventi critici e oltre a quello di oggi ci sono stati tre incendi provocati da detenuti che hanno dato fuoco a lenzuola e materassi, mettendo a repentaglio la vita degli agenti e degli altri ristretti, ed altre aggressioni al personale la più grave delle quali ha costretto un poliziotto penitenziario a ricorrere alle cure dell’ospedale con l’applicazione di 12 punti di sutura e la sospetta lesione di un tendine”.

Gli ultimi mesi ad alta tensione nelle carceri in Umbria

I recenti episodi di crescente clima di agitazione avevano visto proprio denuncia dallo stesso Bonino e dall’organizzazione sindacale nelle scorse settimane: “A Spoleto, un detenuto marocchino lavorante – si legge nella nota del Sappe – aveva fatto esplodere una bomboletta messa sopra un fornellino all’ingresso della sezione transito: poi ha dato fuoco agli indumenti rendendo inagibili due celle. Due poliziotti sono rimasti intossicati e sono stati dimessi stamattina mentre è da rilevare l’intervento dei vigili del fuoco ieri sera intorno alle 21.30 oltre a tre ambulanze in via precauzionale“.

Nella stessa notte nel carcere di Terni accadeva un’altra escalation di follia. “Tre detenuti marocchini della sezione G – prosegue Bonino – hanno devastato la sezione, rompendo anche le telecamere, preso a calci e pugni il poliziotto di servizio e cercato di entrare in infermeria“. Questa lunga lista di episodi sembra infinita ma bisogna porre un freno.