Ancora violenze nel carcere di Terni: questa volta la denuncia arriva da Fabrizio Bonino, il segretario del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria.

Bonino racconta che “nei giorni scorsi un detenuto con problemi psichiatrici ha distrutto senza alcun motivo le telecamere della sezione I media sicurezza e il box agenti”.

Nel frattempo “alla sezione G – aggiunge in una nota – un magrebino, non nuovo a tali gesti, ha incendiato il materasso e i suoi vestiti all’ interno della propria cella e solo grazie all’arrivo degli agenti si è riusciti a evitare il peggio, spegnendo il fuoco e portando nei locali passeggi gli altri detenuti”.

Il sindacalista della polizia penitenziaria spiega, tra l’altro, che a causa dell’incendio “alcuni colleghi e anche detenuti sono rimasti intossicati dalle esalazioni di fumo”.

Capece (Sappe): “Sarà un’estate di fuoco”

A denunciare l’incremento degli episodi di violenza all’interno del carcere di Terni è anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece. “Prevediamo un’estate di fuoco se non si prenderanno immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi – fa sapere a tale proposito – per questo apprezziamo quelli approvati ieri dal Governo”.

“Il personale di polizia penitenziaria è allo stremo – sottolinea con preoccupazione Capece – e, pur lavorando più di 10-12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza”.

“Non è più rinviabile – fa poi notare- dotare al più presto anche la polizia penitenziaria del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

Il procuratore Sottani al carcere di Terni

Risale a pochi giorni fa, a fine giugno, il sopralluogo al carcere di Terni del procuratore generale Sergio Sottani dopo il verificarsi dell’ennesimo episodio di violenza.

“Si valuta se sia possibile migliorare la sicurezza per i magistrati nelle aule del carcere di Terni destinate agli interrogatori dopo che nei giorni scorsi un giudice del tribunale è stato vittima di un tentativo di aggressione da parte di un detenuto che doveva essere sentito” è quanto ha affermato Sottani terminata la visita.

“L’episodio dei giorni scorsi è stato grave – ha detto – perché di estrema violenza nei confronti di un giudice e del personale amministrativo. Quindi la vicinanza mia e del mio ufficio è stata non solo opportuna ma doverosa”.

L’occasione è servita al procuratore Sottani altresì per ribadire che “la situazione nei carceri umbri è decisamente peggiorata nel senso che c’è molta tensione”. “I problemi di organico sono aumentati – ha inoltre evidenziato – e non parlo solo di polizia penitenziaria ma anche di figure fondamentali, come psicologi e assistenti sociali, per realizzare un processo di recupero. Se manca quel personale qualsiasi processo di recupero viene meno”.

Gli ultimi provvedimenti del Governo

Mercoledì 3 luglio 2024 il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero.

Tra gli obiettivi principali della norma, quello di rafforzare la sicurezzal’operatività e l’efficienza degli istituti penitenziari mediante l’assunzione di mille unità personale del Corpo della polizia penitenziaria e lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di vice-ispettori e vice-commissari della polizia penitenziaria.

Altrettanto rilevante, il proposito di garantire il miglior funzionamento degli istituti di pena, mediante l’incremento del personale che opera in ambito penitenziario e minorile.

Accurata attenzione è rivolta anche al reinserimento dei detenuti nella società, attraverso l’istituzione di un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza di coloro che hanno i requisiti per accedere alle misure penali di comunità, ma che non sono in possesso di un domicilio idoneo e sono in condizioni socio-economiche non sufficienti per provvedere al proprio sostentamento.