04 Sep, 2025 - 21:04

Cantone ricorda Armani: “Alla Casa Bianca lo conoscevano tutti”

Cantone ricorda Armani: “Alla Casa Bianca lo conoscevano tutti”

Raffaele Cantone oggi guida la Procura della Repubblica di Perugia e in passato ha presieduto l’Autorità nazionale anticorruzione. Interpellato dall’ANSA, il magistrato ha espresso "anzitutto dispiacere" per la morte di Giorgio Armani, ricordando lo stilista come "una persona che negli Stati Uniti conoscevano tutti, dai modi formali tipicamente milanesi, ma di grande cordialità e disponibilità". Un ricordo che unisce l’aspetto personale a quello istituzionale, legando due mondi apparentemente lontani come la moda e la giustizia.

La cena di Stato alla Casa Bianca con Obama e Renzi

Il ricordo di Cantone si lega a un momento preciso: l’ottobre 2016, quando partecipò con la delegazione italiana guidata dall’allora premier Matteo Renzi alla cena di Stato offerta alla Casa Bianca dal presidente statunitense Barack Obama. L’evento, organizzato con grande sfarzo, fu l’occasione per celebrare le relazioni tra Italia e Stati Uniti, con oltre 380 invitati tra politici, artisti, imprenditori e personalità della cultura. Tra questi, spiccava la figura di Armani, che attirò l’attenzione dei media e dei presenti.

L’incontro tra Cantone e Armani nel 2016

Fu in quell’occasione che Cantone conobbe Armani. "Lo vidi solo in quell’occasione alla Casa Bianca – ha spiegato – ma si instaurò subito un rapporto cordiale. Di lui ricordo soprattutto il grande stile e la grande umiltà". Il magistrato rimase colpito dal fatto che lo stilista non mostrò mai atteggiamenti di superiorità, nonostante fosse tra le persone più riconosciute in quella sala. Una sobrietà che, secondo Cantone, dava il senso della sua vera grandezza.

Lo stile formale e la cordialità dello stilista milanese

Cantone ha insistito sul contrasto tra l’immagine pubblica di Armani, icona globale della moda, e il suo comportamento personale, definito "formale ma di grande cordialità". In un contesto internazionale come la Casa Bianca, Armani non perse mai l’equilibrio tra la sua eleganza milanese e la capacità di mettersi a disposizione degli altri. La sua figura non era quella di un divo inavvicinabile, ma di un uomo che sapeva mantenere compostezza e al tempo stesso empatia. Una caratteristica che molti, in queste ore, stanno ricordando come uno dei tratti più autentici della sua personalità.

Armani e la notorietà internazionale negli Stati Uniti

A colpire Cantone fu soprattutto la reazione del pubblico americano: "Tutti negli Stati Uniti sapevano chi fosse". Secondo il magistrato, Armani era "il più noto negli Usa" tra i componenti della delegazione, tanto che numerose persone si avvicinarono a lui durante la serata. Un dato significativo se si considera che erano presenti ministri, esponenti politici e figure di spicco dell’economia. L’attenzione suscitata da Armani dimostrava come il suo nome fosse ormai sinonimo di made in Italy, riconosciuto ben oltre i confini della moda e capace di rappresentare un intero Paese.

Il procuratore di Perugia e l’omaggio allo stilista

Cantone ha ricordato che nel corso della serata con Armani si parlò anche di Milano e dell’attività dell’Autorità anticorruzione. "Mi fece i complimenti – ha raccontato – e mi dispiace che sia scomparso, lo ricordo con affetto". Un ricordo personale che oggi assume un valore diverso, alla luce della scomparsa dello stilista a 91 anni. La sua morte, avvenuta a Milano il 4 settembre 2025 dopo una lunga malattia, ha scosso il mondo della moda e non solo, suscitando reazioni di cordoglio da parte di leader politici, celebrità e cittadini comuni. L’omaggio di Cantone si inserisce così in un coro internazionale che ricorda Armani non soltanto come un maestro dello stile, ma come un uomo capace di lasciare un segno nelle persone che lo hanno incontrato, anche solo per una sera.

 

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Francesca Secci
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