Con due mesi di ritardo forzato sulla tabella di marcia, sono pronti a riprendere i lavori del cantiere del nuovo teatro Verdi. La maxi-gru allestita dalla società Krea Costruzioni nell’ambito dell’appalto per la costruzione del nuovo teatro, avrebbe dovuto cominciare ad abbattere la vecchia struttura intorno alla terza decade di luglio. Ma una volta montato e messo in funzione, il manufatto è stato subito bloccato dall’intervento di alcuni cittadini e dell’ENPA. Che hanno chiesto e ottenuto il blocco dei lavori per la presenza di dodici nidi di rondine sui cornicioni dello stabile, sei dei quali abitati da volatili.

Oggi abbiamo ottenuto il via libera da ISPRA – conferma l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Terni Giovanni Maggi -. La relazione con la quale il RUP, l’ingegner Matteo Bongarzone, ha informato l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale dell’avvenuta partenza delle rondini è stata acquisita. E abbiamo ricevuto il parere favorevole da inviare alla Regione. Attendiamo per questa settimana la determina dirigenziale di Palazzo Donini e contiamo, da lunedì prossimo 21 settembre, di dare il via ai lavori di demolizione“.

Cantiere del teatro Verdi, con la demolizione della facciata posteriore i lavori entrano nella fase cruciale

Con il via libera alla demolizione della facciata posteriore si inizia a entrare nella “fase due” dei complessi lavori di realizzazione del nuovo teatro. Il primo stralcio degli interventi ha previsto la rimozione e lo smaltimento dei residui di amianto. Quindi la bonifica bellica e la ricerca archeologica, su indicazione della Soprintendenza. Infine è stato chiuso con l’area di cantiere il largo Sant’Agape ed è stato completato il montaggio della gru. Mettendo in campo, prima dell’installazione della maxi-gru, lo spostamento delle reti di servizio da mantenere in funzionamento.

L’appalto integrato, seguito al concorso di idee per la progettazione del nuovo immobile, è stato in larga parte finanziato con i fondi del PNRR. E alla fine degli interventi (in programma per il 2026), prevederà circa 19 milioni di euro di investimenti.

Come detto, si entra ora nel secondo stralcio. Che prevede gli interventi più onerosi e qualificanti. Dalla realizzazione delle opere strutturali (comprese le demolizioni), alle opere di finitura architettonica e correzione acustica. Dalle opere impiantistiche (con i nuovi servizi meccanici a fluido, idrotermico, condizionamento e allacci) fino agli impianti elettrici e speciali di illuminotecnica, alle opere idrauliche e agli scavi per la realizzazione del ridotto.

Dopo le polemiche sull’aspetto del teatro, ora si realizzarenno nuova torre scenica, ridotto e corpo dell’edificio

Il progetto per il nuovo Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Terni è stato al centro di lunghe polemiche. Da una parte il progetto di restauro e consolidamento sismico “contemporaneo”, che ha vinto il concorso di idee. Dall’altro la visione di un “ritorno all’antico”, con lo schema del teatro del Poletti da riprendere e recuperare. Con il finanziamento in capo al PNRR (che pesa per oltre 14 milioni di euro nel computo finale dell’investimento), le possibilità di modifica sono state sterilizzate. E si procederà dunque con la realizzazione di nuovi edifici. Sarà mantenuto l’originale ingresso neoclassico su Corso Vecchio. Mentre nella parte posteriore sarà realizzato il nuovo assetto della sala principale e della torre scenica. Con un nuovo teatro ridotto interrato, dotato di ingresso autonomo su via dell’Ospedale.
Il nuovo corpo principale avrà due ordini di gallerie e circa 800 posti. La struttura della torre scenica è stata pensata per le esigenze acustiche di un moderno teatro lirico. Realizzata in calcestruzzo a vista, si eleverà su vico Sant’Agape. Il palcoscenico avrà una superficie di oltre 340 metri quadrati. Infine verrà realizzato un ridotto interrato con ulteriori 220 posti, anch’esso in calcestruzzo.
Nel complesso l’intervento interessa circa 1.550 metri quadrati e un volume complessivo di circa 29.250 metri cubi, di cui 7.600 interrati e 21.650 fuori terra.