Il capolinea degli autobus di linea extraurbana in Via Beniamino UbaldiGubbio si trova tuttora in un’area sterrata che quando piove si trasforma in un pantano impraticabile. Una soluzione che nulla ha a che fare, anzi stride fortemente, con la vocazione turistica della nostra città e che fino a oggi ha costituito il biglietto da visita presentato ai turisti ospiti della città di pietra. Questa la situazione, fino alla realizzazione del bus terminal i cui lavori sono al nastro di partenza, lungo Via del Teatro Romano. I disagi tuttora permangono.

Gli interventi per la realizzazione del nuovo terminal per gli autobus che prevedono un investimento di 1.200.000 euro sembrano iniziati in questi giorni. Sul nuovo terminal convergeranno anche i bus che normalmente fermano in Piazza 40 Martiri.

Capolinea degli autobus a Gubbio in Via del teatro Romano per liberare Piazza 40 Martiri

È un intervento che si rende necessario per liberare anche Piazza 40 Martiri interessata dai lavori di ripavimentazione che, in ogni caso, nel nuovo allestimento sarà valorizzata come area pedonale.

“L’importo – dichiara l’assessore al Lavori Pubblici Valerio Piergentilicomprende anche i lavori dell’ex seminario che stanno procedendo in maniera abbastanza spedita e che, per il terminal saranno terminati in tempi relativamente brevi”.

Il completamento infatti del parcheggio dell’ex seminario, assicurerà più di 110 posti auto e con quello di San Pietro arricchirà la città di due siti che contribuiranno a migliorare in maniera sensibile il problema dei parcheggi, vista la disponibilità superiore ai 250 posti auto.

La realizzazione del nodo intermodale in Via del teatro Romano risponde a esigenze logistiche e porterà a un notevole snellimento per quanto riguarda la circolazione in entrata e in uscita dalla città, Sarà uno snodo cruciale anche per ciò che riguarda gli arrivi turistici. Il terminal farà sì che il movimento di autobus possa essere regolato in modo più razionale e meglio concepito.

Fine dei lavori entro il 10 maggio, prima della Festa dei Ceri

I lavori del capolinea degli autobus a Gubbio si concluderanno entro la prima decade di maggio, proprio perché Via del Teatro Romano è un’arteria di importanza strategica nel quadro generale delle vie “uscite di sicurezza” che rientrano nel piano ogni anno elaborato per la Festa dei Ceri.

Sarà perciò logico lo spostamento del mercato del martedì nel parcheggio della Coop in un’area che creerà non pochi problemi alla viabilità.

A fine mandato la Giunta Stirati ha dato una forte accelerata alla realizzazione di opere pubbliche al fine di riguadagnare il tempo sprecato lungo ben due legislature. A camminare per le strade di Gubbio, a causa anche dei molti cantieri aperti dai privati, sembra di vivere in una “Cantieropoli” per le continue deviazioni e interruzioni. È di certo una bella cosa sperare nell’ammodernamento delle nostre vie e piazze ma a causa dell’avvicinarsi delle elezioni comunali tutto viene realizzato in maniera convulsa, come in uno showdown che ha come posta in gioco il futuro governo di Gubbio.

E nella fretta si possono compiere anche alcuni errori che, tenendo conto del nostro patrimonio architettonico e archeologico, potrebbero provocare anche danni irreversibili.

Capolinea degli autobus a Gubbio, i lavori insistono su un’area archeologica

Tutte le aree interessate da lavori sono infatti di valore archeologico e naturalmente anche il luogo dove va a insistere il nuovo bus-terminal. Nei pressi sorgeva con molta probabilità un impianto termale romano di notevoli dimensioni i ruderi del quale emergono prepotentemente nei pressi della Porta degli Ortacci.

La realizzazione del bus terminal è certamente un’opera utile ma diventa semplicemente simbolica, nel momento in cui ad esempio la linea di autobus Gubbio-Roma è stata cancellata. Rimane perciò solo la ferrovia alla quale si può accedere spostandosi verso la fermata di Fossato di Vico.

Interventi a pioggia che non risolvono il problema del trasporto pubblico

Sono interventi che mancano di organicità e che rivelano la mancanza di una visione d’insieme da parte degli amministratori.

È evidente che il problema del trasporto pubblico a Gubbio rivesta un ruolo nodale che non si può risolvere con provvedimenti a pioggia.

La città soffre di un atavico isolamento che necessita di interventi risolutivi, come la realizzazione di una metropolitana leggera che colleghi Gubbio a Fossato di Vico.