L’estrazione dei Capitani della Festa dei Ceri di Gubbio, uno degli eventi più antichi e radicati della tradizione eugubina, è un rito che ogni volta suscita emozioni e aspettative profonde. Nella serata di venerdì 8 novembre, presso la sede dell’Università dei Muratori Scalpellini ed Arti Congeneri in via Angelico Fabbri, si è tenuto il rituale dell’imbussolamento, con l’inserimento dei nomi dei 12 nuovi Capitani che guideranno la Festa dei Ceri dal 2027 al 2032 in un’urna di legno di bosso, per questo motivo cimata “bussolo”. Questo momento di preparazione verso le future edizioni della Festa ha visto l’accettazione formale dei nominativi scelti, un atto di grande responsabilità e onore per i candidati.
Il rito dell’imbussolamento, cioè l’inserimento dei nomi nell’urna, rappresenta una tradizione antica e solenne, che collega il presente di Gubbio al suo passato medievale. L’urna in cui vengono conservati i nomi dei Capitani è custodita presso la chiesetta di San Francesco della Pace (nota anche come chiesetta dei Muratori), un luogo sacro e simbolico per la città. In questa occasione, il Consiglio dell’Università dei Muratori, presieduto da Giuseppe Allegrucci, ha esaminato con attenzione i requisiti dei candidati, confermando l’idoneità dei 12 prescelti. I nomi inseriti sono quelli di Fabrizio Baldelli, Gianluca Lorenzi, Luca Alunno, Stefano Fiorucci, Fabrizio Monacelli, Corrado Tasso, Vittorio Pelicci, Luca Uccellani, Fabrizio Bianconi, Michele Casagrande, Marco Grassini e Mauro Menichetti, tutti nati tra il 1968 e il 1972.
I Capitani della Festa dei Ceri sono figure di estremo prestigio e rilevanza
I Capitani della Festa dei Ceri sono figure di estrema rilevanza e prestigio. La loro carica ha una durata di un anno solare, dal 1 gennaio al 31 dicembre, e richiede non solo responsabilità, ma anche una serie di requisiti specifici. I candidati devono appartenere all’Università dei Muratori, essere tra i 50 e i 55 anni al momento della corsa e possedere una buona abilità nel cavalcare. Questo criterio è fondamentale, poiché i Capitani, sia il Primo sia il Secondo, guidano a cavallo durante la Festa.
Nella tradizione della Festa dei Ceri, il ruolo dei Capitani richiama la figura medievale del Conestabile, un magistrato investito di poteri assoluti durante i giorni della Festa per garantire il buon svolgimento della manifestazione. Dopo la celebrazione, il Conestabile tornava alla sua vita da cittadino comune, una transizione che simboleggia la natura effimera ma intensa del potere conferito per un giorno. La designazione dei Capitani avviene attraverso un’estrazione rituale il 15 maggio, due anni prima della corsa effettiva, durante una messa celebrata nella chiesetta di San Francesco della Pace.
Per il 2025, i Capitani sono già stati designati: Fabio Latini come Primo Capitano e Oliviero Baldelli come Secondo Capitano. Nel 2026, saranno in carica Daniele Pencedano e Stefano Pauselli, gli ultimi estratti del precedente bussolo. Ogni estrazione rappresenta non solo un momento di gioia e responsabilità per i selezionati, ma anche una manifestazione di coesione e orgoglio per la comunità di Gubbio, che vede nei Capitani i custodi della tradizione e della cultura locale.
Indossano una caratteristica divisa di derivazione napoleonica
I Capitani della Festa dei Ceri indossano una divisa caratteristica, simbolo del loro ruolo di guida e di rappresentanza della città. La divisa comprende una giacca di panno nero bordata di rosso, una camicia bianca, pantaloni bianchi e un cappello nero con piume (per il Primo Capitano) o senza piume (per il Secondo Capitano). La divisa è completata da guanti bianchi, stivali da cavallerizzo e una spada dallo stile ottocentesco, portata al fianco sinistro.
Il cavallo su cui montano è ornato con una gualdrappa rossa, sulla quale sono ricamati gli stemmi del Comune di Gubbio e dell’Università dei Muratori. Questa iconografia non è solo una questione di abbigliamento, ma rappresenta un forte simbolismo, legando la figura dei Capitani alla storia di Gubbio e al valore della Festa dei Ceri come celebrazione collettiva e identitaria.
Durante la Festa dei Ceri, il Primo e il Secondo Capitano svolgono ruoli distinti e complementari. Il Primo Capitano è il comandante della corsa in città, responsabile del buon svolgimento della manifestazione e del rispetto delle tradizioni. Il Secondo Capitano, dal 1992 anch’esso a cavallo (prima correva a piedi davanti ai Ceri), ha la responsabilità dell’Alzata dei Ceri al mattino e della Corsa sul Monte.
Il Trombettiere e l’Alfiere sono altre figure caratteristiche della Festa
Oltre ai Capitani, altre figure di spicco accompagnano la corsa, come il trombettiere, che segnala con le note della carica i momenti importanti della Festa, e l’Alfiere, anch’egli a cavallo, che assieme ai Capitani precede la corsa dei Ceri. Questo insieme di figure contribuisce a creare un’atmosfera unica, caratterizzata da disciplina, tradizione e senso di appartenenza.
La Festa dei Ceri è l’evento più sentito a Gubbio e attira ogni anno migliaia di visitatori, affascinati dall’intensità e dalla solennità della celebrazione. Per gli eugubini, la Festa rappresenta molto più di una tradizione storica: è un simbolo di identità collettiva, di radicamento nel territorio e di trasmissione di valori. La scelta dei Capitani attraverso il rito dell’imbussolamento riflette il desiderio di mantenere viva questa identità, assicurando che i rappresentanti siano persone conosciute e rispettate dalla comunità.