L’aggressione subita dal capocantiere 47enne presso il cantiere del PUC 1 di San Pietro ha scosso la comunità di Gubbio, mettendo in evidenza non solo l’inaccettabile violenza dell’episodio, ma anche le criticità legate alla sicurezza sul lavoro e alla gestione di opere pubbliche. L’episodio si è consumato nella mattina di giovedì 9 gennaio, quando il capocantiere è stato aggredito alle spalle da un uomo non identificato, riportando contusioni e dolori alla schiena che hanno richiesto il ricovero presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Secondo le ricostruzioni, il capocantiere 47enne era intento a iniziare la sua giornata lavorativa intorno alle 8:15, quando è stato colpito violentemente, finendo contro una parete dello stabile. L’aggressore, che si è dato immediatamente alla fuga, avrebbe proferito frasi di rabbia contro l’opera pubblica in corso, accusando sprechi di denaro pubblico. La vittima ha successivamente lamentato dolori alla schiena e contusioni, venendo trasportata d’urgenza al pronto soccorso dai sanitari del 118.

Le indagini condotte dai Carabinieri hanno riscontrato ulteriori atti vandalici nel cantiere. Durante la notte precedente all’aggressione, ignoti avevano compiuto numerosi danni, tra cui il ribaltamento dei bagni chimici, lo svuotamento degli estintori, la distruzione del quadro elettrico generale e il danneggiamento di porte e attrezzature. La situazione ha sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza del cantiere e sulla protezione dei lavoratori coinvolti.

Il capocantiere 47enne dopo l’inaudita violenza subita ha preferito dimettersi

L’episodio è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso per il capocantiere. Dopo aver ricevuto le cure necessarie in ospedale ed essere stato dimesso con una prognosi favorevole, l’uomo ha deciso di rassegnare le dimissioni. In una lettera inviata alla sua azienda, ha spiegato come l’episodio dell’aggressione sia stato solo l’ultimo di una serie di situazioni che lo hanno portato a sentirsi in pericolo e insicuro nel proprio ambiente di lavoro.

Non posso continuare a lavorare in queste condizioni”, ha dichiarato il capocantiere. “La mia sicurezza e quella del mio team devono essere prioritarie. Gli atti vandalici, l’aggressione fisica e la mancanza di un’adeguata protezione sono inaccettabili”.

In seguito all’aggressione, l’azienda responsabile dei lavori ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza all’interno del cantiere. Sono state installate ulteriori telecamere di videosorveglianza, portando il numero totale a quattro. La speranza è che questa misura dissuada eventuali ulteriori atti di vandalismo e contribuisca a garantire un ambiente di lavoro più sicuro.

Tuttavia, l’episodio ha messo in evidenza una problematica più ampia: l’assenza di un sistema di sicurezza efficace che potesse prevenire un’aggressione di tale portata. Le autorità locali sono state sollecitate a intervenire per garantire maggiore protezione ai lavoratori impegnati nei cantieri pubblici.

Residenti e cittadini hanno espresso solidarietà alla vittima, condannando fermamente l’episodio. Tuttavia, l’incidente ha anche riacceso il dibattito sull’opera pubblica in corso, che da anni è oggetto di polemiche e critiche.

Il parcheggio multipiano di San Pietro, un progetto iniziato nel lontano 2007, è stato più volte bersaglio di accuse riguardanti costi eccessivi e ritardi nella realizzazione. Nonostante i lavori siano finalmente vicini al completamento, previsto entro la fine del 2025, il progetto continua a dividere l’opinione pubblica.

Fiorucci: “Episodi come questo sono inaccettabili. Garantire sicurezza nei cantieri”

“Non è accettabile che un’opera pubblica diventi motivo di tali tensioni”, ha dichiarato un cittadino. “Il dibattito può essere acceso, ma nulla giustifica la violenza”.

Il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, ha espresso solidarietà alla vittima e condannato l’aggressione: “Episodi come questo sono inaccettabili e rappresentano un attacco non solo a una persona, ma anche alla nostra comunità. Garantire la sicurezza nei cantieri pubblici è una priorità, e faremo tutto il possibile per evitare che situazioni simili si ripetano”.

Anche l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli, ha promesso un’indagine approfondita sull’accaduto e un rafforzamento delle misure di sicurezza nei cantieri cittadini. “Questo episodio dimostra la necessità di una maggiore attenzione alla protezione dei lavoratori”, ha dichiarato.

L’episodio del cantiere di San Pietro è solo uno dei tanti esempi delle sfide che i lavoratori del settore edilizio devono affrontare. Le aggressioni fisiche sono eventi estremi, ma non sono rari i casi di vandalismo, minacce e pressioni che rendono difficile lavorare in condizioni di sicurezza.

L’incidente ha anche messo in luce le tensioni che spesso accompagnano la realizzazione di opere pubbliche. Progetti di grande portata, come il parcheggio multipiano di San Pietro, possono suscitare critiche e opposizioni, ma è essenziale che il dissenso venga espresso in modo pacifico e costruttivo.