30 Jun, 2025 - 21:26

Capriolo incastrato nei pressi del deposito ferroviario di Foligno: salvato

Capriolo incastrato nei pressi del deposito ferroviario di Foligno: salvato

Mattinata movimentata a Foligno, dove un capriolo è rimasto incastrato in una recinzione nei pressi del deposito ferroviario. A notare la scena sono stati alcuni passanti, che hanno subito contattato i soccorsi. I Vigili del fuoco del distaccamento cittadino sono arrivati in breve tempo, trovandosi davanti a un esemplare visibilmente spaesato e bloccato tra le maglie della rete. Un episodio che riporta in primo piano la presenza sempre più frequente di fauna selvatica nei centri abitati e nelle loro immediate vicinanze, complice la riduzione degli spazi naturali.

L'arrivo dei soccorsi e la messa in sicurezza

La segnalazione è partita da chi ha assistito alla scena, contribuendo in modo decisivo all’attivazione dell’intervento. I Vigili del fuoco hanno operato con precisione e rapidità, evitando stress e danni ulteriori all’animale. Dopo essere stato estratto dalla rete, il capriolo è stato dissetato e calmato, in attesa del trasferimento.

Affidamento a un'associazione specializzata

Come indicato dalle autorità, l’animale è stato preso in carico da un’associazione che si occupa della fauna selvatica. La struttura ha sede a Collestrada, in provincia di Perugia, ed è dotata di personale qualificato per affrontare situazioni di questo tipo, dalle prime cure fino all’eventuale reinserimento in natura.

Gli animali selvatici in aree urbane: un fenomeno sempre più frequente

Caprioli, volpi, istrici e cinghiali sono avvistati con crescente regolarità in zone abitate. Colpa della pressione urbanistica, dei boschi frammentati e della scarsità di risorse nei loro habitat originari. Cercano spazi tranquilli, cibo e acqua, trovandosi spesso in ambienti pericolosi come strade trafficate o aree industriali. Il caso di Foligno si inserisce in una casistica purtroppo ampia, che interessa gran parte dell’Umbria.

Le procedure per il recupero della fauna selvatica

Quando si tratta di animali selvatici in difficoltà, le squadre di soccorso seguono protocolli consolidati. L’intervento parte dalla segnalazione, prosegue con la messa in sicurezza dell’area e si conclude con il trasferimento in centri specializzati. In Umbria, queste operazioni coinvolgono frequentemente i Vigili del fuoco e i volontari di associazioni certificate. Anche nel caso di Foligno, la collaborazione tra le parti ha permesso un salvataggio efficace e senza incidenti.

Il ruolo delle segnalazioni dei cittadini

Chi vive il territorio è spesso il primo a rendersi conto di situazioni anomale. La tempestività delle segnalazioni può fare la differenza. Intervenire in modo corretto, senza improvvisazioni, è fondamentale: contattare i numeri d’emergenza permette di attivare le strutture competenti e tutelare allo stesso tempo gli animali e le persone.

Recinzioni e infrastrutture: quando diventano pericolose per la fauna

Molti ostacoli artificiali rappresentano un pericolo concreto per la fauna. Reti metalliche, cancelli rigidi, barriere lungo i binari o nelle zone industriali possono diventare trappole pericolose per chi tenta di attraversarle. Il caso del capriolo rimasto bloccato a Foligno lo dimostra. Rendere più permeabili certi tratti o prevedere vie di fuga potrebbe ridurre significativamente i rischi.

WildUmbria: rete di intervento per la fauna in difficoltà

In Umbria opera WildUmbria, realtà attiva dal 2015, che garantisce interventi mirati per il recupero degli animali selvatici. Il servizio è operativo 24 ore su 24, con una rete di esperti pronti a intervenire su tutto il territorio regionale.

L’associazione lavora a stretto contatto con le istituzioni e i Vigili del fuoco, offrendo assistenza veterinaria e percorsi di recupero. Anche il capriolo soccorso a Foligno è stato affidato a una struttura collegata alla rete di WildUmbria, dove verrà seguito fino alla completa guarigione.

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Francesca Secci
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